Carter. Capitolo 149

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Finalmente siamo in auto, diretti a casa. Azzurra è sdraita a dormire, domani niente scuola per lei e anche noi salteremo il lavoro. Devo parlare con il mio avvocato e Carl. Sbadiglio distrutto. 《Vuoi che guido io? Sei sfinito.》È seriamente preoccupata, le sorrido. 《No. Riposati.》Improvvisamente si slaccia la cintura. 《Smonta.》Apre lo sportello ed esce. Sono interdetto da questa presa di posizione, mi apre lo sportello e mi fissa con le sopracciglia inarcate. 《Sei ancora lì? Forza, smonta.》Le sorrido e slaccio la cintura, cedendole il mio posto. Mi riaccomodo al suo fianco e la vedo che sistema gli specchietti e la poltrona. Poggio la testa e sospiro, la fisso ancora più innamorato e orgoglioso. 《Stai attenta Mrs Scott. Io non dormo, ti tengo d'occhio.》Le dico serio. Mi sorride e mi fa l'occhiolino con aria sexy, le guardo le Jimmy Choo premere sull'acceleratore e sospiro tirando le redini. Sorride fissando la strada. Ha capito la situazione. Rido piano e ride anche lei. È strano. Fino a pochi minuti fa ero nervoso e ora mi ritrovo a ridere e a frenare i miei impulsi. Abbiamo un'ottima complicità, è bellissimo. 《Non serve parlare vero?》Chiedo in un sussurro roco. 《No. Tra noi le parole sono un optional.》Conferma con voce calda, rauca. Mi muovo irrequieto, mi sta eccitando oltremisura. 《Stai calmo.》Sussurra ridendo. Faccio il mio ghigno. 《Ne riparliamo a casa mio dolce cuore.》Ride in modo morbido, suadente e sospiro ancora una volta inumidendomi con la lingua il labbro inferiore. 《Voi due siete qualcosa di forte.》La voce di Azzurra mi fa sobbalzare e mi volto. Lei si sporge in avanti e si affaccia tra noi appoggiandosi ai sedili. 《Non stavi dormendo?》La riprende dolcemente Bell. 《Non ho resistito. Mi piace sentirvi amoreggiare.》Scoppio a ridere, amo il suo spirito. 《Non stavamo amoreggiando.》Replica Bell un pò accigliata. 《Lo fate di continuo. Anche con gli occhi. Lo avete appena detto che non servono parole.》Bell mi butta un'occhiata complice. Sì, se n'è accorta anche lei. 《Azzurra non si ascoltano i discorsi dei grandi, di nascosto. Capito? Non è appropriato ed è irrispettoso.》La richiamo benevolo, è giusto che lo faccia, io e Bell non ci siamo spinti oltre, ma sarebbe potuto succedere e non va bene. Noto sulle labbra di Bell l'ombra di un sorriso orgoglioso. 《Io non stavo spiando. Non riuscivo a dormire e vi ho sentito.》Si giustifica in modo birichino. 《Azzurra.》La richiamo canzonatorio, fissandola con un'occhiata che non ammette repliche. 《Non devi farlo più o mi arrabbierò. E non mi piace arrabbiarmi con te. Siamo d'accordo?》Mi guarda imbronciata, ma su questo non transigo. 《Azzurra, rispondi a tuo padre.》La richiama sempre con dolcezza Bell. Lei guarda sua madre è subito le dà ascolto. 《Okay, non lo faccio più.》Dice con quell'aria da cane bastonato. Le catturo il piccolo mento tra l'indice e il pollice e le sorrido. 《Brava la mia bambina.》《Però mi piace come hai chiamato mamma!》Esclama entusiasta e ridendo. Che monella. Scuoto la testa, mentre Bell ride. 《Sei molto romantico ed è molto bello che vi capite con gli occhi. Non è da tutti.》Continua ripetendo tutto ciò che ha sentito e la richiamo con un'occhiatina sorridente, Azzurra ride e nonostante tutto mi fa battere il cuore vederla felice. 《È vero, tuo padre è un uomo molto romantico.》Conferma Bell con voce suadente. Cazzo! Forse sono troppo eccitato e quindi ogni sua parola o suono caldo della sua risata mi smuove gli ormoni. Devo controllarmi. 《Ieri sera io e Asla siamo state al cinema con Michael e quei due non hanno la vostra stessa...》Sospira e cerca di trovare le parole, comprendo che per una bambina della sua età è complicato spiegare certe situazioni, anzi trovo che è molto avanti per i suoi otto anni. 