《Ti chiedo scusa Bell, non volevo deridere tuo marito, perché è questo che rappresenta per te, è abbastanza ovvio.》Aggrotto la fronte e ho capito che sta usando un'altra tattica. Bell annuisce con un sorriso cortese. 《Venga con me, discutiamo del tipo di persona che può fare al caso suo.》Lo prende per il braccio la svampita, tirandolo verso la sua scrivania mentre lui sorride con una faccia da schiaffi, quando ci passa accanto, noto Bell fare una smorfia nauseata e sorrido interamente. Bravo il mio piccolino. Tienilo a debita distanza. Ci avviciniamo ad Asla che fa scendere Azzurra. 《Allora chiudi tu. Mi raccomando.》L'avvisa Bell e Asla annuisce sorridente, sembra una ragazza molto responsabile e solare. 《Tranquilla. Sai che di me ti puoi fidare. - Poi fa una smorfia disgustata. - Che viscido quello. Avete fatto bene a cantargliele. Spero che Thish si sbrighi a togliercelo di fronte.》《Mi sembra abbastanza presa.》La informo, voltandomi e notando che gli sbatte le ciglia finte in faccia. 《È la solita.》Mormora in un sospiro stanco Bell e subito comprendo che può essere distrutta e devo riportarla a casa. 《È un antipatico. Dovevate cacciarlo.》Mormora nervosa Azzurra, facendoci ridere discretamente. 《Sei la solita birichina.》La riprende Asla. 《Andiamo? Sarai distrutta.》Dico a Bell cingendola per la vita. Lei annuisce e si muove per prendere il cappotto e la borsa. 《Ah! Comunque qui, in passato, non ha chiamato nessuno ogni giorno chiedendo di Bell.》Mi comunica improvvisamente Asla, Bell gliene ha parlato, bene. 《Sicuro di aver composto il numero giusto?》Alzo un sopracciglio, come a dire: Secondo te? E poi mi volto verso la svampita, notando che George fissa Bell e facendomi fremere di rabbia. Torno a guardare Asla, mentre Azzurra mi stringe forte e comprendo che ha paura se posso fare del male a quel bastardo, rimettendoci. Così la prendo in braccio e si attacca a me. 《Non credo che sarebbe sfuggito neanche a lei.》Risponde alla mia muta domanda. 《Com'è possibile una cosa del genere?》Interviene Bell mentre indossa il cappotto e i guanti coloratissimi che le ho regalato, facendomi sorridere caldamente. 《Anche io sono stata qui, eppure nessuno ha chiesto di me.》《Non lo so, - rispondo assorto - ma una donna mi rispondeva tutti i santi giorni e mi diceva che tu eri fuori.》Azzurra mi stringe il collo e le bacio ripetutamente la guancia. Asla aggrotta la fronte. 《Questa cosa non mi piace.》《Neanche a me. - Interviene Bell. - Voglio andare a fondo alla questione.》《Vuoi richiedere i tabulati?》Le chiedo interessato. 《Perché no.》Mi risponde abbottonandosi il cappotto. 《Buona idea.》Appoggia Asla. 《Andiamo a casa? Sono stanca.》Si lamenta Azzurra nascondendosi sull'incavo del mio collo. 《Ehi signorina. - La richiama sorridente Asla. - Non ci vediamo da tempo e già vuoi andare via?》Non le risponde, mi stringe più forte e intuisco che è ancora turbata di perdermi. Le faccio un espressione di lasciar stare. 《Okay, come vuoi. Tieniti stretto il tuo papà.》Io e Bell sorridiamo. Sicuramente Asla conosce la sua figlioccia e ha parlato con Bell, per arrivare a dire un'affermazione simile. Azzurra la saluta con la manina e io e Bell ci incamminiamo verso l'uscita, mentre il bastardo ci fissa sorridente. 《A presto.》Ci saluta. Ci limitiamo ad un cenno del capo entrambi. Quando siamo fuori Bell esce dalla borsa le chiavi della macchina. 《Lascia stare. Sei stanca. Non puoi fare due ore di viaggio dietro il volante. La faremo portare a casa, me ne occupo io. Andiamo.》Con l'altra mano libera la prendo per la schiena e la tiro verso il mio abbraccio.
