185. Snarry: Severus/Harry - Divisa

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Con la fine della guerra c'era stato tanto da ricostruire, non solo nel mondo magico e non solo in Inghilterra, ovunque ti girassi il passaggio di Voldemort era più che visibile.
Le prime cose che il mondo aveva cercato di sistemare erano state le scuole, le strade più frequentate e i ministeri, questo aveva aiutato a tornare un minimo alla normalità.
Mentre tutto il mondo, magico e non riprendeva il suo corso, anche il salvatore e i suoi amici si preparavano ad una nuova vita, indossando nuovamente la DIVISA di Hogwarts e preparandosi a completare gli studi che, a causa della guerra, avevano dovuto sospendere.

Non tutti decisero di tornare a Hogwarts, sebbene li avessero collezionato molti bei ricordi, anche il dolore era tanto, per un po' neanche Harry era certo di tornare, quella era stata la sua casa ed era stato più che felice di aiutare a rimetterla in piedi, in onore di Albus Silente, dei caduti e con la speranza che le future generazioni riuscissero a vedere la scuola come l'aveva vista lui a undici anni, come una casa.
Hermione non aveva avuto dubbi sul tornare e Ron, una volta appreso che sia la sua ragazza che il suo migliore amico sarebbero tornati ad Hogwarts, non poté che accodarsi.

Anche tra i professori ci furono delle indecisioni, soprattutto da parte di chi era rimasto ferito durante la guerra, come Severus Piton, a cui fu richiesto di riprendere il suo ruolo di insegnante di difesa contro le arti oscure, una volta che il suo nome venne riabilitato.
Oppure Madama Chips, che dopo aver visto così tante persone morire, così tanti alunni, ex colleghi e conoscenti, era per un attimo rimasta impietrita e timorosa di ricominciare, poiché come medimago, sentiva di non aver fatto abbastanza durante la guerra.

Tuttavia, una volta ricominciata la scuola, Hogwarts sembrava essere tornata alla normalità, forse con meno sorrisi, ma sembrava nuovamente lei.
La prima lezione di difesa fù ovviamente terribile, com'era il detto? Certe cose non cambiano mai? Ed era proprio vero, Severus era infatti lo stesso insegnante Severo di un tempo, anche se non faceva favoritismi per i serpeverde come faceva prima della guerra, non si faceva ugualmente scrupoli a togliere punti a tutto spiano e a lamentarsi degli scarsi risultati che ottenevano i suoi studenti.

Tutti ripreso presto a lamentarsi delle lezione e dei professori, in particolare Ron, che tornando nella sala comune grifondoro, dopo una lezione di pozioni, disse :" Piton è il solito stronzo, neanche la guerra l'ha immorbidito."

Hermione :"Ronald! Credo sia coerente con il suo carattere, sebbene non piaccia a nessuno."

Harry ascolto in silenzio e tra se e se, pensando che c'era ancora qualcosa in sospeso tra lui e Piton.
Per quanto gli era stato concesso, quando il professore era al San Mungo, lui gli era stato vicino, lo aveva aiutato a mangiare e a bere quando Severus faceva fatica a muoversi a causa del veleno che aveva in corpo, spesso passava il suo tempo seduto sulla poltroncina vicino al letto dell'uomo, limitandosi a leggergli il giornale.
Harry, aveva poi preso parte al suo processo, mostrando in parte, i ricordi che Severus gli aveva lasciato e riuscendo così a scagionarlo.
Tuttavia, mentre Harry sentiva il nascere di un qualche rapporto non ben definito tra loro, il professore sembrava pensarla diversamente, infatti quando era stato dimesso, non si era fatto il minimo scrupolo ad andarsene senza salutarlo. Da allora non si erano più parlati, non che Harry non ci avesse provato, ma il professore non sembrava minimamente intenzionato a comunicare con lui e questo era fonte di grande frustrazione per il grifondoro.

Per un po' dopo l'arrivo ad Hogwarts, Harry non cercò alcun contatto con Severus, con l'arrivo di Natale però, decise di fare la sua mossa, non potendo più negare che per lui era nato qualcosa tra loro.
Quello era il motivo per cui si trovava davanti alla porta dell'ufficio dell'uomo più temuto della scuola. Bussò alla porta e attese, poco dopo l'uomo aprì la porta ed Harry, non mancò di notare l'espressione di Severus cambiare improvvisamente, da calma a rigida, che fosse arrabbiato?

