77. Snarry: Harry/Severus - Dolce

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Harry aveva sempre odiato il freddo e i cambi improvvisi di temperatura.
Quelle giornate fredde che si scaldano verso il pomeriggio e tornano a raffreddarsi la sera, non le sopportava.

Era mattina presto e lui sapeva che avrebbe dovuto alzarsi, aveva il giorno libero a lavoro ma ciò nonostante, lo aspettava un pranzo in casa Weasley, come ogni sabato.
Harry però non aveva alcuna voglia di uscire da sotto le calde coperte, poteva sentire la pioggia fuori dalla finestra, picchiettare con forza al suolo e questo aumentava in lui la voglia di girarsi e tornare a dormire.

All'ennesimo richiamo della sveglia, si alzó con uno sbuffo e si diresse in bagno.
Dopo una veloce sciacquata, uscì di casa, diretto alla solita tavola calda per una colazione abbondante.

Tanto odiava il freddo, quanto amava quel posto per la colazione e tal volta, anche per un caffè dopo i turni serali da auror.

Come ogni tavola calda, appena entravi il profumo di caffè e pancakes caldi ti investiva in pieno e lo stomaco non tardava a farsi sentire.
Il locale era sempre pieno di persone, ciò nonostante non era difficile trovare un posto a sedere e non c'era mai troppo casino,solo un leggero vociare in sottofondo.

A Harry quel leggere brusio non dispiace affatto, gli ricordava quasi Hogwarts, con tante persone e delle colazione abbondanti per tutti.
Il menù aveva una scelta molto vasta tra DOLCE e salato, lui andava pazzo per la torta di zucca o quella di patate dolci, ma non disdegnava di tanto in tanto i pancakes con frutta fresca e sciroppo d'acero.
Quella mattina ad esempio, il suo stomaco approvava così tanto il dolce aroma nell'aria che lui ordinò immediatamente dei pancakes e un caffè doppio.
Frequentava quella caffetteria da circa un mese, ma i camerieri erano sempre diversi, chiunque fosse il capo di quel posto, non doveva essere troppo simpatico.

Il nuovo cameriere, un tipo giovane e goffo, era un disastro con le ordinazioni, aveva già rovesciato due volte del caffè a terra. C'erano delle mattine in cui Harry era tremendamente sfortunato, infatti del caffè bollente venne rovesciato anche sui suoi pantaloni e alzarsi di scattò per il bruciore fù inevitabile, anche se provocó una pessima reazione a catena.
Alzandosi, Harry spinse involontariamente il giovane cameriere che rovesció la fetta di torta posata sul vassoio, su una povera vecchietta, che colta di sorpress cacciò un urlo e rovesció a sua volta una spremuta d'arancia.
Insomma, in pochi secondi il pavimento del locale sembrava stato colto da una guerra di cibo, inutile dire che dopo questo una voce severa chiamó, in realtà urló il nome del cameriere, che a testa bassa si diresse in cucina.
Un altro dipendente del locale si accinse a pulire il disastro e scusarsi con i clienti, promettendo di riportargli i loro ordini che, ovviamente, avrebbbe offerto la casa.

Poco dopo il giovane cameriere goffo uscì a testa bassa dalla cucina e se andó dal locale, probabilmente era stato lincenziato pensó Harry.

Fece appena in tempo a finire il suo pensiero, che dalla cucina uscì un altra persona, un uomo alto e possente, i capelli legati a chignon, in dosso aveva la divisa da cuoco e lo sguardo era terribilmente severo.

Harry avrebbe riconosciuto quell'uomo tra mille: Severus Piton il suo arcigno ex insegnante di pozioni lavorava nella sua tavola calda preferita.

Severus :"Chiedo umilmente scusa a tutti i presenti per i disagi creati da quella testa di legno." poi si avvicinó alla vecchietta e le disse :"Sono mortificato signora, si senta libera di ordinare ciò che desidera dal menù, oggi offre la casa. E la prego di mandarmi il conto della lavanderia." la vecchietta arrossì e ringraziò Piton, sedendosi poi nuovamente al suo posto.

Dopo aver parlato con ma vecchietta, Piton si giró verso di lui e disse :" Potter... Lo stesso vale per lei. " e se andó come se nulla fosse successo.

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