Aspetto Azzurra fuori dal cancello in ferro battuto e sono contento che ce l'ho fatta in tempo. 《Buon giorno.》Riecco il mio seccatore fisso. 《Salve.》《Il trasloco è andato bene?》Ha quella voce vacua un pò irritante dal tono che mi sbeffeggia e iniziano a girarmi le palle. 《Logico. Non capisco cosa sarebbe potuto andare storto.》Sbuffo un pò. 《Salve. Lei dev'essere lo zio di Azzurra.》Una donna bionda, sorridente, si avvicina a noi con altre tre donne sorridenti. Sorrido divertito. Non posso stare in pace neanche qui. 《Dopo la morte di mio fratello sono io suo padre.》Le informo sogghignando. 《Non abbiamo visto più Bell. Sta bene?》S'informa l'altra robusta e moretta. Abbasso un pò gli occhiali da sole per guardarle attentamente. Ma cos'è questo posto? Un covo per pettegole? 《Sta benissimo.》Rispondo conciso spingendo gli occhiali. 《Comunque è un piacere vederla.》Non riesco a trattenere una risata e noto il nervosismo di Mr Evans al mio fianco. 《La mia fidanzata non sarebbe contenta di sentire questo.》Le informo, per far capire che a breve sposerò Bell e per cercare di moderarsi nelle loro esternazioni, e poi ecco Azzurra che mi fissa scuotendo il capo. 《Ecco la mia principessa.》E mi dirigo verso di lei lasciando impietrite le pettegole. 《Sua maestà, tutto okay?》La saluto con un inchino e prendendola in braccio mentre ride felice. Mi riempie di baci stringendomi per il collo. 《Sì, papà.》È sempre un emozione sentirla chiamarmi papà. M'incammino verso la Velar con lei che mi accarezza I capelli. 《Ti hanno circondato?》Scoppio a ridere. 《Non essere gelosa. Non ce n'è motivo.》La faccio accomodare sul sedile e faccio il giro. 《So io se c'è il motivo!》Esclama stizzita, allacciando la cintura di sicurezza. Sono scioccato. Mi sta facendo una scenata di gelosia. Cerco di trattenere una risata perché non voglio ferirla, mi tolgo gli occhiali e mi avvicino prendendole il visetto perfetto tra l'indice e il pollice. 《Tesoro, io non tradirei mai e poi mai tua mamma, perché io sono un uomo per bene. E soprattutto perché l'amore che nutro nei confronti di tua madre è enorme, infinito. Come il cielo. O meglio: il mare.》Sbatte le lunghe ciglia dorate e ha ancora il broncio. 《Mamma lo dice sempre che sei un uomo fedele, ma io non mi fido delle altre.》Increspo un pò le labbra e rifletto bene su come posso farla ragionare. 《Pensi che non so come gestire le donne?》Mi guarda accigliata. Andiamo bene. 《Non mi piace che dai confidenza.》Trattengo ancora un altro moto di riso. 《Azzurra, essere cordiali o educati, non è sinonimo di confidenza. So essere affabile tanto quanto scortese se il caso lo richiedesse. Nessuno potrebbe mai togliermi dalla testa tua madre. Mai al mondo. L'ho aspettata tanto e la sposo.》《Molte persone divorziano.》Mi schiaffa in faccia con aria saputella. Sorrido paziente e prendo un sospiro. 《Io non sono molte persone. Per me il matrimonio non è un istituzione...》Ma che dico? Devo esprimermi più elementarmente. 《Istri... istritruzione?》Cerca di formulare la parola. 《Istituzione.》《Istritruzione?》Sorrido. Le faccio lo spelling. 《Istituzione!》Esclama soddisfatta e le sorrido orgoglioso. 《Che significa?》Chiede curiosa. 《Il termine istituzione deriva da istituire, che vuol dire stabilire un ordine, fondare, regolare, e può avere una grande varietà di significati. Ma per te è ancora troppo presto per comprenderlo. Ne riparleremo quando inizierai a studiare diritto. Comunque ritornando al discorso di prima, per me non esiste il divorzio, il matrimonio è un sacramento Azzurra. Unisce due persone per sempre. E voglio che in quanto tuo padre segui il mio principio, cioè quando domani ti sposerai, lo dovrai fare perché devi essere profondamente innamorata.》Mi guarda con attenzione. 《E comunque, spero che hai compreso che non hai motivo di essere gelosa.》È assorta, non è ancora convinta. 《Non posso farci niente se sono gelosa. Sei mio padre e sei di mia madre. Non credo che riuscirò a stare tranquilla.》Molto bene, non c'è problema, con il tempo capirà. Le sorrido e la sbaciucchio. 《Ma come siamo possessive.》La solletico sui fianchi e le mordicchio il collo giocosamente ringhiando, simulando un lupo. Azzurra ride forte e si contorce. 《Adesso ti mangio.》Le strilla di gioia mi riscaldano l'anima. L'amo tantissimo.
Arriviamo in ufficio e Sara mi sorride dalla sua postazione. 《Ciao Azzurra. Come stai?》《Ciao Sara! Benissimo, quando sono con il mio papà!》Sara mi fa un sorriso compiaciuto, mentre Azzurra scappa verso il mio ufficio. 《È andato tutto okay?》Le chiedo. Cerca di mascherare il suo ghigno divertito. 《Tutto bene.》La fisso con fare interrogativo, sa cosa mi preme sapere e indugia di proposito. 《Avrei dovuto scattare una foto alla faccia della tua amata quando le ho portato la cioccolata fumante con tanto di rosa e messaggio romantico.》Assottiglio gli occhi. 《Stava per mettersi a piangere dalla felicità.》Squittisce sorridente. 《Sono felice.》Mi dirigo verso la porta spalancata del mio ufficio, sorridente e soddisfatto, perché questo é solo l'inizio delle coccole che le darò. Quando varco la soglia vedo che Azzurra è sulle gambe di Bell, seduta sul divano, qualche posto più in là c'è Michael che sorride ad Azzurra e il fatto che lei non sembra intimorita, mi conferma che Michael è un ragazzo per bene. 《Come va qui?》Chiedo avvicinandomi a Bell. Michael non riesce a nascondere un sorrisetto mentre ripone i fogli dentro una cartelletta e Bell mi fissa intensamente, profondamente, uno sguardo che mi entra dentro. Non credo che è solo per via della cioccolata. 《Benissimo Carter. - Risponde entusiasta Michael. - Non ricordo di aver mai lavorato così bene in tutti questi anni che sono qui.》Piego la testa da una parte con orgoglio verso il mio amore. La bacio con amore. 《Mi sei mancato.》Mima. Le faccio il mio sorriso speciale. Michael si alza e recupera la cartelletta. 《Bene, è ora di fare una bella pausa. Continuiamo...?》Ci guarda aspettando una risposta. Guardo Bell. 《Dopo pranzo sei in agenzia?》Annuisce dispiaciuta. 《Sì. Questo pomeriggio devo proprio. Ma possiamo fare domani mattina.》Michael annuisce e poi mi sorride soddisfatto. 《Michael?》Lo chiama Bell mentre lui si sta per dirigere alla porta. 《Grazie, anch'io ho lavorato piacevolmente.》Le sorride e le fa un cenno di saluto con la testa. 《Buon pranzo ragazzi.》Ed esce. Azzurra scende dalle braccia di Bell. 《Vado in bagno. Devo assolutamente fare la pipì.》Io e Bell ridiamo. Poi la prendo possessivamente per la vita e lei mi cinge il collo accarezzandomi i capelli. 《Sono felice che ti trovi bene con Michael e qui. Perché è qui che ti voglio. Al mio fianco.》《Oggi ne parlo alle ragazze.》Ci guardiamo per un lungo attimo e comprendo dalla sua espressione che è consapevole dei miei gesti romantici. Sorrido trattenendo la forte emozione che cresce a dismisura. Ha capito che ho intuito. Quindi è giusto che aspetto le sue mosse. 《Grazie. - Mormora con amore. - Nessuno ha mai fatto niente del genere per me. Sei molto premuroso e amorevole.》La bacio con intenso amore, profondamente, catturando ogni suo mugolio di soddisfazione. 《Sei la mia vita Bell.》Le sussurro tra le labbra, stringendola forte. 《Questo è solo l'inizio.》I suoi occhi brillano, perché ha capito bene a cosa mi riferisco e preme morbidamente le sue labbra alle mie. Ringhio piano di piacere. 《Ops. Scusate.》La vocina di Azzurra ci fa staccare. 《Per favore non smettete solo perché ci sono io. - Ci prega con occhi sognanti. - Mi piace guardarvi mentre vi baciate.》Ridiamo e subito prendo per la nuca Bell e le stampo un bel bacio teatrale, facendola inarcare un pò con il corpo e sento le risate di Azzurra. 《Non fare lo scemo. La baci meglio di così.》Ma tu guarda... ci stacchiamo e Bell scoppia a ridere. Alzo un sopracciglio verso la piccola peste. 《Siamo puntigliose oggi.》《Dico quello che penso.》Mi schernisce. 《Che succede?》Bell porta le mani ai fianchi e fa un'espressione di richiamo ad Azzurra. 《Niente.》Risponde intimorita. 《Niente di grave.》La informo e vedo Azzurra tranquillizzarsi. 《Okay.》Risponde assorta Bell. 《Andiamo a mangiare. Ho davvero una fame da lupo.》Faccio un ghigno ad Azzurra che subito mi sorride. 《Oppure sarò costretto a mangiarmi questa bella bambina.》E subito l'acciuffo mordicchiandola, facendola contorcere e ridere forte.

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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...