Severus :"Che vuoi Potter?" Disse, senza dare l'accenno di volersi spostare dalla porta.

Harry :"Parlare"

Severus :"Dubito che sia qui per chiedere spiegazioni sulla lezione di oggi o su qualunque altre, quindi non abbiamo nulla di cui parlare." Fece per chiudere la porta ma venne interrotto dal grifondoro che, per nulla timoroso disse :"Se non mi fa entrare e non mi ascolta inizierò a parlare proprio qui, sulla soglia, dove le orecchie di chiunque nel castello potranno sentirmi."

Infastidito Severus lo lasciò passare e una volta chiusa la porta disse :"Cosa sei venuto a fare qui?"

Harry :"Lo sai cosa sono venuto a fare, altrimenti non mi avresti fatto entrare." Disse con decisione

Severus :"Ti ho fatto entrare perché hai minacciato di comportarti da stupido" Ribatté lui.

Harry :"Questo perché per avere a che fare con uno stupido bisogna comportarsi da stupidi."

Severus :" Tu..."

Harry :"Si, ho osato darti dello stupido" Disse interrompendolo " E non dovresti essere poi così sconvolto visto come ti sei comportato. Stava nascendo qualcosa da parte mia, ma sono sempre stato in disparte e..."

Severus lo interruppe a sua volta e disse :"Non sei mai stato in disparte. Ti sei letteralmente infilato nella mia vita, ti sei piazzato nella mia stanza d' ospedale, hai lottato per me."

Furioso Harry urlò :"Mi hai baciato tu"

Con altrettanta rabbia Severus rispose :"E tu hai risposto"

Con il respiro affannato per la discussione i due si accorsero di essersi involontariamente avvicinati, come attratti da una calamita. Allora Harry abbassò il tono e dando un rapido sguardo alle labbra dell'uomo disse :"Si... Ho risposto e non me ne pento, lo rifarei anche ora."

Severus :"Perché?" chiese tra il curioso e l'incredulo

Harry :"Perché, razza di stupido, è nato qualcosa per me e sono certo che è nato anche per te o non ne staremmo discutendo. La vera domanda è perché tu sei scappato, quando avevi capito perfettamente che io sarei rimasto"

Severus :"Perché... Sono un tuo professore..."

Harry lo interruppe impaziente e disse :"Ancora non avevi accettato l'incarico e io non avevo deciso di tornare"

Severus :"E non lo avresti mai fatto se fossi rimasto, mandando all'aria il tuo futuro. Sono un tuo professore, per altri sei mesi lo sarò e... ho  paura. Sono vecchio, la mia anima è nera tanto quanto i miei vestiti e tu non dovresti stare con uno come me."

Harry :"Sono io a dover decidere con chi stare e la tua anima non è nera Severus. Hai fatto degli errori nella vita, ma hai anche fatto del tuo meglio per rimediarvi."

Severus :" Puoi fare una serie svariata di azioni positive nella vita e un solo errore, tutto ciò che le persone terranno a mente sarà sempre e solo il tuo unico errore. Non voglio che tu finisca in mezzo ai miei sbagli, non voglio che sia tu a pagare per essi." Disse amaro

Harry accarezzò una guancia del professore e disse :" Non capisci? L'amore è anche questo Severus, affrontare insieme gli errori e i giudizi delle persone. Non mi importa cosa ci diranno se posso stare con te e ripeto che decidere con chi stare è una mia scelta."

Severus appoggiò delicatamente la fronte su quella di Harry e disse :"Che ho fatto per meritarti?"

Harry sorrise :"Mi hai salvato la vita"

Si baciarono, un lungo e dolce bacio a dare ufficialmente inizio alla loro avventura.

Infondo Severus aveva ragione, le persone possono fare mille azione giuste nella loro vita, ma al loro primo e unico sbaglio verranno sempre giudicate colpevoli. Questo perché le persone non riescono ad andare oltre gli errori, oltre i pregiudizi. Dovremmo semplicemente accettare che tutti siamo umani e che, come essi, sbagliamo.

SPAZIO AUTRICE:

NON BETATA

Mi è uscito un Severus molto cute... e va beh xD

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