38. Snarry: Harry/Severus - Scopa

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Tutto si poteva dire di Harry, tranne che fosse portato per l'occlumanzia.

Piton :"Concentrati, Potter"

Harry :"Ci sto provando.."

Piton :"Non ci stai provando abbastanza."

*****

Harry era a Grimmauld Place quando gli arrivó la notizia. Voldemort stava radunando le sue truppe, sempre più numerose e temibili.
Il momento della guerra si stava avvicinando e Silente era stato irremovibile.

Silente :" Harry, la guerra potrebbe scoppiare a momenti ed è essenziale per te imparare l'occlumanzia una volta per tutte. Severus è l'unico che può aiutarti, si stabilirà per un periodo qui in modo che tu possa imparare al meglio da lui."

Harry :"Ma signore... Perché non può insegnarmela lei?"

Silente :"Perché non esiste miglior occlumante di Severus. Credimi se dico che è di gran lunga più competente di me."

Harry abbassò la testa. Avrebbe voluto insistere, dire che se non aveva funzionato la prima volta di certo non avrebbe funzionato la seconda. Lo sguardo di Silente però era chiaro ed Harry non avrebbe avuto scelta se non quella di accettare. Preparandosi così ad una pessima estate.

Per Harry, Grimmauld Place era l'occasione di andare via prima da Privet drive e dai suoi zii.
Piton e l'occlumanzia volevano dire che l'estate di Harry sarebbe stata anche peggio del solito.

******
Una stanza al terzo piano di Grimmauld Place, era stata messa a totale disposizione per le lezioni di occlumanzia.
La stanza era grande e quasi completamente spoglia, fatta eccezione per una libreria, una scrivania, due sedie e un piccolo pensatoio.

Ad ogni lezione, Harry vedeva il professore prelevare dei filamenti argentei dalla sua mente e metterli nel pensatoio, che veniva poi messo in un angolo. Harry suppose che l'uomo volesse evitare altre situazioni spiacevoli con i suoi ricordi, com'era successo tempo prima.

Le lezioni iniziavano sempre allo stesso modo: Harry si sedeva su una sedia, aspettava che il professore lanciasse un incantesimo insonorizzante sulla stanza e che finisse di mettere i suoi ricordi nel pensatoio. Poi senza avvertirlo, Piton gli puntava la bacchetta contro e urlava :"LEGGILIMENS"

Harry sentiva la sua testa esplodere ad ogni intrusione e i suoi ricordi violati con semplicità, dal primo all'ultimo.

Vide se stesso ad undici anni, con la lettera di Hogwarts in mano, l'incontro con Hagrid, Ron ed Hermione, la sua prima volta sulla SCOPA. Poi i ricordi cambiavano e diventavano più tetri: lo specchio delle brame e il desiderio di conoscere i suoi genitori, il professor Raptor che gli ordinava di prendere la pietra filosofale, il basilisco e la pelle di Ginny che sotto alle sue dita diventava sempre più fredda, il corpo freddo e inerme di Cedric sotto i suoi occhi.

Poi tutto si fermava e lui tornava li, a Grimmauld Place. Qualche volta si ritrovava le guance rigate di lacrime, d Harry non sapeva neanche quand'era successo..

Con suo stupore, Piton non fece mai commenti negativi su quegli episodi. A volte gli dava le spalle e gli diceva che se non riusciva a controllarsi la lezione era inutile e che poteva andarsene. Altre volte, con voce dura e fredda gli diceva che non avrebbe mai imparato a chiudere la sua mente e passandogli a fianco per lasciare la stanza, gli porgeva un fazzoletto con cui asciugarsi le lacrime.

Nonostante lo stupore, Harry non chiese mai il perché del comportamento dell'insegnante.
Ma ogni volta che gli porgeva un fazzoletto, Harry sentiva il cuore scaldarsi.

Si dice che almeno a noi stessi dobbiamo sincerità, ed Harry sarebbe stato un bugiardo se avesse detto che Severus Piton gli era totalmente indifferente.
Da qualche tempo, la rabbia non era l'unico sentimento che Harry provava verso l'uomo, qualcosa di molto simile al desiderio si annidava nella sua mente.

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