Tinkerbell. Capitolo 177

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Accendo il mio mp4 e River di Bishop Briggs subito mi dà la giusta spinta per correre. Mi sono alzata presto stamattina, non è ancora sorto il sole. Ho lasciato Carter a letto che dormiva, sono riuscita a sgattaiolare senza farmi sentire, ho decisamente bisogno di scaricare l'energia negativa, da sola. Carter ha fatto mille telefonate e poi mi ha tenuta stretta tra le sue braccia tutta la notte, mi ha fatta stare bene, la sua protezione allontana ogni ombra oscura che si affaccia sulla mia mente. Ma dopo la sera scorsa, dentro di me qualcosa è cambiato. Corro a piccoli passi, cercando di non far accelerare troppo i battiti cardiaci, mentre cerco di inspirare lentamente aria pulita. Mi piace l'odore della terra e dell'erba bagnata dalla rugiada, è forte, primitivo e certi ricordi si imprimono nella mia mente facendomi socchiudere gli occhi e inspirare più profondamente. Panama... ora è solo un dolce ricordo lontano. I miei capelli fermati a coda si muovono piano nell'aria fresca di Dicembre. Nuvole di vapore escono dalla mia bocca semichiusa, ma il mio corpo non sente freddo per via della maternità e dal surriscaldamento del mio corpo per l'attività che sto facendo. Cerco sempre di stare attenta a non provocare situazioni spiacevoli, ma non ho potuto evitare di correre, ormai sono giorni che non lo faccio e ne ho decisamente bisogno. Ancora una volta sento quelle mani addosso e ringhio infastidita. Schifoso maniaco! Man Down di Rihanna mi carica maggiormente alla rabbia. Perfetto. Aumento l'andatura, devo scacciare via questi pensieri negativi dalla mia testa. Oggi devo stare lucida per registrare lo spot sull'AIRC. Ora sono una copywriter, Megan è fuori, io ho preso il suo posto. L'ho sempre meritato dopotutto, ho creato campagne per Arthur e Carter le ha sempre riconosciute. Solo non capisco il ruolo di Megan in tutto ciò. Perché una copywriter come lei ha permesso che i miei progetti sono potuti diventare successi? Forse infondo non è così brava. La mia vocina interiore si fa sentire e inizio a sentire i battiti aumentare. O tu lo sei di più. Continua. Tu hai la stessa capacità di Carter. Siete due facce della stessa medaglia. Carter... ha passato tutta la notte a tenermi stretta tra le sue braccia, a consolarmi. Avrebbe voluto essere lui a salvarmi dalle grinfie di quel maniaco. Come anni fa... Capisco che questa cosa lo logora, ma non ha colpa. Anche se sto cominciando a fare congetture sul perché quel maniaco ce l'abbia tanto con lui. Che razza di amicizia c'era con Arthur? Che scontro ha avuto con Carter? Cosa mi tiene nascosto Carter? Cosa ci può essere di così terribile da non poter essere rivelato tanto da procurarmi un aborto? Le mie gambe si muovono più velocemente, il respiro accelera. Non ti addentrare in questa selva oscura Bell! Carter te lo dirà al momento giusto! La mia vocina mi avverte, so che non devo pensarci o arriverò alla soluzione e questo potrebbe essere un male. Un dolore al basso ventre mi fa rallentare di colpo. 《Dannazione!》Mi fermo e mi piego respirando affannosamente. Gocce di sudore mi scendono dalla tempia, sul petto e la schiena. Ho esagerato. Carter si arrabbierebbe tanto. Meglio tornare indietro, sicuramente si sarà svegliato e mi starà cercando. Spengo l'mp4 e cammino verso casa, tenendo la mano sul basso ventre. Il dolore sembra passato, ma è stato un avvertimento, non devo spingere troppo sull'acceleratore. Gli uccellini canticchiano ma il senso d'inquietudine non mi lascia, si aggrappa al mio cuore in una morsa tormentosa, mettendomi addosso un'ansia pericolosa, sento che qualcosa di molto oscuro è sotto terra con Arthur e nei ricordi di Carter. Finirà per distruggermi. Alcuni spicchi di sole abbagliano i miei occhi e scosto il viso concentrandomi sul viale che porta al cottage. I ricordi di quell'estate si fanno ancora vivi nella mente: io che corro con i miei libri di arte tra le braccia, mi muovo instabile per via della strada sdrucciolosa, mentre piango impaurita, sento già le loro mani acciuffarmi. 《No!!》Urlo per scacciare via quei brutti ricordi e sento lo svolazzare di alcuni uccelli. Li avrò spaventati... Mi fermo e mi ritrovo nuovamente con il respiro accelerato. Porto la mano al cuore che batte forte, chiudo gli occhi inspirando l'aria pulita e cercando di tranquillizzarmi. Dopo qualche minuto ci riesco e riapro gli occhi camminando piano, ma un altro momento particolare rompe la mia pace.




《Cosa è successo dopo? Perché è cambiata?》Richard si volta e mi guarda amareggiato. 《Non è una cosa che mi piace raccontare. Ancora oggi mi fa male solo a pensarci.》 Increspo le sopracciglia con aria preoccupata. Cosa è successo ad Alexa? 《È così grave?》Sibilo appena. Il suo volto è teso, ogni ruga si fa più profonda, dischiude le labbra e cerca di parlare.




Mi blocco ancora una volta sul viale, come pietrificata. Respiro regolarmente anche se i miei battiti sono aumentati. I miei occhi si spostano velocemente da una parte all'altra. Dopo qualche minuto mi muovo. Arrivata al cancello d'entrata mi fermo sorpresa: un uomo di bell'aspetto vestito di tutto punto mi fissa. Sembra stia aspettando proprio me, così mi avvicino sul chi vive.

𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼‍♀️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora