24. Blaille: Blaise/Neville - Stanza

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ATTENZIONE:
Per chi ha letto chat Snarry, sa che amo questa coppia e che ho deciso di chiamarli Blaille. Buona lettura.

Blaise era un serpeverde, uno con molto fascino, la sua pelle color cioccolato e i suoi occhi magnetici attiravano molti sguardi di approvazione e desiderio.
Poteva vantare molti spasimanti da ambo i sessi e di tutte le case di Hogwarts.
Blaise non credeva nel grande amore, aveva passato la vita a guardare sua madre cambiare uomini come se fossero capi da abbigliamento, aveva visto ognuno di loro entrare in casa, cercare di conquistare lui e poi sparire misteriosamente in una nuvola di fumo.

Blaise era un serpeverde, era sicuro di se, aveva un bel portamento, le spalle e la testa alta quando camminava per i corridoi di Hogwarts. Ma non era mai stato un arrogante, non scherniva le altre case come facevano i suoi compagni, non si credeva migliore di altri, era solitario e preferiva l'odore di un libro attempato al sapore di un alcolico qualunque, magari rubato dalle cucine di Hogwarts o portato da qualche studente di serpeverde di ritorno da Hogsmead.

Blaise era un serpeverse, una casata piena di nobili purosangue e spesso mangiamorte, ma lui non era così, non era un mangiamorte, non si sentiva un nobile purosangue... Blaise era un serpeverde, ma si sentiva solo ed era solito ricercare la pace e la tranquillità nella notte, andando a fare un giro per il castello e passando per la STANZA delle necessità. 

Neville era un grifondoro, uno di quelli che passa sempre inosservato, tranne per la sua goffaggine che attirava sempre qualche presa in giro, anche dai suoi compagni Grifondoro. Non aveva mai avuto un gran fisico, ne un gran portamento e girava per la scuola a testa bassa, sperando di non incontrare nessuno pronto a schernirlo. Neville credeva nell'amore, quello che avevano avuto i suoi genitori, quello che ti fa amare l'altro tanto da rischiare di morire per lui o con lui.

Neville era un grifondoro, uno di quelli che  preferiva la riva del lago nera e il silenzio regalato dalla mattina. Preferiva il freddo della serra e l'odore di terra e humus di cui era intrisa, alle feste chiassose che spesso si tenevano in sala comune.

Neville era un gridondoro, una casa piena di impavidi e coraggiosi, di grandi amicizie e di ragazzi che amavano le sfide. Ma Neville non si sentiva mai impavido, non era coraggioso e di certo non amava le sfide. Neville era un grifondoro, ma si sentiva solo ed era solito ricercare la pace e la tranquillità nella notte, andando a fare un giro per il castello e passando per la stanza delle necessità.

La stanza delle necessità sa leggere i desideri più intimi di una persona, questo è forse il motivo per cui quella sera fece incontrare Blaise e Neville.

Quando Neville arrivò nella stanza quella sera, era vuota e prese subito la forma di un piccolo boschetto.
Blaise entrò poco tempo dopo di lui nella stanza e si sorprese, non poco, di vedere Neville seduto ai piedi di quello, che aveva tutta l'aria di essere un albero.
Quello che lo sorprese di più, però, fù quello che vide dopo. La stanza alla sua entrata aveva preso a mutare, si ingrandì fino a creare una parte uguale a quella occupata da Neville, questa però era composta da una piccola biblioteca con una poltroncina di colore neutro.

Neville alzò la testa appena sentì la stanza mutare e si sorprese, come Blaise, dell'accaduto. Si alzò in piedi chiedendosi cos'avrebbe dovuto fare, era arrivato per primo e aveva diritto a restarci, ma sapeva che se il serpeverde gli avesse chiesto di andarsene lo avrebbe fatto senza contestare.

Blaise d'altra parte, poté leggere sul viso dell'impacciato grifondoro, le domande che si stava ponendo, non voleva lasciare la stanza, era la sua routine ed era il suo spazio calmo, ma non voleva chiedere al grifondoro di andarsene.
La stanza delle necessità sembrava aver soddisfatto i bisogni di entrambi, senza creare due stanze separate, per una ragione a loro sconosciuta.

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