Tinkerbell. Capitolo 80

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《Dio Carter! Questa posizione va benedetta e anche tu.》Ride caldo e lo guardo affascinata, completamente innamorata. 《Ho avuto una serie infinita di orgasmi, uno più potente dell'altro e avresti potuto continuare a tenerlo lì senza muoverti che mi dava piacere comunque.》Mi guarda soddisfatto e gli accarezzo i capelli bagnati. 《Non puoi immaginare il piacere che provo nel darti piacere. È profondo. Per me è importante che tu goda del piacere che ti do. Non riuscirei a venire altrimenti.》Sorrido felice. 《Mi porti in paradiso tutte le volte.》Ecco che mi fa il suo sorriso speciale, quello unicamente mio. 《Lo farò per sempre amore mio.》Mormora roco. Affondo il viso sul suo petto, lo annuso e inizio a baciarlo. Lo sento ridere piano. 《Immagino che ti è mancato.》Sussurra baciandomi i capelli. Sorrido e lo mordo succhiandolo. 《Ammetto che mancava anche a me.》Continua. 《Ti piace davvero? Perché se ti dà fastidio non lo faccio più.》Esclamo seria. 《Io non dico le bugie Bell. Se dico una cosa è quella, non c'è un retro pensiero.》Anche il suo tono è serio. 《Lasciati andare, non prendertela sempre. Lo sai che sono ironico e mi piace scherzare.》Aggiunge infine con dolcezza. Mi sollevo e lo guardo attenta, è rilassato, con gli occhi cerchiati e un pò mi ferisce il fatto che mi trovi un pò rigida. 《So che sei un uomo importante e magari può darti fastidio se possono comparire dei segni...》Sogghigna. 《Onestamente non me ne frega un cazzo se vedono i morsi che mi lascia addosso la mia futura moglie. Non devo giustificarmi con nessuno, solo con te.》Alzo un sopracciglio e sorrido compiaciuta. 《A proposito, - aggrotta la fronte, - ogni anno prima delle feste natalizie do un ricevimento aziendale per fare gli auguri ai dipendenti e siccome cade come tutti gli anni il ventidue, Sara organizza qualcosa per farmi gli auguri. E sono contento che quest'anno sarai al mio fianco.》Si sporge per baciarmi e mi avvicino così che le nostre labbra si uniscono sensualmente. 《Ti vuole molto bene Sara. Almeno lei si è uccupata di organizzarti qualcosa per il tuo compleanno.》Ammetto di sentire un pò di gelosia, anche se immotivata. 《La cosa non mi fa fare i salti di gioia.》Confida con una smorfia. Riprendo a giocare con i peli del suo petto. 《Invece è bello e quest'anno ci sarò io a festeggiarti, insieme ad Azzurra.》E a nostro figlio, vorrei aggiungere. Inizia ad accarezzarmi l'orecchio, fino al collo. 《Ed è solo questa la cosa che mi rende felice.》Gli sorrido. 《E se una mattina ti svegli e ti rendi conto che quello che hai provato per me è stata solo un ossessione legata al passato e poi ti ritrovi con una donna che non ti soddisfa e per lei hai rinunciato alla tua libertà? Cosa succederà? Mi odierai? Chiederai il divorzio?》Sento la mia voce sussurrare preoccupata, lui ha smesso di accarezzarmi e vedo i suoi occhi fuori dalle orbite che mi rimproverano imponenti. Mi duole subito lo stomaco e prende a battermi furiosamente il cuore. Non mi parla, non spiccica una sillaba, mi tiene inchiodata con gli occhi come due lame affilate. Tremo e inizio a comprendere perché è un uomo potente, a lui non serve parlare per comunicare, basta uno sguardo. Mi rendo conto con terrore che se non dico qualcosa lui non smetterà di guardarmi in questo modo. 《L'ho detto solo per... perché voglio che tu sia sicuro...》La voce è sempre più debole e mi sento una stupida perché ora si acciglia e serra le mascelle. Sto complicando tutto e m'intimorisce. Mi innervosisco, lui diventerà mio marito e il padre di nostro figlio, quindi non devo farmi intimorire. 《Vuoi parlare o no?!》Esclamo sollevandomi. 《Quello che hai detto è offensivo. Soprattutto dopo la proposta che ti ho fatto.》Cazzo! 