120. Snarry: Severus/Harry - Ortica

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Era difficile spiegare come erano cambiate le cose tra lui e Piton. La prima cosa importante da dire, era che la guerra era finita e da quel che potete immaginare, i buoni avevano vinto. 

Alcuni erano morti ma Severus non era fra questi, certo ci era andato molto vicino e lui stesso aveva creduto di morire e in quella convinzione gli aveva lasciato i suoi ricordi più importanti, in cui era custodita anche la profonda amicizia che lo aveva legato a Lily.

Harry si era battuto con il Wizengamot per la sua innocenza e alla fine anche il ministero aveva dovuto riconoscere il coraggio e il contributo che Severus Piton aveva donato al mondo magico. Severus aveva passato molte settimane in ospedale e alla fine aveva dovuto iniziare un duro percorso per riprendere a parlare come un tempo. Nel corso di un intero anno era migliorato molto, inizialmente non parlava e per quanto Harry cercasse di farlo esprimere in qualche modo, magari scrivendo su un blocchetto, Severus si era sempre rifiutato. L'unica volta che aveva scritto qualcosa era stato :"Sparisci Potter o incendierò te e questo stupido pezzo di carta."

Harry aveva scoperto che Piton poteva essere minaccioso anche per iscritto, ma  nonostante tutto era rimasto e lo aveva aiutato più che poteva nella ripresa.

Appena ripreso l'uso della parola, nonostante la sua voce fosse roca e le sue parole venivano spesso interrotte da forti colpi di tosse, inveiva spesso su Harry e sui modi, a suo dire, grezzi di trattare le sue cose. 

Alla fine dell'anno, Severus parlava perfettamente e anche se un braccio era ancora parzialmente fuori uso, bloccato dal veleno, non si era fatto ripetere due volte dalla McGranitt, la richiesta di riprendere il suo ruolo di insegnante. Per anni il professore aveva pensato a cosa avrebbe potuto fare essendo in futuro libero, ma ora che poteva scegliere, si rendeva onta che lui sapeva fare solo una cosa... Pozioni. 

Insegnare per lui era diventata una routine e almeno fino a che non si fosse ripreso del tutto, avrebbe continuato a stare ad Hogwarts. 

Con il nuovo anno, anche Harry venne richiamato per finire gli studi e così, tutti i ragazzi sopravvissuti alla guerra.

Severus trattava sempre duramente Harry durante le lezioni, anche se non mostrava più preferenze tra le case e quando Harry si presentava nelle sue stanza per aiutarlo a farsi il the  o a dare una sistemata, nonostante le parole dure, non lo cacciava mai veramente.

Ecco, era cominciato tutto li...

Un giorno nelle stanze del professore, mentre appoggiava una tazza di the sulla scrivania dell'uomo, vide la giacca della tunica, abbottonata malamente e decise di farglielo notare.

Harry :"Severus, hai saltato un bottone. Dovresti sistemarlo prima di cena."

Severus :"Dovresti rivolgerti a me come tuo professore." Non mancò di fargli notare l'uomo. Ciò nonostante Harry continuava a chiamarlo Severus e il pozionista non lo correggeva mai più di una volta.

Severus iniziò a sistemarsi la giacca come meglio poteva ma ad Harry non passò inosservata la fatica che il professore metteva nell'impresa di abbottonarsi accuratamente, alla fine lo vide rinunciarvi e semplicemente si tolse la giacca.

Harry guardò il professore confuso, notando che anche la camicia era messa male e capì che anche se l'uomo non voleva darlo a vedere, non stava bene come diceva, aveva infatti più male agli arti superiori di quel che si poteva notare dall'esterno e si vestiva spesso in modo trasandato, non riuscendo a curarsi come avrebbe voluto. Altri dimostrazione della fatica che il professore metteva nelle semplici azioni giornaliere, era l'accenno di barba che si mostrava sul suo mento. Harry aveva imparato presto quando Severus fosse perfezionista e certo non sarebbe andato in giro in quel modo se non ne fosse stato obbligato. Decise così di avvicinarsi al professore e sistemargli la camicia, ovviamente il maggiore protestò.

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