73. Steggy: Steve Rogers/Peggy Carter - Scudo

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Quando era tornato indietro, per restituire le gemme, non aveva dubbi su ciò che avrebbe fatto.

Quando era un ragazzo basso e fragile nessuna lo guardava, nessuna aveva occhi per lui, Peggy era diversa, lei aveva creduto in lui fin da subito, andando oltre all'aspetto.

Dopo aver restituito le gemme, era andato davanti quella casa, da una finestra vide Peggy, sembrava spenta, il suo solito sorriso luminoso non c'era e lui non fece fatica ad intuirne la causa.

Doveva tornare da lei, ma l'unica cosa che le aveva lasciato era un bacio dato di corsa su un auto, poco prima di lanciarsi su un aereo che lo avrebbe portato... Oltre...

Fece un profondo respiro e si avvio verso la porta dell'abitazione, con delicatezza bussó alla porta e attese.
Quando questa si aprì, una bellissima donna gli rivolse uno sguardo triste, che subito si trasformo in uno sguardo stupito.
Gli occhi della donna si riempirono presto di lacrime e un sussurro appena udibile giunse alle orecchie dell'uomo che aveva di fronte :"Steve"
Solo il suo nome, poi la donna si tuffó tra le sue braccia e diede libero sfogo alle lacrime.

Non seppe dire quanto tempo passo sulla soglia della porta, con Peggy tra le braccia, ma quando lei si riprese un po', lo trascinó in casa e senza pulirsi i residui di mascare che le sporcavano le guance disse :"Non ci credo... Non sei reale.. Io.. Ti abbiamo cercato, io ti ho cercato."

Steve sorrise :"Ora sono qui"

Paggy :"Come?"

Non era facile iniziare il discorso, era preparato a restare li e a non tornare a casa. Sapeva che Bucky aveva capito che non sarebbe tornato e gli altri... per loro non sarebbe passato che un secondo.
Spiegare a Peggy cosa sarebbe accaduto e perché lui era li era difficile ma iniziò da una cosa piccola.

Steve :"Sono tornato indietro per stare con te..."
Sorridendo, aveva raccontato di quando si era svegliato, anni dopo, della nuova america, degli avengers e di non averla mai dimenticata.

Lo sguardo di Peggy era incredulo ma anche spaventato.

Peggy :"Hai rinunciato a tutto per me? Qui non hai una vita, non più... Non puoi giustificare il tuo ritorno se tornerai tra... Anni"

Steve :"Non devo giustificarlo e non mi serve più quella vita, l'ho vissuta e ora ne voglio un'altra, una più tranquilla. Con te."

Peggy :"Ne sei certo? E tutti quei discorsi sul voler essere un soldato e difendere l'america?"

Steve :"Beh.. È quello che ho fatto e che farò nel futuro che deve venire. Penso di poter andare in pensione ora."

Peggy rise e lo abbracció, faticava a credere che Steve fosse con lei e si chiedeva come avrebbero fatto di li in poi, ma ciò che contava era stare insieme.

La loro vita insieme, fù bella, lunga e semplice, esattamente come sognava Steve.

In cantina un piccolo ricordo della sua vita con gli avengere, un pezzo di ciò che era.
Lo conservó sapendo che un giorno sarebbe tornato dagli altri. Un ultimo saluto, un ultimo regalo pensó Steve, mettendo il suo SCUDO in un fodero.

Un ricordo che gli altri avrebbero avuto di lui, quando lui non vi sarebbe più stato.

Peggy lo raggiunse, lo abbracció da dietro, e guardando lo scudo coperto che suo marito aveva messo via disse :"Sarà una lunga vita insieme?"

Steve sorrise e rispose :"Sarà una bellissima lunga vita insieme."

Neanche per un istante si sarebbe pentito di quella scelta, il mondo non avrebbe più avuto Capitan America, ma era giusto così. Altri avrebbero protetto il mondo, lui invece aveva trovato la sua pace e aveva occuoato quel vuoto che per anni lo aveva ferito. Adesso era felice, lo era davvero.

SPAZIO AUTRICE:

NON BETATA

Non è il massimo, chiedo scusa, ho fatto ciò che potevo con la mia poca conoscenza.
Mi piaceva l'idea di spiegare cosa era accaduto in quegli anni in cui Steve aveva scelto Peggyma non sono stata molto brava. Spero che la prossina venga meglio.

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