《Mi rendo conto che però è colpa mia. - Mi acciglio non capendo. - Evidentemente non sono ancora riuscito a farti capire quanto sei importante per me. Non sono stato bravo. Ma ti prometto che te lo farò capire ancora di più.》Faccio di no con la testa. 《No, è chiarissimo. Ho solo timore che tu alla lunga ti rendi conto che non sono...》Mi metto a piangere e mi copro gli occhi con le mani, oddio! Gli ormoni! Mi prende le mani e me le toglie, guardandomi serio. 《Bell. Amore mio, io ti amo anche più di me stesso. E non si tratta di una fissazione nel voler rivivere il passato, non è stato un amore estivo. Tu, mi sei entrata dentro. Ho sofferto perché quello che ho sentito con te, io non l'ho mai sentito per nessuna. Mai.》Ora i suoi occhi sono traboccanti d'amore. 《Quelle libertà mi ricordavano ogni singolo giorno quanto avevo perso. Quando sei rientrata nella mia vita, tutto quello che ho provato anni fa con te, non è minimamente paragonabile alla gioia immensa che mi stai regalando ogni giorno. Mi rendi un uomo completo e amo follemente la nostra intimità. Siamo entrambi molto esigenti e passionali. E per me non è contemplabile l'idea di divorzio, e il solo pensiero che tu non mi soddisfi mi fa ridere.》Mi fissa grave per un attimo e mi sento mortificata. 《Io sono un uomo che sa quello che vuole. E tu sei la scelta della mia vita e non un opzione. Spero di essere stato esaustivo.》Annuisco mordendomi il labbro superiore. 《Sei sicuro di volermi al tuo fianco per il ricevimento?》Sbatte le palpebre accigliandosi. 《Bell, ma che cazzo dici? Diventerai mia moglie, è logico e normale che tu sia al mio fianco, ma non solo in questo ricevimento, ma mi accompagnerai a dei convegni, congressi, cene di lavoro. Tu sarai sempre al mio fianco, perché è questo il tuo posto. Con me.》Convegni? Congressi? Oh cazzo! Cene di lavoro? Inizio a tremare e vedo che mi scruta attento. 《Non sono abituata a queste cose.》Fa un mezzo sorriso scuotendo il capo. 《Arthur non ne era in grado. Sono sempre stato io ad occuparmi dei pezzi grossi.》Pezzi grossi? Mi fa sorridere visto che lui è uno di loro. 《Di contrattare, di monitorare ogni strategia di marketing, campagne promozionali, identificare i potenziali mercati concorrenti, definire il pubblico di destinazione al quale verrà venduto un prodotto o servizio, seguire gli effetti delle strategie di marketing applicate e molto altro. Sono cose che non impari sedendoti dietro ad una scrivania. Io ho studiato sodo per sapermi muovere in questo mondo e dirigerlo, è faticoso, ma lo amo.》Mi accarezza una guancia e mi guarda intensamente. 《E amo da morire te. Ecco perché dovrai essere sempre al mio fianco e non devi esserne intimorita per ciò che rappresento in società, perché tu ne sei all'altezza Bell. La campagna a scopo benefico su cui tu hai improntato un'idea, è geniale. È creativo. Ecco perché vorrei che lavorassi con me.》È così accalorato e mi inorgoglisce. 《Ho chiesto molte volte ad Arthur se avesse voluto appoggiarmi per questo progetto e lui non lo ha mai voluto fare.》Muove le mascelle con un'espressione irritata. 《Arthur aveva la sua quota grazie a me, non per merito. Non conosceva il suo lavoro, Megan ha lavorato per lui. Io so tutto quello che succede nelle mie aziende. Conosco ogni dipendente e anche se è mostruosamente assurdo, è così. Ho una buona memoria e conosco ogni tuo progetto redditizio, amore mio.》Il cuore prende a battermi furiosamente. 《Mi diceva che aveva bisogno di aiuto o tu lo avresti buttato fuori.》Ammetto sincera. Fa un altro mezzo sorriso beffardo. 《Non lo avrei mai buttato fuori, quell'incapace non avrebbe dovuto neanche varcare la soglia dell'Advertising Scott. E non lo meritava.》

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