《Diciamo che quando sono con voi sento una strana energia. Non riesco a stare con voi nella stessa stanza, spesso.》Ecco. Lo ha spiegato benissimo per l'età che ha. C'è troppa tensione sessuale e lo percepisce anche lei. Vedo Bell fissare con attenzione la strada. Queste cose la mettono a disagio. Tocca a me. 《Vedi Azzurra, certe energie, come le chiami tu, non possono essere controllate. Esistono in modo naturale e inevitabile. Come il sole quando riscalda la terra. Secondo te il sole potrebbe mai splendere senza emanare calore? Non lo fa solo quando le nuvole lo coprono.》Mi ascolta rapita e scorgo Bell fissarmi con la coda dell'occhio. 《Per me e tua madre è così, e credimi che non vogliamo assolutamente che tu esca dalla stanza. Purtroppo non è una cosa che possiamo gestire.》Mi sorride. 《Ma è bellissimo invece!》Esclama allegra, sorrido e scorgo sorridere anche Bell. 《Comunque mi sono innamorata.》Che? Bell la guarda dallo specchietto retrovisore. 《Che hai detto?》Le chiede assottigliando gli occhi e guardandola dallo specchietto. 《Ho detto che mi sono innamorata.》Ribadisce con più energia. Le sorrido. 《Lo so che sono il tuo principe azzurro.》Sbatte le palpebre. 《No. Sicuramente tu sei il mio unico principe azzurro, ma sei il mio papà. Io parlo di Michael. - Michael? Ancora lui? - È lui che voglio. E quando sarò grande lo conquisterò!》Spalanco la bocca ed è come se mi avessero dato una martellata in testa. Sono decisamente sveglio ora. 《Azzurra! Ma che dici?》Bell è sconvolta quanto me, ma più che altro dalla sua determinazione, non dalla sua cottarella infantile. 《Voi due non potete parlare per quanto riguarda la differenza di età! Da voi non me lo aspetto!》Cristo! Rido a morte. 《Tesoro comprendi che qui la differenza è decisamente alta.》Le faccio capire. 《Io mi riferisco a quando sarò maggiorenne. E poi nella storia ci sono quelle principesse che sono promesse ad uomini più grandi che aspettano le loro future spose. A me piacciono gli uomini maturi!》Sono scioccato e guardo Bell, che è interdetta quanto me. 《È decisamente tua figlia.》Le comunico senza più ombra di dubbio. 《Tesoro Michael è grande e incontrerà una ragazza un giorno o l'altro, quindi capisco che hai una cotta, ma non fissarti perché sei ancora troppo piccola per avere una delusione amorosa. Okay? Finché si gioca va bene, ma non esageriamo.》Noto che Bell è particolarmente seria e Azzurra si acciglia. 《Gli ho detto che deve aspettarmi e lui mi ha promesso che lo farà!》Esclama nervosa contro sua madre. 《Cosa? Ma stava scherzando sicuramente, tesoro mio.》Cerco di farla ragionare con calma, perché la vedo nervosetta. Vedo che mi fissa e comprendo che ha inteso che infondo le ho detto la verità. Il suo visetto si fa dispiaciuto, quasi alle lacrime e per la prima volta vorrei menare Michael. 《Quando lo rivedo lo chiariremo.》Mi minaccia e si rannicchia sul sedile dandomi le spalle. Cazzo! Iniziamo bene. Bell trattiene una risata portandosi in dentro le labbra e io le mimo per non farmi sentire dalla piccola peste. "Due maschi. Assolutamente solo, ed esclusivamente, due maschi." E Bell scoppia a ridere. 《Non mi piace che mi hai appena dato le spalle signorinella!》Esclamo in tono paternale. 《E a me non piace che mi prendi in giro. Io sono innamorata di Michael e non mi prendi sul serio.》Bell apre la bocca per intervenire, ma io la blocco con una mano. 《Okay, vorrà dire che io e il mio futuro genero dovremmo fare due chiacchiere al più presto.》Ammicco a Bell che scuote la testa ridendo piano. Finalmente si rialza con il viso arrossato e sorridente e si sporge per darmi un bacio. 《Non ruggire troppo però.》Rido scuotendo la testa. Che monella.

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