Tinkerbell. Capitolo 48

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Ho il cervello completamente in un'altra galassia. Carter è un uomo molto conturbante e magnetico. Chiamarlo amore mio è stata una sensazione bellissima perché me lo fa sentire completamente mio. Tengo la sua cravatta blu tra le mani, lisciandola, è di seta ed è impregnata del suo profumo. Carter guarda fisso la strada con attenzione, sfrecciando a velocità tra le strade di periferia che ci stanno riportando a Long Island. Mi ha dato un piacere così profondo, intenso... che risale a quella notte con lui, ma onestamente l'ho trovato molto più intenso. È molto bravo, soprattutto perché sta guidando. A quante ha dato lo stesso piacere? Mi rabbuio per una frazione di secondi, poi scaccio subito via quel pensiero molesto. Al ristorante ho visto la gelosia di Carter. Qualcosa di molto forte, sembra che lui la tenga molto sotto controllo. Capisco che ha una visione dell'amore tutta sua. È indubbiamente passionale, carnale, ma non tollera interferenze o mostrare la sua debolezza sotto quell'aspetto, lo trovo molto tenero. Ma forse non gli ho fatto capire per come si deve che l'attrazione che nutro nei suoi confronti non conosce rivali. Ho capito che i suoi sentimenti sono puri e profondi, tanto di averlo visto tremare quando stava contenendo la sua gelosia, mentre quel tizio stava spudoratamente flirtando con me. 《Siamo quasi arrivati amore mio.》Mormora roco e lanciandomi un'occhiata vivace che gli fa brillare il grigio dei suoi occhi spettacolari. Nessuno può competere con i suoi occhi, nonostante il colore li possa accomunare. I suoi sono profondi, dolci e hanno quel filo di furbizia che me lo fanno desiderare maggiormente. Mi perdo nel suo profilo perfetto, quei capelli mossi e scarmigliati di una perfezione incomparabile e da tirare in ogni momento della giornata. La fronte corrugata, gli angoli degli occhi segnati dal tempo, il naso piccolo e appuntito e le piccole labbra nascoste dalla sua barba perfetta. Quando ci siamo baciati il pizzicore mi ha procurato dei dolci spasmi nell'intimo. 《Cosa stai sognando amore mio?》Sorride scaltro con uno sguardo che ha già capito il filo dei miei pensieri. Sorrido sempre più innamorata, venendo investita da mille bellissime emozioni dal cuore, stomaco e intimo. Amo l'effetto che mi fa. 《Quanto ti trovo conturbante.》Muove le labbra sporgendole in fuori con gratificazione. 《Così ti provoco inquietudini profonde e contrastanti?》Adoro il timbro caldo e roco della sua voce maschia. 《E tante altre cose pericolose.》Ride con emozione e mi sento riscaldare, è un uomo molto rassicurante e allo stesso tempo pericoloso. Billie Eilish canta Idontwannabeyouanymore e mi perdo completamente. Il desiderio che ho sempre nutrito nei suoi confronti è qualcosa d'intenso e peccaminoso. Quando avevo sedici anni non potevo permettermi il lusso di baciarlo in pubblico o altro. Invece stasera lui mi ha baciata in pubblico, tutti ci guardavano, ma ora nessuno avrebbe potuto dire che lui è più vecchio di me. Ora siamo solo una donna e un uomo. 《Mi è piaciuto quando mi hai baciato in pubblico. È stato il mio riscatto a distanza di anni.》Confesso timidamente. Si volta e mi penetra con uno sguardo intenso. 《Lo farò ancora amore mio.》Mi informa serio. Sorrido come se fossi ritornata ai miei sedici anni, ma lui... lui è magnifico adesso. È molto più affascinante e maturo. 《Stasera mi sento un adolescente, spensierata, felice e... innamorata.》Ride, mostrando i denti perfettamente bianchi. 《Ti prego non aggiungere niente d'importante mentre guido.》Rido e intuisco a cosa si riferisce. Poi mi accorgo che siamo arrivati nell'imponente villa illuminata, Carter apre il cancello con il telecomando e mi sorride come una promessa silenziosa. Ho paura. Inizio a tremare. Come mi devo muovere? Ho curato ogni piccolo dettaglio del mio corpo per essere presentabile, come la depilazione, ma non ho osato farlo anche nelle parti intime, non voglio che si nota la cicatrice. Respiro profondamente e molto piano, non voglio che se ne accorge. Ho timore di leggere sul suo bel viso la delusione sulle imperfezioni che ora ho sul corpo. Smagliature, cellulite. Chiudo gli occhi e respiro ancora. Spegne il motore ed esce facendo il giro per venire ad aprirmi. Deglutisco faticosamente, del resto gli ho dato il mio consenso, quindi ora non posso comportarmi come una bambina, ma lo stomaco mi duole per la tensione. Esco nel modo più sensuale che riesco, mentre lui chiude lo sportello e poggia la mano calda sui miei reni. Oh signore... mi sento attraversata da una corrente potente e la sua mano calda brucia sul tessuto dei miei vestiti. Ho il cuore in gola e non so proprio come calmarmi. 《Rilassati amore mio. Non sei sotto esame. Ti amo così come sei. Incantevole.》Ha letto le mie paure, saliamo i gradini e sento che devo confessargli le mie paure o non riuscirò a rilassarmi. Si stacca per inserire la chiave nella serratura e mi lascia entrare. Quando accende le luci, riconosco quella luminosità soffusa e rossiccia. Gli inferi. Mi rivedo la sera che sono stata qui, con tutta quella gente dagli atteggiamenti lascivi e lui. Rivedo esattamente il punto dove l'ho visto, vicino al pianoforte. La sala è enorme e ben arredata con colori caldi e sensuali, come l'oro, il rosso, il marrone di diverse sfumature. Mobili moderni e molto minimal. In un lato c'è un'ampia scalinata in marmo che porta forse alla zona notte. 《Ti piace?》Sussurra caldo vicino al mio orecchio e rabbrividisco piacevolmente. 《Sembra un boudoir.》Ammetto ridendo imbarazzata. Mi lancia un'occhiata di finto ammonimento con un sorrisetto bastardo. 《Allora possiamo spogliarci.》Non riesco a deglutire e stringo tra le mani la sua cravatta. 《Niente nudi qui? Solo in corridoio?》Mi riferisco al lungo corridoio pieno di nudi femminili. Ride. 《Quelli che contano li ho in camera.》Come? I suoi occhi hanno uno strano luccichio. Pure in camera da letto? Bene, sarà fantastico mettersi nuda. I suoi occhi fissano le mie mani che stanno distruggendo la sua bella cravatta. 《Scusa.》Dico allungandogliela. 《Tranquilla, ne ho un'infinità. Tienila pure se ti aiuta.》Ha capito che non sono tranquilla. 《Sei sicura di voler stare qui con me? O vuoi che ti riporti a casa?》Leggo sul suo bellissimo volto la delusione. Ma io non voglio andare a casa. È esattamente qui che voglio stare. Con lui. 《No. È qui che voglio stare. Con te.》Si fa più vicino sorridendomi in modo bastardo, ricordandomi una iena pronta a banchettare. Mi sposta delicatamente da una parte una ciocca di capelli che mi ricadeva su una spalla. 《Non dobbiamo per forza fare quello che pensi. Voglio che siamo in due a fare l'amore.》La sua voce roca mi fa bagnare di nuovo. 《Voglio che lo desideri da star male, almeno quanto me.》Un incendio è appena esploso dentro di me. 《Ti desidero già da star male.》Un altro sorriso spudorato e poi si avventa sulle mie labbra.

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