Il pomeriggio prosegue tra campagne, problemi di matematica, contratti e Italiano. Sto rivedendo un progetto per una campagna pubblicitaria, ma non sono soddisfatto e cerco di capire cosa non va, mentre Azzurra sta ripassando la sua lezione d'inglese. Sono contento che mi ascolta attentamente come anni fa, riesce a cogliere ogni mia spiegazione, forse è solo perché sono io a spiegarle le lezioni, non credo che Clara non sia ferrata. Quando fa il suo ingresso Megan. È sempre fasciata in uno dei suoi striminziti tubini, e i suoi inseparabili tacchi vertiginosi. Vedo il sorriso morirle sulle labbra, quando vede mia nipote al mio fianco che studia. Le faccio un saluto silenzioso perché non voglio distrarre Azzurra, ma vedo la sua testolina sollevarsi e fissare Megan con aria annoiata. Non le è mai stata simpatica. 《Ciao. Sei Azzurra?》Tenta un approccio. 《Sì.》Risponde secca, per poi riportare l'attenzione sul libro. Vedo Megan fare una smorfia. 《Non avevo capito che ti prendessi cura di lei ora.》Ha un tono un pò fastidioso e alzo le sopracciglia. 《È mia nipote. Sono felice di farlo.》Vedo Azzurra guardarci di sottecchi e Megan fare un sorriso forzato. 《Ma certo, so quanto le hai sempre voluto bene. Solo non avevo capito che tu e Tinkerbell avete avuto un contatto.》Storco un pò le labbra. 《Tinkerbell è stata l'ospite d'onore al ricevimento che ho dato giorni fa. Ha accettato il mio invito e...》Vedo i suoi occhi farsi più attenti. 《E niente, stiamo cercando di essere una famiglia.》Abbassa lo sguardo come se l'avessi colpita, e immagino la gelosia cocente, ma deve capire che lei non ha un ruolo così importante nella mia vita, se non quello di collaboratrice e amica. 《Sono contenta per te.》Dice infine con un sorriso per niente convincente, poi guarda il progetto che ho davanti. 《Qualcosa non va?》《Non mi convince.》《Vuoi una mano? Magari stasera, ceniamo e ne parliamo con calma.》Vedo Azzurra sollevare la testa di scatto. 《Mio zio viene a casa mia più tardi.》Mi accorgo che il suo tono è agitato e capisco di aver innescato una miccia. Megan alza le sue sopracciglia e sbatte le ciglia finte ripetutamente. 《Scusa Carter, non sapevo fossi occupato con i tuoi doveri stasera.》《Megan. Stare con mia nipote non è un dovere. - L'avviso calmo, poi mi rivolgo a mia nipote. - Tesoro, stasera non sono stato invitato da tua madre e non mi sembra giusto approfittare troppo della sua benevolenza.》Si acciglia e so che ormai il treno nella sua testolina è partito già da ieri sera. Ecco perché devo recuperare la situazione, prima che esploda del tutto. Dio solo sa quanto mi piacerebbe stasera cenare ancora insieme. Si alza dalla sedia con aria offesa e mi mortifico. 《Dove vai Azzurra?》《In bagno.》Mi volta le spalle e va nel mio bagno personale. Mi sento di pessimo umore e mi volto con il volto contratto verso Megan. 《Evita di fare certi discorsi di fronte mia nipote, se non vuoi farmi incazzare. Per me è importante.》Si raddrizza e alza un sopracciglio. 《Come vuoi, anche se mi sembra un tantino possessiva. Faresti bene a metterla in riga come Arthur o uno di questi giorni ti farà impazzire.》Arthur? Mi viene da ridere. Arthur non aveva mai pensato ad Azzurra. Non sapeva fare un cazzo di suo, figuriamoci saper fare il padre. La fisso accigliato. 《Megan non esagerare. Bada a come parli di Azzurra. Per me non è solo mia nipote. Lei può essere tutto ciò che vuole con me. Spero di non dovermi ripetere.》Annuisce respirando rumorosamente dal naso. 《Okay. Allora ci vediamo più tardi?》Insiste. 《No. Preferisco risolvere il tutto per conto mio. Ho bisogno di stare da solo.》Stringe le labbra rosate verso l'interno, incassando il rifiuto. 《Come desideri.》Si avvicina e mi dà un bacio sulla guancia, e poi mi fa una carezza. 《Scusami. Non succederà più. - Mormora stucchevole. - Riguardati.》Ed esce ancheggiando. Quando è fuori butto fuori l'aria finora trattenuta. Mi alzo di scatto e busso alla porta del bagno. 《Azzurra? Posso entrare?》Non mi risponde, così apro e la vedo seduta sul wc con le gambine portate sul petto e la testa appoggiata su di esse. Mi avvicino subito e le alzo la testa, non piange, ma non è felice. 《Tesoro, non prenderla così. In questo modo potrei solo infastidire tua madre, con la mia continua presenza.》《Non è vero! - Alza la voce nervosa e la cosa mi preoccupa. - Lei è sempre da sola e ieri sera era felice. Perché tu eri con noi!》Prendo un profondo respiro e mi sento in difficoltà. 《Azzurra, ascoltami. Tua madre ha bisogno di metabolizzare un pò di cose e poi questo weekend staremo insieme ininterrottamente. Cerca di capire. Io non vado da nessuna parte.》Mi guarda come quasi alle lacrime. 《Non voglio che ti sposi con quella e ci fai un figlio. Non mi sopporta e ti allontanerà da me!》Mi acciglio. 《Azzurra, nessuno ha il potere di allontanarmi da te. Non pensarlo minimamente. E ho già avvisato Megan della cosa. Tu per me sei mia figlia e te lo ripeterò all'infinito.》Di colpo mi abbraccia e mi tiene stretto per il collo. La prendo in braccio e la tengo stretta e spero che questo weekend mi dia le risposte che cerco in modo da tranquillizzare Azzurra. Ma sono sicuro che Tinkerbell pensa ancora a quel maledetto sotto terra, quindi devo andarci piano.
In macchina Azzurra non è vivace come al solito, e so che dipende dal fatto che non resto da loro stasera, ma davvero non voglio esasperare Tinkerbell, e poi magari così mi penserà non avendomi attorno. Quando siamo arrivati scende subito dalla macchina e un pò mi fa rimanere male, non voglio che si sia spaccato qualcosa. Prendo lo zainetto dal bagagliaio e vedo Tinkerbell abbracciare Azzurra, capisco che le è mancata. Mi faccio vicino e vedo che ha i capelli sollevati in una crocchia morbida, il sotto di una tuta informe, una canottiera e finalmente mi accorgo che il tutto è di un grigio scuro e non nero. È stupenda. Sembra felice di vedermi e sento il cuore prendere a battere. 《Ciao Carter.》Mi saluta per nome e mi sento come riscaldare internamente. 《Ciao Tinki. Ti trovo bene.》Non posso evitare di dirle. 《Grazie.》Tiene ancora tra le braccia Azzurra, che vedo mi studia. 《Ho fatto un bel bagno. Grazie per esserti occupato di lei.》Ha le guance e le orecchie rosse e la trovo molto attraente. Capisco che forse non le capitava di rilissarsi da tempo e io con l'essermi occupato di Azzurra, le ho dato del tempo per lei. Ne sono contento. 《Lo farò ogni giorno.》Dico serio. Tinkerbell sorride e anche io mi ritrovo a farlo. 《Dai entra, non stare con lo zaino in mano. Ho detto a Clara di cucinare il Roast beef.》Sento un sospiro uscirmi dal petto, insieme al sorriso più bello che riservo solo a lei. 《Ho già l'acquolina in bocca.》Mormoro caldo. Azzurra mi fa un sorrisone che ha spazzato via tutto ciò che è successo prima e saltella urlando verso l'entrata. Avevo timore nel restare a cena da loro, perché non vorrei mai mettere sotto pressione Tinkerbell, invece stasera ha un'aria diversa, sia nell'aspetto rilassato, che nei miei confronti. Forse qualcosa si sta muovendo. Ne sono immensamente felice.
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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...