In macchina metto un pò di musica e più precisamente i Depeche Mode, il suo gruppo preferito. Dovrebbe ancora essere così, come Patrick Dempsey. Lo spero almeno. E quando le note di Freelove si propagano nell'abitacolo, in modo sensuale, elettrico... vedo che si raddrizza e mi guarda con un guizzo particolare negli occhi azzurri. Sì! È ancora il suo gruppo preferito. Le sorrido dolcemente e con un lampo che le chiarisce che non c'è niente che ho dimenticato di lei. Non smette di fissarmi con quel luccichio negli occhi, che mi dice che è felice che la conosco così profondamente e io sono appagato nel scoprire che anche lei è devota a tutto ciò che ama. 《Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.》Mormoro sorridente e Bell ne fa uno morbido e lento. 《E tutto quello che si trasforma, si trasforma in modo grandioso. C'è chi cambia, e chi rimane fedele a sé stesso in modo meraviglioso, riconfermando la propria confort zone.》Ci sorridiamo e faccio manovra, mentre lei allaccia la cintura Azzurra si affaccia tra di noi. 《Che vuoi dire?》Chiede curiosa. Le faccio un ghigno divertito. 《Semplicemente che la vita ci mette sempre di fronte a delle scelte e sta a noi decidere se cambiare o rimanere per come si è. Ed è bellissimo quando ci si riconferma, quando si riconosce la persona che ami, diventa tutto più forte.》Sorride maliziosa. 《Si vede che vi amate da morire, ma non mi piacciono i Depeche Mode.》 Bell ride. 《È una musica particolare Azzurra, può darsi che i tuoi gusti cambieranno con il passare degli anni e magari li apprezzerai anche tu.》《O continuerai ad amare fedelmente Billie.》Rido ammiccandole dallo specchietto retrovisore. Si riaccomoda sul sedile. Bell chiude gli occhi e si abbandona ascoltando la canzone che ho scelto per lei, e non è un caso. Le prendo la mano e l'accarezzo con mia. Riapre gli occhi e mi fissa attentamente. 《Questa canzone...》Sorrido appena. 《È tua.》Sorride in modo particolare. 《Io non voglio... sono monogama.》Alza il sopracciglio con fare allusivo e rido baciandole il palmo della mano. 《Lo so, amore libero è inteso per...》《L'ho capito.》M'interrompe subito con un ghigno sexy. E mi dispiace di non poter continuare a guardarla, perché devo stare attento alla strada di fronte a me. 《Prima di capodanno danno un concerto.》Mormoro osservandola furtivamente e noto che ha gli occhi spalancati. 《Davvero? Ma i biglietti saranno tutti esauriti a quest'ora.》 Scuoto le spalle.《Che problema c'è? Sono io che mi occupo di pubblicizzare la loro casa discografica e ogni loro evento. Quindi ho i biglietti regalati.》Molla la mia mano e se la porta alla bocca singhiozzando. Mi volto appena per costatare che è super emozionata e rossa in viso. 《Stai bene mamy?》Azzurra si riaffaccia. 《Oddio Carter! Dici sul serio?》Rido emozionato anche io. 《Certamente. Ti ci porto.》Le urla di gioia tra le lacrime mi fanno battere il cuore forte. Amo vederla così felice. 《Sei fantastico papi!》È contenta pure Azzurra. Guardo con amore Bell che ancora ha il viso incredulo. 《Non posso crederci. Andrò al concerto dei Depeche Mode.》Annuisco felice e poi scorgo che è assorta e scuote appena il capo. Che le prende? 《Ovviamente la nostra Azzurra resta con Clara.》La rassicuro. 《Ma quando sarò più grande mi porterai a vedere Billie eh.》Mi avvisa Azzurra, fortunatamente non fa i capricci, è abituata a non prendere parte a serate tra adulti, per lei è normale. Ma mi accorgo che Bell non è ancora serena e immediatamente capisco cosa l'affligge: la gravidanza. 《Guarda che io sono Carter Scott. Non solo ho i biglietti gratis, ma anche i posti vip. - Poi mi faccio più serio. - E con me sei al sicuro.》Colgo l'occhiata consapevole e la fisso per un attimo con un sorriso.
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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
Storie d'amoreAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...