Tinkerbell. Capitolo 169

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Stiamo andando a prendere Azzurra a scuola, ma il mio umore non è migliorato. Non faccio altro che pensare... 《Ecco dove se ne andava invece di stare in ufficio. - Sbotto con disprezzo. - Ecco a cosa gli sono servita! Evidentemente fare il magnaccia era il suo lavoro. Peccato che come amante valeva meno di zero, se no penserei anche che avesse il suo giro di puttane!》Sento i suoi occhi addosso e mi volto a guardarlo. Mi osserva con aria condiscendente e prendo un profondo respiro. 《Ci ha pensato la vita a punirlo. Non dargli più spazio nella tua mente. E soprattutto: rilassati, è importante.》Accenno un sorriso confortante, è bello sentirsi protetta, amata. Mi fa il suo bellissimo sorriso e si concentra sulla guida. Quando parcheggia scendiamo e non appena vedo Eric mi si aggrovigliano le budella e mi blocco. Carter se ne accorge e si avvicina con aria sospettosa. 《Che succede?》Chiede con il suo cipiglio. 《L'ultima volta che sono venuta a prendere Azzurra a scuola, ho avuto un diverbio con Eric e non ho voglia di rivederlo.》Il solco sulla fronte di fa più profondo e i suoi occhi si spalancano in modo inquietante. 《Non me ne hai parlato. Che è successo?》Bisbiglia nervoso, mentre si volta per un attimo a guardare Eric con aria assassina e quest'ultimo si volta a guardarci e mi fa un cenno con il capo, che io ricambio appena e di malavoglia. Carter si volta ancora una volta a fissarlo truce, tanto da farlo voltare. 《Dimmi che ti ha detto!》Insiste ringhiando. È strano vedere Carter in queste condizioni... 《Mi ha detto che gli ho fatto credere che poteva avere una chance con me, ma non è affatto vero. Per me è sempre stato un conoscente, niente di più.》I suoi occhi sembrano spiritati, ghiaccio tagliente, selvaggi. Non ho mai letto tanto possesso e protezione nei miei riguardi. È una novità. 《Perché non me ne hai parlato?》Il cuore mi batte impazzito davanti alla sua appassionata foga. Mi sento schiacciata dal suo fuoco, completamente assoggettata dal suo predominio, mi toglie il respiro e mentre cerco di inspirare aria, il vento freddo trasporta alle mie narici il suo profumo. Di colpo sento i muscoli allentarsi e la famosa morsa allo stomaco. Schiaccio la schiena contro lo sportello e mi trovo ad ansimare. 《Perché quella sera abbiamo discusso sul bacio rubato di Megan...》Si avvicina a me ancora corrucciato, ma l'espressione gelida è stata sostituita da una più ferina e smaniosa. Ancora una volta mi ha letta. 《Poi l'ho rimosso. Sono successe così tante cose... non era così importante.》Sussurro mentre le sue labbra sono ad un millimetro dalle mie. Deglutisco piano. Il suo sguardo è serio e fermo sulle mie labbra. Con una mano mi spinge al suo corpo e sento il calore che emana, mi fa stare bene, poi lo sento, duro contro il tessuto fine del mio abitino, nascosto dal cappotto sbottonato. Ansimante aspetto che dica qualcosa. Invece sposta i suoi occhi sui miei. Sono scuri, determinati, lascivi, selvaggi, e mi indebolisco contro di lui, chiudo gli occhi. 《Mi prendo sempre cura di ciò che mi appartiene e che mi è vitale.》Apro gli occhi e mi perdo in quel viso incantevole, virile. 《Perché tu ormai mi appartieni, Bell.》Quelle parole mi colpiscono forte al ventre, come un pugno. Il mio intimo si risveglia e batte con insistenza facendomi stringere le cosce. Annuisco fissandolo incantata, poi incolla le sue labbra alle mie, piene di passione con una dedizione disperata, bruciante, che mi sconvolge. Si sta aprendo a me, è vulnerabile e sta uscendo un lato di lui che mi fa provare un milione di brividi, risvegliando ogni mia piccola cellula nervosa e non. Quando le sue labbra si staccano, sono ancora una massa di gelatina, tremante e gli accarezzo i capelli mossi. Carter mi fissa intensamente e gli tolgo il rossetto dalle labbra per poi perdermi ad allisciargli la barba incolta. 《Dovresti accorciarla un pò.》Dico appena e lui mi sorride dolcemente. Ma un chiacchiericcio mi porta a guardarmi in torno e noto che siamo osservati da molti, incluso Eric imbronciato, alcune donne con invidia. Arrossisco. Carter mi ruba un bacio fugace, dove aggiunge la lingua. 《Adesso che abbiamo chiarito bene a tutti a chi appartieni, avviciniamoci.》Prendo un profondo respiro e porto in dentro le labbra, staccandomi dallo sportello. Carter poggia la mano sui miei reni e va avanti, dritto, sicuro di sé e con una marcia pericolosa, che sa di vendetta. Provo un'emozione che mi fa tremare di un'eccitazione proibita. 《Scott, Bell.》Ci saluta Eric in modo che trovo sgradevole. Vedo un sorriso pericoloso dipingersi sulle labbra di Carter. 《Allontanati da me e da mia moglie, o la prossima volta verrai a prendere tua figlia in sedia a rotelle.》Lo dice con tranquillità, come se avesse appena detto una cosa da nulla, ma la minaccia è accompagnata da un'espressione feroce ed Eric serra i denti e si allontana, ma sento una brutta sensazione. Stringo la mano di Carter e mi avvicino di più al suo corpo, portando una mano sul suo petto, sopra il cappotto scuro. Mi guarda con dolcezza. 《Stai tranquilla. Con me sei al sicuro.》Ho il magone, perché è vero, lo sono, lui è l'uomo che mi ha salvata da una violenza. Mi fa un sorriso che si allarga lentamente, ed è di una dolcezza infinita. 《Sei la mia vita.》Mormoro seria, sul punto di mettermi a piangere. Stupidi ormoni! O è lui a farmi quest'effetto? Mi stringe con un braccio a sé e mi bacia, in modo dolce e lento, tanto da desiderarlo ancora, sta diventando insopportabile resistergli. 《Mamma! Papà!》La vocina di Azzurra ci interrompe e ci stacchiamo sorridenti mentre lei corre tutta euforica verso di noi. Le piace vederci affettuosi. E ora chi la ferma?

𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼‍♀️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora