187. Blansy: Blaise/Pansy - Wafer

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Pansy con le lacrime agli occhi disse :"Perché non puoi amarmi? Perché non potremmo provare ad uscire insieme e..."

Draco la interruppe e disse :"Perché per me sei come una sorella Pansy, siamo cresciuti insieme, mi sei sempre stata vicina e io ti voglio un bene immenso, ma non ci può essere nulla di più tra noi e provare ad avere qualcosa insieme, mi porterebbe ad illuderti e a farti solo più male."

Da quando ne aveva ricordo, era sempre stata con Draco, giocavano insieme da piccoli e le loro mamme fantasticava sul loro futuro insieme, ridendo e scherzando su quanto sarebbe stato bello vederli come coppia. Ricordava che il biondo la difendeva sempre , ricordava che facevano quasi tutto insieme e crescendo, erano rimasti molto uniti, non si erano mai persi di vista, ad un certo punto però, Pansy si era resa conto che i suoi sentimenti verso l'amico, stavano prendendo una piega romantica e aveva infine deciso di parlargliene. Tuttavia il biondo l'aveva sempre rifiutata, dicendole che era una sorella per lui e che non riusciva a vederla in quel modo.

Triste, dopo l'ennesimo rifiuto, se ne andò nell'unico posto dove riusciva a stare tranquilla e rilassata, dove ogni cosa brutta sembrava scomparire per dare spazio a qualcosa di meraviglioso, il laghetto delle anatre che si trovava nel parco della città.
Nonostante fosse un posto meraviglioso, non era sempre frequentato, perché come capita spesso in città, la gente è troppo impegnata a seguire il ritmo frenetico della vita, per dedicarsi ad un attimo nella poca natura che gli era concessa.
Una volta li però, quelle poche coppiette che aveva incontrato durante il tragitto, le avevano ricordato che lei non avrebbe mai potuto avere ciò che desiderava ardentemente, non avrebbe mai potuto avere Draco e avrebbe dovuto accettarlo.
Sul ponticello che si affacciava al laghetto, le lacrime iniziarono nuovamente a scorrere sulle sue guance e neanche gli anatroccoli che, goffamente, cercavano di nuotare le risollevavano il morale.

Dopo qualche singhiozzo più rumoroso degli altri, una voce profonda la sorprese alle sue spalle "Probabilmente non è affar mio, ma quando tutto si fa triste, adoro venire qui, mangiare qualche WAFER alla nocciola e condividerne un po' con gli anatroccoli."

Pansy si girò appena e davanti a lei, vide un bellissimo ragazzo dalla pelle color cioccolata che, senza aspettare una parola da parte sua, si appoggiò alla ringhiera del ponticello e spezzettò un wafer, lanciandolo poco dopo in acqua, poi ne prese un altro e lo catturò con le labbra, porgendole il pacchettino, come invitandola a prenderne uno.

Pansy ne prese uno e lo assaggiò, lasciando che le sue lacrime si placassero abbastanza da parlare, il ragazzo nel frattempo, stette li, in silenzio a mangiare i suoi piccoli dolcetti.

Pansy :"Grazie... Tu... perché sei qui?" chiese curiosa

Il ragazzo sorrise e disse :"Te lo dico se tu mi dici perché piangevi."

Pansy abbassò appena lo sguardo e disse :"Sono stata rifiutata...di nuovo."

Il ragazzo annuì e rispose :"Io ho litigato con mia madre, sta per risposarsi e io non sono d'accordo"

Pansy :"Perché non vuoi che si risposi?"

"Perché non si sposa per amore, lo fa per convenienza e dopo due o tre anni divorzia prendendosi tutto ciò che può del nuovo marito. Loro si dichiarano, lei fa la difficile, poi accetta di provare ad avere una storia, li illude, li sposa e poi li lascia. E' crudele e non intendo partecipare un altra volta ad una simile presa in giro... fa così da quando sono piccolo."

Pansy :"Mi dispiace... ora mi sento quasi stupida per il motivo che rende triste me."

Il ragazzo rise e disse :"Sai, non credo ci sia un dolore più grande di un altro, ognuno reagisce a modo suo, ci sono persone che piangono solo la perdita di qualcuno d'importante, altri sono più sensibili e soffrono anche per la perdita di un banale oggetto. Tuttavia credo che se una cosa fa soffrire qualcuno, anche se a noi può apparire stupida e senza senso, dal momento che è fonte di dolore per un altra persona, dovrebbe diventare importante anche per noi."

Pansy sorrise, quel ragazzo sembrava così solo, eppure era ancora in grado di sorridere e di consolare altri che, apparentemente, stavano meno peggio di lui. Aveva conosciuto persone che passavano la vita a lamentarsi per un unghia spezzata e altre che nonostante la vita gli fornisse molto dolore e tanti motivi per cui lamentarsi, erano sempre in grado di sorridere, ma mai aveva avuto modo di parlare davvero con una di loro, non era mai neanche stata particolarmente interessata a conoscerle eppure, quel ragazzo la incuriosiva.

"Mi chiamo Pansy" Disse allungando la mano verso il bel ragazzo che, stringendogliela disse :"Blaise"

La giornata passò in fretta con Blaise, ma quando si divisero, Pansy si ricordò di non avergli chiesto il numero e fù un po' triste per non poterlo contattare.
Successivamente, tornò spesso al parco in cerca di Blaise, con la speranza di potergli parlare ancora e di poterlo conoscere meglio, ma non ebbe mai fortuna.

Due settimane più tardi, Pansy decide di andare da Draco e chiedergli scusa per il suo comportamento, infondo, non poteva obbligarlo ad amarla e forse era meglio così, perché si era resa conto che, una parte del suo cuore, cercava il bel ragazzo dalla pelle scusa ogni giorno.

Quando Draco le aprì, le sorrise e disse :"Speravo che mi avresti perdonato prima o poi."

Pansy :"In realtà... credo sia tu a dover perdonare me. Mi dispiace, sono stata egoista con te e non voglio che il nostro rapporto cambi"

Draco :"Neanche io " Disse abbracciandola

La loro amicizia era unica e anche se per un po' Pansy aveva pensato di volere qualcosa di più, in fondo sapeva che le andava più che bene quello che c'era tra loro.

Ancora abbracciata a Draco, sentì una voce provenire da dentro casa, esattamente dietro di loro, che ridacchiando disse :"Wow... io vengo a nascondermi da mia madre e tu mi pianti così? Se disturbo me ne vado"

Riconoscendo quella voce, Pansy si staccò di scatto da Draco e girandosi disse sorridendo :"Blaise?"

Il ragazzo di colore si sorprese nel vedere la ragazza del parco e sorridendo a sua volta disse :"Pansy"

Pansy :"Non ti ho più visto al parco" Disse avvicinandosi a lui

Blaise :"Perciò sei venuta a cercarmi?""

Pansy :"No...io... ero solo curiosa. Volevo sapere com'era finita quella storia del matrimonio" disse imbarazzata

Blaise rise :"Peccato, perché io ero venuta a cercarti, ma non ti ho mai trovato. Per quanto riguarda il matrimonio imminente... sono momentaneamente nascosto qui, nella speranza che mia madre non venga a cercarmi"

Pansy :"Davvero? Mi hai cercata?"

Blaise :"Si..."

I due ragazzi si sorrisero imbarazzati, fino a che un biondo piuttosto sorpreso disse :"Ora mi sento io il terzo in comodo"

I tre risero ed entrarono in casa, ancora inconsapevoli che quella bizzarra conoscenza tra Blaise e Pansy, li avrebbe resi inseparabili. 
Pansy e Draco sarebbero rimasti grandi amici e anche se un tempo la ragazza pensava davvero di amare il biondo, alla fine fù felice che tra loro non fosse accaduto nulla, poiché aveva trovato l'amore in un altro bel ragazzo che, ben presto, era diventato una parte molto importante della sua vita.

Se è vero che tutto accade per una ragione, a volte anche i rifiuti e le storie andate male hanno uno scopo, quello di riconoscere la persona giusta e di apprezzarla di più, quando ce la si ritrova davanti.


SPAZIO AUTRICE:

NON BETATA

Si fa schifo... che devo dire... la Blansy con me non funziona proprio xD Avevo un idea in mente ma non sono riuscita a renderla fattibile... uff.
Spero di non avervi deluso troppo. Buona domenica a tutti

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Vi avverto che, mancando poche storie prime della fine, cerchiamo di soddisfare più persone possibili, per tanto se chiedete più storie, non è detto che tutte vengano scritte(Quindi per favore specificate se ce ne una che desirate di più, faremo comunque il possibile per scriverle tutte.

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