75. Gradence: Graves/Credence - Giacca

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Graves aveva incontrato Credence per caso, un giorno stava camminando per strada quando il ragazzo gli finì letteralmente addosso.
Graves notó come questo sembrasse spaventato, tuttavia non si fermó gli urló un veloce scusi e corse via.

Di norma chiunque avrebbe pensato che quel ragazzo fosse un gran maleducato, anche lui lo avrebbe pensato, se non fosse rimasto folgorato dagli occhi marroni che per pochi secondi avevano incrociato i suoi, facendolo sentire come trafitto da una freccia. Forse cupido esisteva davvero e lo aveva colpito in quell'istante, non lo sapeva ma di certo sapeva che non riusciva a smettere di pensare a quel ragazzo.

Giorni dopo quell'incontro, Graves aveva ancora in testa il giovane dagli occhi color cioccolato e decise di cercarlo ovunque, ripercorse quella strada diverse volte, bussó a delle case con una scusa, chiese ai negozianti li vicino ma non ottenne alcuna informazione.

Passarono alcune settimane, in cui Graves aveva ormai rinunciato ad incontrare il ragazzo.
Stava passeggiando in una via tranquilla dalla parte opposta della città, era mattina presto e uno sbadiglio lo colse non troppo di sorprese. Graves decise di entrare nel primo bar che gli capitó davanti, con l'intendo di ordinare un caffè.
Si sedette al tavolo attendendo il cameriere e quando questo arrivó, Graves disse :"Per favore mi porterebbe un caffè?" poi alzó leggermente lo sguardo per sorridere cordialmente al cameriere e sgranó i suoi occhi alla vista che gli si paró davanti.

Il ragazzo dagli occhi color cioccolato, quello che gli era finito addosso settimane prima, era proprio di fronte a lui, camicia bianca con le maniche tirate su fino ai gomiti, un grembiule nero e un blocchetto per le ordinazioni in mano.
Il ragazzo sorriso appena e prima di dirigersi al bancone disse :"Arriva subito."

Graves era entrato per un caffè veloce ma rimase in quel bar per ben due ore, ordinando di tanto in tanto qualcosa, cercava di trovare il coraggio e le parole giuste per chiedere al ragazzo... Già... Cosa? Di uscire con lui?
Improvvisamente si sentì molto ridicolo, così decise di pagare e uscire dal bar.

Tuttavia tornó molte altre volte, per la precisione ogni singolo giorno, sempre da solo, ordinava quasi sempre le stesse cose, un caffè, una spremuta e un cornetto.
Faceva durare la sua colazione il più a lungo possibile e passava le mattine a guardare il bel ragazzo, senza mai dirgli niente.

Una mattina però, al suo arrivo, Graves non trovó il bel ragazzo ma un altro cameriere a prendere la sua ordinazione.
Demoralizzato ordinó le stesse cose, con l'intendo di consunarle il più velocemente possibile e andarsene.
Quando il cameriere gli portó il suo ordine però, posó sul tavolo un cappuccino e un cornetto in più. Graves lo notó subito e si premuró di far notare al cameriere l'errore compiuto, quando il giovane dagli occhi cioccolato si sedette di fronte a lui, sfilandosi la lunga GIACCA marrone che indossava e disse :"Nessun errore, il cappuccino è per me."

Graves rimase molto stupido, senza sapere cosa dire.

Il giovane sorrise e disse :"Mi chiamo Credence comunque, e tu sei?"

Graves lo fissó un attimo in silenzio, incredulo di poter ammirare quella bellezza così da vicino. Poi si risvegliò appena e disse :"Percival Graves." poi si fece coraggio e chiese :"Tu... Insomma... Perché.."

Il ragazzo intuì la domanda e senza farlo finire disse :"Ho pensato che se avessi aspettato che tu mi chiedessi di uscire, sarebbero passati anni, così mi sono fatto avanti io. E poi... Credo di dovermi ancora far perdonare di quella volta che ti ho buttato a terra." finì Credence sorridendo.

Graves ancora più incredulo disse :" Tu... Ti ricordi di me? "

Credence :" È difficile dimenticare un bell'uomo... Quel giorno ero di fretta, ero in ritardo per una consegna a domicilio in quella zona. Ma quando ti ho visto entrare qui... Ho pensato fosse destino."

Graves non aveva mai creduto nel destino, ma se davvero esisteva, allora gliene era immensamente grato.

I due passarono l'intera mattinata seduti al piccolo tavolino del bar, parlando di ogni cosa che gli saltava in mente. Ogni secondo che passava permetteva ai due di innamorarsi un poco dell'altro.
In fondo, quella era solo la prima volta di molte altre in cui si sarebbero visti, si sarebbero conosciuti e un giorno si sarebbero amati a pieno.

Perché vi ho raccontato questa storia?
Perché Graves cercava l'amore, cercava il bel ragazzo con tutto se stesso... Ma non siamo noi a trovare l'amore e lui a trovare noi, quando smettiamo di cercarlo e quando siamo finalmente pronti ad accoglierlo dentro di noi.

SPAZIO AUTRICE:

NON BETATA

New chapter!

Spero sia di vostro gradimento, questa volta qualcosa di più semplice, più easy. Un racconto su come inizia un amore.
Buona domenica a tutte/i.

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