110. Capitan Pan: Peter Pan/Capitan Uncino - Nave

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Come ben tutti sapete, Peter era un ragazzo che non voleva crescere, ma come tutti prima o poi avrebbe dovuto affrontare questo passaggio. Peter sognava un mondo libero, senza responsabilità e pieno di divertimento.

Quello che non sapete sulla sua vera storia è che Peter aveva dei genitori ed erano anche piuttosto benestanti, il suo non voler crescere derivava dalle responsabilità che in futuro avrebbe dovuto avere nei confronti della famiglia, occupandosi della famosa società del padre e dovendo sposarsi con una ragazza altrettanto benestante per il bene della famiglia.

Peter era sempre stato un bambino intelligente e poco prima dei suoi diciotto anni, sfruttò questa intelligenza per sparire nel nulla, inscenando un rapimento molto ben organizzato così da evitare le responsabilità che di li a poco avrebbero occupato la sua vita.

Tuttavia i suoi genitori conoscevano bene  il suo carattere e non credettero ad un semplice rapimento, convinti che il figlio se ne fosse andato per suo volere, ingaggiarono un investigatore privato molto rinomato, che rispondeva al falso nome di Uncino.

Uncino, benché fosse giovane nei suoi venticinque anni, era molto bravo nel suo lavoro e anche molto richiesto. Quando accettò l'incarico, pensava di trovare il solito viziato ragazzino in cerca di ribellione, ma Peter si presentò più sfuggente del previsto.

Il ragazzo infatti, era bravo a non lasciare indizi o meglio, era bravo a lasciare finti indizi che facevano pensare ad un rapimento, ma Uncino non si fece ingannare e scoprì presto che Peter, aveva intrapreso un lungo viaggio verso la costa, pronto a dirigersi su un isola fuori dalla giurisdizione del paese e se fosse arrivato a destinazione, difficilmente sarebbe riuscito a riportarlo indietro.

Uncino :"Non preoccupatevi, riporterò a casa vostro figlio sano e salvo. E' intelligente ma come ogni altro ragazzo pensa che la libertà sia ciò che desidera, ha bisogno di capire che non è così." E quando si accorgerà di quanto sia duro il mondo e i lavori comuni, poco retribuiti, tornerà da solo. Pensò l'investigatore.

Tuttavia Peter non era un comune ragazzo ricco, lui non voleva quella vita ed' era  disposto a guadagnarsi da vivere in modo umile, se questo gli garantiva libertà di scelta.

Per settimane Uncino dovette far fronte alle false piste che Peter gli lasciava e più di una volta, il ragazzo gli sfuggì ad un palmo di naso. La prima volta, Uncino trovò Peter in un mini market, intendo a comprarsi qualcosa da mangiare pagando con banconote di piccolo taglio, segno che il ragazzo era furbo e aveva capito che con carte di credito o grandi banconote sarebbe stato più facile trovarlo. Quello che fregò Peter, fù la maglietta verde che indossava quando era scappato, una  t shirt con su scritto: 

" Seconda stella a destra

Questo è il cammino
E poi dritto, fino al mattino
Poi la strada la trovi da te

Porta all'isola che non c'è."

Il testo era quello di una canzone italiana che Peter tanto amava.

Uncino ebbe il tempo di fermarlo, prima gentilmente e di chiedergli di tornare a casa. Peter fece finta di assecondarlo ma poi gli rovesciò il suo milkshake in faccia e corse lontano urlandogli :"Prova a prendermi"

Le volte successive, Uncino fù più cauto con Peter, ma ugualmente questo gli sfuggì, sempre con astuzia o con un piccolo e inaspettato combattimento.

Uncino decise infine di batterlo sul tempo e grazie ad alcune sue conoscenze, ottenne un biglietto per l'unica NAVE che portava all'isola tanto cercata da Peter. L'unico modo per agguantare il ragazzo era quello di fermarlo in un posto chiuso e senza via di fuga.

Di questo Peter non sospettò nulla, infatti salì sulla nave con un sorriso di vittoria sul viso. Il viaggio sarebbe durato 5 giorno e proprio quando era al largo, durante la cena, Uncino si sedette al tavolo di Peter e disse :" Qui dove pensi di scappare?"

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