Ho messo io a letto Azzurra stasera. Non è stato facile farla addormentare, era troppo felice. Ma alla fine ci sono riuscito. Quando entro in camera trovo Bell di spalle, di fronte il comò che toglie i gioielli, porta solo la biancheria di pizzo verde scuro, le autoreggenti e... non ci credo. Ha cambiato le scarpe. Ha indossato le Jimmy Choo nude. Sento il sangue incendiarsi. 《Qualcosa mi dice che mi stavi aspettando.》Dico roco. Volta verso di me il volto, il suo bellissimo profilo, il piccolo naso con qualche lentiggine. Si limita a sorridere appena in modo birichino, poi si volta nuovamente, riflettendo la sua immagine sul grande specchio sopra il comò. Mi avvicino lentamente, i nostri respiri rompono il silenzio elettrico che c'è nella stanza. Poso le mani sul suo lungo collo nudo, lo accarezzo delicatamente, poi trovo l'aggancio nella collana e lo apro per sfilargliela. 《Chi te l'ha regalata?》La mia voce è bassa, profonda. Bell prende un respiro, intanto che prende la collana con il ciondolo tra le mani. Solleva il viso e mi guarda attraverso lo specchio. Ho i capelli in disordine, gli occhi fumosi e il colletto della camicia aperta lascia intravede il rossore del mio petto. Sento molto caldo. Immagino che l'attraggo molto così "stropicciato" come ha detto lei, perché ha già gli occhi scuri e fatica a respirare regolarmente. 《Richard.》Risponde infine, fissandomi con molta attenzione. 《Mio padre?》Mormoro sbalordito. Annuisce abbassando il capo, per guardare la collana che tiene in mano. 《Sì. È un dono molto importante per me. Ora.》Aggiunge alla fine rimarcando sul quell'ora. Aggrotto la fronte cercando di capire perché mio padre le ha regalato un ciondolo così importante. Un rubino. Un dono che solo un amante può fare. 《Spiegati meglio.》Voglio capire. Ora, ne ho tutto il diritto. Non che prima non ne avessi, ma stasera indosso l'anello di fidanzamento, non è semplicemente un oggetto, ha il suo valore. Prende un altro respiro profondo e torna a guardarmi dal riflesso dello specchio. 《Dopo che è nata Azzurra...》Chiude un attimo gli occhi e si morde il labbro, poi li riapre e mi fissa senza batter ciglio. 《Un pomeriggio, in assenza di Arthur è venuto per Azzurra e... mi ha portato questa.》Solleva la mano dove tiene la collana. Mi faccio sempre più attento. 《Mi ha detto che questa collana era da parte tua.》Sbatto le palpebre ripetutamente. 《Cosa? Non riesco a capire. Io non ho mai acquistato questa collana.》Sorride tristemente abbassando il volto sul ciondolo. 《Lo so. Mi ha detto che lo ha comprato lui per te.》Sono sempre più stranito. 《Ma a titolo di cosa?》Solleva il volto, serio. 《Mi ha detto che visto che non ti era permesso di avvicinarti a me e alla tua nipotina, non potevi fare il regalo. Ma che questo è sicuramente ciò che mi avresti regalato per la nascita della tua nipotina. Me lo ha consegnato lo stesso giorno che mi ha dato l'acqua marina.》Sono totalmente sconvolto. Quel giorno, lo stesso che mi ha portato in gioielleria per scegliere il regalo ad Azzurra... No. Non ci credo! 《Non volevo accettare. Ma Richard ha detto che per lui era troppo importante. Che al momento giusto avrei capito meglio il senso di questo dono, e non me la sono sentita di dargli un dispiacere.》Si volta e i nostri volti ora sono vicini. 《Non l'ho mai messa. Stasera è stata la prima volta.》《Com'è possibile? Era nel tuo portagioie.》Rivelo come uno stupido. Sul suo volto compare un sorriso. 《Bisogna avere fiducia, eh?》Faccio la smorfia di uno colpevole, ma sono ancora stonato dalla vicenda. 《Comunque lo tenevo lì perché... in realtà i motivi erano diversi, tipo: che tipo di uomo potrebbe mai regalarmi un gioiello così bello e prezioso? Arthur mi ha regalato molti gioielli, ma nessuno che si avvicina ad una tale meraviglia.》Non riesco più a deglutire. 《Ricordo appena, che prima di uscire dalla gioielleria, mi sono fermato a guardare una vetrina.》I suoi occhi si allargano. 《Era un ciondolo molto particolare, importante. Sì, c'era un rubino. Mi ha colpito perché... ti ho pensata subito. Avrei voluto regalartelo. Credo che la ragione sia ovvia.》Inspiro profondamente, perché è difficile ricordare i particolari di quel giorno. Ma ora tutto sembra riapparire in modo così limpido. 《Si è avvicinato a me e mi ha chiesto a chi volessi fare un regalo simile. - Sorrido con il magone. - Il bello è che non gliel'ho detto. Ma evidentemente lui lo sapeva. Lo ha sempre saputo.》Deglutisco faticosamente, stringendo i denti. 《Tuo padre era un uomo meraviglioso. Avevate moltissimo in comune.》Sono molto emozionato, non mi aspettavo niente del genere. 《Era un uomo molto intelligente.》Riesco a dire. 《Proprio come te.》Conclude. Ci guardiamo a lungo, poi ci sorridiamo e sento come se fossi molto più leggero. 《E io che mi dannavo sul chi potesse essere il tizio così possessivo e influente.》《Tu.》Scoppia a ridere. 《Non è esattamente così, ma... lo è. Non posso credere che mio padre...》Mi passo una mano sul viso e tra i capelli. 《Ormai hai compreso che in realtà lui ti amava molto.》Sì.
STAI LEGGENDO
𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...