Il suo volto si rasserena. Sono felice di questo, detesto vederla soffrire e stare male come qualche ora fa. Ha appena fatto una confessione importante, una confessione che ammetto mi addolora, ma non potrei mai obbligarla a darmi un figlio, come ha fatto Arthur. Ma sono sicuro che è solo un pensiero, è troppo presto perché lei arrivi a pensarlo, certe cose si maturano e sono sicuro che tra qualche anno lo vorrà. In caso contrario, abbiamo Azzurra. Mi sollevo con lei in braccio e si attacca con le braccia al mio collo, mentre la porto in salone. 《Dove mi porti?》È sbigottita. 《Davanti al fuoco. Tremi.》Mi siedo sul divano e recupero la coperta in cui si era avvolta Azzurra e ci copro, tenendola in braccio e stringendola forte. Le do un leggero bacio sulla fronte e sospira tranquilla, abbandonando il suo viso sul mio petto. È una cosa che mi fa gonfiare il petto di gioia, vederla rilassata sul mio petto. Non posso pensare a quel figlio di puttana che non solo non le dava piacere, ma per di più rifiutava la natura passionale della mia bellissima fatina. Coglione impenitente. Le accarezzo piano i capelli e mugola, portando una mano in direzione del mio cuore. Cazzo! Sento la verga ingrossarsi, è inevitabile e tra poco la sentirà anche lei, è già successo, ma non ha mostrato segni di fastidio, vuol dire che la compiace. 《Capisco che per molte donne la gravidanza non è una condizione idilliaca, - cerco di spiegare ciò che penso a riguardo - quindi è plausibile che quando eri incinta per te non sia stato facile, e che non vuoi assolutamente rivivere l'esperienza.》È silenziosa, non abbandona il mio petto e la cosa mi dà pace. 《È stata un incubo.》Ecco. Immagino che il coglione non le ha fatto godere le gioie di una gravidanza. Chiudo gli occhi, pronto per la prossima rivelazione e sento i coglioni già a terra. 《Non mi era permesso di fare nulla. Avevo gli ormoni a palla e dovevo controllarmi. Sì, un'esperienza infernale. Ma lo ringrazio, perché Azzurra è tutta la mia vita.》Sono fermo a: "Avevo gli ormoni a palla e dovevo controllarmi." Si può disseppellire un cadavere e dargli fuoco? Sono nero. 《Immagino che adempiere ai doveri coniugali lo metteva in crisi, specie se non conosci l'alfabeto.》Solleva lo sguardo e mi fissa con aria indecifrabile, però riesco a scorgere un velo di malizia. 《Sicuramente tu avrai avuto il tuo bel da fare, per impararlo.》Sorrido sornione. È sempre la mia dolce ragazza possessiva. 《L'unica che ne trarrà benefici sei tu.》Arrossisce violentemente e si rifugia nuovamente sul mio petto, sentendola annusare la maglia. Sorrido compiaciuto. 《Non voglio che rinunci ad avere una tua famiglia per colpa mia. Hai perso già troppi anni.》Mi sta dando del vecchio? Ma non lo ha mai fatto, neanche quando eravamo più giovani. 《Io ho già la mia famiglia. Azzurra è come se fosse mia e tu presto lo diventerai. Fine.》Solleva di nuovo lo sguardo e mi fissa in attesa di una risposta. 《Vuoi sposarmi?》La guardo con fare ovvio. 《È logico. Cosa credi?》Assorbe la notizia con un'espressione colpita. 《Non mi aspettavo una simile conclusione ora.》E perché poi? Che faccio? Perdo il mio tempo? 《Cosa pensi che stiamo facendo?》Sbatte le ciglia pensierosa. 《Ci stiamo conoscendo.》Sul serio? 《Io dico che siamo già oltre. - La informo. - Non mi serve baciarti o portarti di sopra per sapere che ti amo e che ti voglio per sempre nella mia vita. Quello lo rafforzerà.》Vedo che riacquista consapevolezza e mi faccio più serio. 《Quando faremo l'amore non potrai più uscire dalla mia vita. Non ti concederò ripensamenti o distrazioni. Sarai mia e basta. In realtà lo sei anche ora. Comunque sto solo dandoti tempo. Io non ne ho bisogno. Ma credo che stiamo facendo dei bei passi avanti.》Mi guarda attentamente e si muove un pò tra le mie gambe e la sua mano sfiora involontariamente la verga dura e avverto uno spasmo piacevole, tiro le briglie per controllarmi, anche se è molto complicato. Vedo lei sussultare appena. 《Scusa.》Sussurra a disagio. E per cosa? 《Non credevo che volessi sposarmi subito.》Rido incredulo. 《Oh Gesù Cristo. Ma se è da quando avevo venticinque anni che voglio questo. Ora ne ho quasi trentanove, pensi che voglio giocare? A che scopo poi?》Mi guarda inebetita. 《Compirai trentanove anni a breve?》Questa cosa sta iniziando ad offendermi. 《Sì. Purtroppo il tempo corre.》《Quando?》Sul serio è così importante? 《Il venti Dicembre.》Si raddrizza e i suoi occhi s'illuminano. 《Wow! Qualche giorno prima di Natale. Dobbiamo festeggiare!》《Cosa? No.》Assottiglia gli occhi. 《Perché? Azzurra sarà felicissima.》Alzo lo sguardo al soffitto e mi mordo il labbro. 《Non dirglielo. Non sono abituato a queste cose.》《I tuoi non festeggiavano il tuo compleanno?》Sorrido con sarcasmo. 《In quella data io ero sempre in collegio, rientravo la vigilia e i miei festeggiavano la notte santa con una torta che simboleggiava il mio compleanno, niente candeline o festoni.》Il suo viso si contorce di disgusto. 《Che stronzi! Quest'anno ci penso io a te.》《Oh Gesù Cristo.》Mi porto le mani sul viso. Lei me le scosta e la trovo ad un passo dalla mia bocca, riecco la verga sussultare. È un tormento! Mi accarezza il volto ispido e mi sorride. 《Vuoi negare alla tua futura moglie di organizzarti una festa per il tuo compleanno?》È davvero una piccola streghetta intrigante. 《Ad una condizione. - Alzo un dito e vedo che mi segue. - Voglio farlo qui, e solo tra di noi. Tu e Azzurra. Niente estranei. Solo la mia famiglia.》Le ultime parole mi escono emozionate, perché sento che loro mi amano davvero e quindi sono la mia famiglia. Mi fa un dolce sorriso e mi bacia una guancia. 《Perfetto.》Inizio a respirare a fatica, anche perché in basso il desiderio inizia a farsi pressante. Si accoccola sul mio petto e io sistemo la coperta. E noto che ha tergiversato sul discorso matrimonio. Ma non è un problema, lo affronteremo al momento giusto. Sono contento che sono riuscito a sollevarla dall'umore nero di qualche ora fa. Ora è serena, tra le mie braccia, mi sento ad un passo dal paradiso. 《Vuoi che ti porti a letto?》Alza di scatto la testa, gli occhi fuori dalle orbite e subito mi rendo conto di aver fatto una gaffe e scoppio a ridere. 《Nel tuo letto.》Mi corrego. Ma lei si riaccocola e stavolta mi abbraccia stretto. 《No. Sto benissimo qui.》Sospiro e sento che sarà una lunga notte.
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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...