Carter. Capitolo 22

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Un pò prima di arrivare vediamo delle bancarelle natalizie. 《I mercatini di Natale! - Esclama entusiasta. - Già li hanno montati.》《Bè siamo vicini a Dicembre.》《Che meraviglia.》Mormora e io sorrido. Dopo due ore arriviamo al cottage immerso nel verde, ci slacciamo le cinture e vedo che Azzurra non si è ancora svegliata. 《Dovrebbero venire a consegnarci la spesa tra qualche ora.》Ride. 《Davvero? Pensavo avremmo mangiato fuori.》《Non ci penso neanche. Vi voglio solo per me.》Non riesco a frenare la lingua e vedo lei con gli occhi strabuzzati dalla sorpresa. Scendiamo e la vedo un pò strana. 《Dobbiamo svegliare Azzurra.》Le ricordo. 《Sì.》Apre lo sportello passeggeri e io il bagagliaio. 《Azzurra? Amore siamo arrivati.》《Uhm...》Si lamenta un pò. Io raggiungo il vialetto in pietra costeggiato dall'erbetta, poso i bagagli a terra e apro la porta in legno. Appena entro sento la puzza di rinchiuso, così mi affretto ad aprire le imposte. 《Woow! Che bello qui!》Sento le urla entusiaste di Azzurra, è già entrata, mentre io apro quelle del salone. 《Oh mamma! C'è il pianoforte anche qui! Era di papà?》Mi chiede. 《No tesoro, è mio.》Mi sorride compiaciuta. 《Posso suonarlo?》Sorrido. 《Ma certo.》La bacio. 《Non mi hai salutato per come si deve stamattina.》Le dico abbracciandola e mordicchiandole il collo scherzosamente. Ride felice e poi mi abbraccia e mi bacia entrambe le guance. 《Ti voglio un mondo di bene.》Mi si allarga il cuore. 《Anch'io tesoro mio.》Poi mi accorgo che Tinkerbell non è ancora entrata. È ancora fuori? Immagino che non è facile, quindi devo andare a vedere che le succede, ma preferisco che Azzurra stia qui. Tolgo il lenzuolo dal pianoforte. 《Allora, inizia a suonare Nocturne l'opera 9 numero 2. Io vado a prendere le altre cose, ma ti sento.》《Okay.》Si siede e alza lo sportello che copre i tasti, mentre vado fuori. Esco e la vedo dove l'ho lasciata, è di spalle, sono preoccupato e mi avvicino. Nel farlo vedo che è scossa e subito la volto, la trovo in lacrime. 《Che succede? Non vuoi entrare perc...》《Mi manca mia madre. - Singhiozza e mi sento le lacrime. - L'ultima volta che sono stata qui...》《Shh...》La stringo forte e le accarezzo le morbide onde un pò mosse dal rigido vento autunnale. 《Ricordi cosa ti ho detto in macchina? Non permettere ai ricordi di rovinarti quest'altro che ricorderai felicemente.》《Mi trovo qui. È inevitabile che la ricordi. È stata la nostra ultima estate insieme.》Stringo con dolore le mascelle, ma le lacrime mi scendono ugualmente, la bacio sulla fronte e poi sulla guancia, poi le prendo il viso tra le mani. 《Lo so tesoro. Lo so. Ma non voglio vederti in questo stato. Pensa ad Azzurra.》Mi guarda triste, deglutisce e cerca di smettere di piangere. 《A volte la sua mancanza mi toglie il respiro.》Dice a forza, tenendo a bada le lacrime e io sto per spezzarmi una mascella a furia di stringere i denti, ma tanto le lacrime escono uguale. 《Hai fatto di tutto per lei, ti amava, ricordo ancora il giorno che vi accompagnai per la chemio. Era così orgogliosa. Sei stata la sua roccia.》Improvvisamente mi stringe forte, nascondendo il suo viso sul mio petto e continua a sfogarsi. Decido di stare zitto e di stringerla più forte a me. Non avevo considerato questo aspetto, quando ho deciso di portarla qui. 《Vuoi che ti porto lì? A casa tua?》《Non è più mia.》Dice tremante. 《Cosa?》Lei alza il volto arrossato. 《L'ho venduta molti anni fa. Non ce la facevo con le spese. Dovevo pagare anche il feretro...》Sono molto scosso. Non so che dire. 《Mamma?! Che succede?!》Urla Azzurra fuori dalla porta. Cazzo! La vedo raggiungerci di corsa e non so cosa inventarmi, tengo ancora tra le braccia Tinkerbell e lei ha ancora il volto sconvolto. Ci guarda allarmata aspettandosi delle risposte, poi Tinkerbell si scioglie dal mio abbraccio e si china verso di lei, mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 《Sono triste perché qui mi ricorda nonna Sophie, e sento la sua mancanza.》Azzurra le circonda il collo in un abbraccio e sono molto commosso. Le amo sopra ogni cosa. 《Non essere triste mamma, ci sono io con te.》Mi volto un attimo e deglutisco difficilmente, mentre una lacrima scende ancora. Poi mi asciugo e mi volto verso di loro. 《Basta. Adesso entriamo che qui si congela e più tardi vi porto ai mercatini di Natale.》Azzurra inizia a saltellare. 《Siii! Urrà!》Tinkerbell si asciuga gli occhi e mi fa un sorriso meraviglioso.
Quando entriamo, Azzurra va di nuovo a sedersi di fronte al pianoforte, io entro il resto dei bagagli e quando chiudo la porta mi avvicino alla soglia del salone, dove è rimasta ferma Tinkerbell. Qui capisco subito cosa la blocca. Fissa il tappeto. 《Non lo avevi buttato?》Mormora piano, in modo da non farsi sentire da Azzurra. 《Esistono le ottime lavanderie. - Mi fissa con sguardo impercettibile. - E poi sono un uomo che tiene alle cose che mi stanno a cuore. Non me ne disfo, anche se possono fare male.》E siamo di nuovo occhi dentro occhi. Comprendo la sua emozione, è palpabile. 《Io... devo... ho bisogno... vado in bagno.》E scappa. Questo weekend metterà a dura prova le sue emozioni. È sempre la ragazza dolce e sensibile di un tempo. La mia anima bianca. Dopo un pò che non scende inizio a preoccuparmi e mentre Azzurra suona, salgo le scale in legno che portano alla zona notte e al bagno.

Buongiorno sognatori💕 così si conclude il primo capitolo di Carter.
A quanto ho capito avete gradito molto e la cosa mi fa piacere 🥰🥰 Quindi dal prossimo capitolo si ritornerà a Tinkerbell. Pronte a conoscere i suoi pensieri? Grazie mille a tutte voi che commentate e lasciate un voto🤍
Se vi va, fatemi sapere le vostre impressioni su questo primo capitolo di Carter. Buona giornata💋

𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼‍♀️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora