La mano mi trema ancora sul gambo del calice, non so se sia il caso che continui a bere, ma questi ricordi mi tormentano in maniera impetuosa e non so come farli tacere, rabbrividisco e tiro su con il naso.
Siamo davanti casa mia, mamma è già a letto e le luci sono tutte spente, lei è contenta che io esca e mi diverta, non vuole più vedermi piangere, perché ho pianto molto. 《Grazie.》Mormoro appena, con il viso in fiamme. Lui mi sorride felice. 《Grazie a te che hai gradito la mia presenza.》Chi mai non potrebbe gradire la sua presenza? Ci fissiamo a lungo, sento il rumore del mare dai finestrini abbassati e spero che mi baci, anche se ho paura perché non so come si fa. Ma si limita a farmi un altro sorriso e a baciarmi la mano con delicatezza. 《A presto.》Promette con voce calda. E sento che tremo appena, mentre mi appresto a scendere dalla macchina un pò delusa. 《A presto.》Ripeto.
Bevo un altro sorso fresco e improvvisamente sento una presenza dietro di me. 《Tutto okay?》La sua voce calda mi penetra dentro, facendomi vibrare. Non ho sentito il pianoforte smettere di suonare, persa com'ero nei ricordi. 《Sì.》Sussurro roca. Sono ancora scossa. Ma non riesco ancora a voltarmi per incontrare i suoi occhi. 《Clara ha portato a letto Azzurra. 》Certo, Clara all'ora stabilita accompagna sempre Azzurra e poi io vado per raccontarle qualche fiaba e darle la buona notte. 《Stai bevendo.》Mi ricorda. Chiudo un attimo gli occhi e poi mi volto con ancora in mano il calice, mi guarda con l'aria preoccupata. 《In realtà no! Non è tutto okay! - Esplodo nervosa. - Stai scombussolando la mia vita, hai un rapporto speciale con mia figlia, e mi tieni all'oscuro di ciò che non so! Quindi non è tutto okay!》Lui corruga la fronte e si fa pensieroso. 《Non voglio che fai più certi discorsi a mia figlia.》Lo intimo. Sbatte velocemente le palpebre. 《Che discorsi?》《Sai perfettamente bene di che discorsi parlo.》Annuisce serio. 《Okay.》《Dimmi che è successo.》Esclamo determinata. Alza un sopracciglio. 《Non mi sembra il momento, hai una bottiglia di vino di fianco. E sei astemia.》Lo sbeffeggio con un sorriso. 《Cos'è? Pensi che non sappia riconoscere il mio limite? Pensi che potrei ubriacarmi con mia figlia di sopra?!》Alzo il tono nell'ultima frase. 《Penso solo che sei sconvolta per una ragione che mi è oscura, visto che stai bevendo. Forse sono proprio io la causa e quindi non voglio sconvolgerti più di quanto tu non lo sia.》Questa sua protezione mi confonde, che mi nasconde?《Quando me lo dirai? Perché ho davvero bisogno di sapere che diavolo è successo!》Sono sempre più agitata. Il suo volto si fa sempre più allarmato e si passa una mano tra i capelli. 《Ti prometto che lo saprai al più presto. Voglio solo che ti fidi di me.》《Non vuoi dirmelo per paura di una mia reazione? Ma tu non mi conosci! Non sai niente di me!》Lo aggredisco agitata. 《Sei una donna molto in gamba Tinkerbell. Questo lo so.》Tinkerbell. Ha pronunciato il mio nome per intero. Deglutisco a fatica e leggo nei suoi occhi ammirazione e mi sento ancora una volta destabilizzata dal suo fascino. 《Come fai a dirlo? - Mormoro. - Non ci conosciamo. Non puoi giudicarmi perché mando avanti la mia agenzia.》Si fa vicino a me, prende la bottiglia di vino e versa il contenuto nel lavello, lasciandomi basita. Sono così incazzata che dico una cosa di cui mi pento subito. 《Avresti potuto farmi bere di più se volevi raggiungere lo scopo di portarmi a letto.》Non so perché lo dico. Forse è il vino che ho bevuto, o forse per i suoi continui messaggi silenziosi. Sicuro non gli sono indifferente, come non lo è lui per me. Lui posa la bottiglia vuota nel lavello e torna a fissarmi comprensivo, e proprio non me lo aspettavo. Avrei voluto farlo incazzare, invece il mio tentativo era fallito. Arthur avrebbe dato in escandescenze. 《Un giorno ho visto il tuo progetto per la campagna Nestlé. C'era la tua firma, che poi Arthur ha cancellato spacciandola per sua. - Mi manca il respiro. - E so che ogni progetto impeccabile era stato realizzato dalla tua splendida testa. Ecco perché ti voglio alla Scott Advertising. Perché ti voglio al mio fianco. Perché so che saremmo perfetti e imbattibili.》Ha lo sguardo serio e ho apprezzato anche che non ha fatto nessun riferimento alla mia battuta infelice di prima. Sono così sopraffatta da ciò che ha detto, è stato così inaspettato che... bevo un sorso. 《Delle volte cercava il mio aiuto.》Ammetto piano. 《Togli delle volte e mettici sempre.》Dice convinto. Lo guardo accigliata. Perché ce l'ha così tanto con lui? Non faccio in tempo a replicare. 《Pensaci. - Mormora con quella voce calda e roca. - Questo non ti farà male.》 Dice infine riferendosi al poco vino rimasto nel calice, e muovendosi verso l'uscita. 《A presto.》Mi saluta ammiccando e lasciandomi turbata. L'osservo uscire ed è come se sentissi un senso di vuoto. Mi giro verso il lavello e svuoto il calice.
Buongiorno sognatori, si conclude così il Pdv di Tinkerbell. Spero che questa prima parte del romanzo vi sia piaciuta. Domani ci sarà il Pdv di Carter siete curiosi? Per favore fatemi sapere le vostre impressioni di questa prima parte del romanzo. E soprattutto se vi appassiona. Grazie a tutti voi che lasciate un voto e che mi leggete con affetto.🤍 Mary💕
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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...