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198. Peter Pan/Capitan Uncino - Borsa

Poco dopo aver aperto gli occhi gli venne da tossire e una voce al suo fianco gli disse :"Tieni, bevi un po' d'acqua"

La sua vista era leggermente offuscata, ma abbastanza chiara da capire che davanti al suo viso era stato messo un bicchiere d'acqua, ne prese due sorsi e cercò di mettere a fuoco il proprietario di quella voce calda e maschile, tuttavia dopo aver bevuto, crollo nuovamente in un sonno pesante.

Si risveglio nel buio della stanza, non seppe dire quando tempo dopo ma la sua vista era più chiara, anche se la sua testa gli dava tutti i segni dell'arrivo di un bel mal di testa, si guardò in torno e vedendo una piccola finestra tonda, decise di affacciarsi per capire dove fosse, davanti ai suoi occhi apparve il blu dell'oceano e in quell'istante i ricordi dell'accaduto tornarono prepotenti nella sua testa.

FLASHBACK

Peter aveva iniziato a lavorare su una nave mercantile solo sei mesi prima, certo non era il lavoro dei suoi sogni, ma aveva un'occasione per girare il mondo e vedere cose nuove, quindi non poteva lamentarsi.
Proprio quella mattina erano partiti per un viaggio verso l'oriente, dovevano consegnare alcuni carici di the e prendere delle spezie pregiate in cambio, non aveva mai visto la Cina o i paesi circostanti ma non vedeva l'ora di passarci un po' di tempo, aveva sentito dire che il cibo la era fantastico.

Tuttavia, pochi giorni dopo fù risvegliato dalle urla della ciurma :"Pirati, correte presto, verso le scialuppe"

Sapeva che nei viaggi così lunghi imbattersi nei pirati non era strano, ma da quel che gli avevano detto, i pirati non attaccavano mai le navi mercantili, in quando anche per loro erano un'ottima fonte di scambio, anche per merci inappropriate, i mercanti non facevano domande e mantenevano il silenzio.

Vedendo il panico della ciurma, si alzò e si diresse alle scialuppe, ma poco prima di arrivarci, una palla di cannone prese in pieno il centro della nave, che iniziò ad imbarcare acqua e ad oscillare, facendolo cadere sul freddo legno della pavimentazione.
Con la coda dell'occhio, vide la scialuppa su cui stava salendo parte dell'equipaggio ribaltarsi in mare e sentì distintamente le urla delle persone che caddero in acqua, si rialzò con foga, intento a dirigersi verso la prossima scialuppa, ma la nave iniziò a ribaltarsi, facendolo cadere in acqua.

In poco tempo fù bloccato sotto alla nave, nuotò con tutta la forza che aveva in corpo, ma grandi pezzi di legno continuava a scendere verso di lui, colpendolo in alcuni punti.
Riuscì ad uscire e prendere una boccata d'aria, prima che una delle tante onde che si infrangevano sull'imbarcazione ormai rovesciata, lo ributtò sott'acqua, si sentiva soffocare, cercava di trattenere il fiato, ma le forze gli venivano meno e presto sentì i primi sorsi d'acqua salata entrare con forza nei suoi polmoni.

Poco prima di perdere conoscenza, una figura gli apparve davanti, sembrava nuotare decisa verso di lui, ma non riuscì a capire cosa fosse, si sentì solo afferrare nell'esatto momento in cui i suoi occhi si chiusero e il suo corpo decise di abbandonarsi alle onde.

FINE FLASHBACK

"Come ti senti?" 

La voce alle sue spalle lo fece sobbalzare, si girò di scatto, trovandosi davanti un uomo giovane e dall'aria sicura.

Peter :"Io... ho un po' di mal di testa, mi sento stanco" Disse incerto

"Non mi aspetterei niente di diverso da uno che è quasi morto. Peter vero?"

Peter guardò confuso l'uomo e disse :"Come lo sai?"

"I miei uomini hanno recuperato alcune cose dalla nave mercantile, tra cui la tua BORSA. Dentro c'erano alcuni documenti, quasi del tutto illeggibili, se non per un nome dietro ad una foto."

Peter :"Tu... chi sei? Si è salvato qualcun' altro dell'equipaggio?" chiese con foga

"Capitan James Hook, per quanto riguarda la seconda domanda, il capitano della nave e altri tre uomini si sono salvati, un altro è grave in infermeria" Disse, senza un tono in particolare, quasi come se le morti di tante persone non lo toccassero.