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39. Drarry: Harry/Draco - Furetto

La giornata di Harry era iniziata come al solito, si era alzato, vestito, era uscito presto di casa e mentre andava al lavoro si era fermato nel solito bar babbano, a ordinare il solito doppio cappuccino al caramello.

Mentre si dirigeva al ministero ricevette un gufo da Hermione, la lettera gli ricordava della cena settimanale a casa Weasley. Harry doveva ringraziare Hermione per i suoi gufi, era così preso dal lavoro che rischiava sempre di scordarsi di quelle cene.

Il dipartimento Auror era, come ogni mattina, pieno di segnalazioni che spesso si rivelavano false.
Ogni giorno qualcuno spediva una lettera dicendo di aver avvistato un mangiamorte latitante, quando però si dirigevano sul posto, non trovavano niente.

Quel giorno la segnalazione portava in un vicolo vicino a Cheapside, una strada nei pressi del centro di Londra. Harry si diresse all'indirizzo scritto sulla lettere, accompagnato da un collega, un novellino, lavorava con lui da meno di una settimana, non ricordava bene il suo nome, assomigliava a Whilst o Whiles.

L'indirizzo portava a una casa malandata, che aveva tutta l'aria di essere abbandonata da tempo.
Entrarono nell'edificio che, come previsto, si rivelò vuoto.

Harry :"Nessuna scia magica, un'altra segnalazione a vuoto."

Girato verso una vetrata, estrasse la bacchetta per mandare un patrono al dipartimento, ma un riflesso di luce lo fece girare di scatto. Harry fece appena in tempo a lanciare un incantesimo scudo, che venne sbalzato fuori dalla finestra, il colpo gli fece subito perdere conocenza.

*******

Gli occhi gli bruciavano e sentiva la testa pulsare, ci mise qualche minuto a mettere a fuoco la stanza in cui si trovava.
Con un rapido sguardó, registrò il bianco fare da padrone e subito gli fù chiaro dove si trovasse.

Harry :"Oh ma dai... Odio gli ospedali." disse sconsolato, chiudendo appena gli occhi.

"La stanza non è di tuo gradimento sfregiato?"

Quella voce, era anni che non la sentiva ma non poteva certo dimenticarla. Quella voce a scuola era stata il suo incubo, ma anche il suo sogno proibito, così come la persona a cui apparteneva.

Harry girò di poco la testa per guardare il ragazzo e disse :"Non ci credo... Tra tutti i medimaghi che potevo beccare, finisco per essere curato da un FURETTO."

Incredibilmente, Malfoy sorrise a quel piccolo scambio di battute.

Draco :"Certe cose non cambiano mai, eh Potter?"

Harry :"Pare di no Malfoy"

Draco si avvicinó al letto ed estrasse la bacchetta :"Come ti senti? Ti fa male da qualche parte?" senza aspettare la risposta, illumino la punta della bacchetta e gliela puntó negli occhi.

Harry :"Fai prima a chiedermi dove non ho male... Anche se credo che testa e spalla destra siano messi peggio."

Dopo un rapido controllo, Draco rimise la bacchetta in tasca. "Con la botta che hai preso, mi stupirebbe se non avessi male. Avevi una frattura alla spalla ma l'abbiamo aggiusta, il dolore tuttavia potrebbe ripresentarsi. Per la testa invece dovrai prendere qualche pozione. Nulla di grave per fortuna, potrai uscire tra un paio di giorni. "

Harry :" Grazie. Che ne è del mio collega? Lui sta bene?"

Draco lo guardó con una strana luce negli occhi e disse :" Beh... Ho sentito dire che Azkaban non è tanto male da quando non ci sono più i dissennatori. "

Harry :" Azkaban? "

Draco :" Qualé il tuo ultimo ricordo? "

Harry ci pensò su prima di rispondere :"Ricordo di aver visto il riflesso in un vetro e quando mi sono girato, una luce bianca accecante mi è venuta addosso."

Draco :"Si beh... Era un incantesimo. Pare che il tuo collega avesse fatto una finta segnalazione per farti fuori."

Harry :"Aspetta cosa? Whiles, Whilst... Whi... Beh lui... Faceva il doppiogioco?"

Draco :"Wilkes... Per Merlino sei pessimo con i nomi. Comunque si, il padre era un mangiamorte, fù ucciso nella prima guerra magica."

Harry :"Ah bene..."

Draco :"Mettila così... Sei vivo... Grazie a me per la cronaca. E visto che ho saltato la cena per curarti, dovrai offrirmene una quando uscirai da qui."

Harry :"Non avevo solo una spalla rotta?"

Draco :"Si... Ma poteva essere una gran brutta frattura se non ci fossi stato io..."

Harry scoppiò a ridere e disse :"Mio eroe... E va bene, scegli tu il posto."

*********

Quando Harry venne dimesso, come promesso portò Draco a cena, in realtà, fù una cosa molto semplice. Andarano in un piccolo ristorante vicino al ministero e chiacchierarono del più e del meno, scambiandosi qualche battuta di tanto in tanto.

Al ritorno Harry dovette fermarsi al dipartimento Auror per firmare il rapporto missione.

Harry :"Mi accompagni?"

Draco :"Dipende... Che ci guadagno?"

Harry :" Una visita guidata nel dipartimento Auror?"

Draco :"... Facciamo un frozen yogurt pieno di zuccherino e ci sto."

Harry rise e accettó. Aveva scoperto che il buondo aveva una vera passione per i dolci, di qualunque tipo fossero.

******

Harry :"Ok, tutto compilato." disse. Alzandosi dalla sedia del suo ufficio, per dirigersi fuori.

Draco però lo bloccó e disse :"Non ti ho accompagnato solo per vedere il tuo ufficio."

Harry lo guardó senza capire e disse :"Che intendi? Vuoi vedere il dipartimento?"

Draco rise e lo spinse contro la scrivania :" San Potter... Non ti smentisci mai." così dicendo lo baciò con passione.

In poco i vestiti di entrambi furono a terra e le loro mani acccarezzavano ogni lembo di pelle disponibile.

Draco :" Certe cose... Non cambiano mai... Eh Potter?" Disse affannato.

Harry :" Che furetto mascalzone... Lo sapevi."

Draco :"Perché credi che non ti abbia consegnato a Villa Malfoy?"

I due ripresero a baciarsi, recuperando in una notte, il tempo perso di quegli anni.
E se il ministero non fosse stato vuoto, durante la notte, qualcuno avrebbe potuto sentire due persone amarsi, come mai avevano amato prima di allora.

Perché non è mai troppo tardi per stare insieme.

SPAZIO AUTRICE:

NON BETATA

Un'altra richiesta, un'altra storia.

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