《Ti piace?》Sobbalzo e mi volto verso di lui che ha le braccia incrociate sul petto ed è appoggiato allo stipite della porta. Quelle braccia... Annuisco sconvolta per quello che sto per chiedergli. 《Li hai dipinti tu?》Mi fa il suo sorriso sardonico che mi fa contrarre intimamente. È già tutto nudo, con una possente erezione che mi fa venire l'acquolina in bocca. Noto però un particolare, porta al polso il suo Rolex. Strano. Annuisce. Oddio! 《Penso che le farfalle siano tante piccole fatine. Tu sei volata più in alto di tutte e ti sei trasformata in una donna incantevole. Sei la regina.》È serio, e respiro a fatica. Io? La regina delle farfalle? Ecco perché il mio ritratto è al centro. Ricordo la conversazione in cucina la prima volta che andai negli Hampton a casa sua, riguardo alle farfalle di fine porcellana. 《Mi avevi detto che ti ricordano le fatine.》Farfuglio ancora sconvolta. 《Sì, e che sono belle, delicate e preziose. Ma non volevo passare per matto o ti avrei fatta scappare. Ora invece non puoi più farlo.》Dice ancora più serio, ma riesco a scorgere una nota di preoccupazione. È preoccupato se possa lasciarlo un domani? Ma è assurdo! 《Non lo farò mai!》Esclamo seria. Mi regala il suo bellissimo sorriso, quello che mi ha fatta innamorare perdutamente di lui. 《Non sapevo sapessi dipingere così bene.》Alza una spalla con incuranza, staccandosi dallo stipite, avanzando piano. 《Questa è una delle cose che non ho dovuto imparare a fare. È un dono. Non lo faccio spesso. Solo quando ho bisogno di staccare e sono ispirato.》È ad un passo dal letto e lo fisso con amore. 《Quanti altri ritratti mi hai dedicato?》Abbassa il viso sorridendo imbarazzato e mi si stringe il cuore. Scendo subito dal letto, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio disperatamente. Mentre le nostre lingue s'intrecciano, ripenso ai dipinti nella sua villa a Long Island, in ufficio, e subito mi stacco tenendo ancora il suo volto tra le mani. 《Quei nudi... quei nudi...》Prende un profondo respiro, fissandomi con la fronte aggrottata. 《Hai... hai...》《Sì.》Ammette con il solco più profondo e l'espressione in apprensione. Mi porto una mano alla bocca, scioccata. 《Mi avevi fatto intendere che sei un estimatore del corpo femminile, e che quindi quei dipinti sono di altre donne!》Esclamo agitata e con il cuore in gola. Le rughe agli angoli degli occhi e sulla fronte gli si fanno più profonde, è nervoso. 《Pensavi sul serio che me ne fregasse qualcosa del corpo di altre donne? È il tuo che ho sempre desiderato e bramato.》Chiarisce serio. 《Perché?》Voglio capire. 《Perché ero disperato.》Ammette tra i denti, con sforzo. Gli fa ancora male. 《Perché vivevo nel tormento di volerti rivivere, rivivere quella notte che mi ha cambiato la vita.》Sono quasi alle lacrime e subito accorcia la distanza, prendendomi il viso tra le mani. 《Perché ti ho amata subito in modo viscerale, profondo, intenso e puro. - Sussurra ad un passo dalle mie labbra. - Perché mi hai dato amore. E per me è sempre stata una cosa fondamentale. - Abbassa lo sguardo, pensieroso. - Le altre ragazze provavano solo desiderio nei miei confronti e... volevano i miei soldi. Ed è ancora così.》Puttane! Solleva lo sguardo e mi fa un tenero sorriso e lo abbraccio, stringendolo forte. 《Sei solo mio. E credimi, ti amerei immensamente anche se fossi più povero.》《Lo so perfettamente, ecco perché ho sempre cercato di smorzare il mio stato economico. Perché a te crea disagio e soprattutto non te ne fotte un cazzo.》Lo stringo più forte, la nostra pelle si unisce. È una sensazione che mi dà benessere, mi fa sentire completa, perfettamente in pace. Le sue mani stringono la mia pelle in direzione dei reni, marchiandomi come un fuoco e mi ritrovo a sospirare, poi crollo emotivamente. Perché un ricordo attraversa la mia mente. 《Bell? Che succede amore mio?》Singhiozzo disperata, ho bisogno di liberarmi. Devo dirglielo. 《Bell? Ti prego rispondimi.》Cerca di spostarmi dal suo corpo perché vuole guardarmi, ma io lo stringo più forte, non voglio che mi guardi. 《No!》Urlo. Così che torna a stringermi. 《Ricordati che non c'è niente che non puoi dirmi.》Bisbiglia roco e mi ritrovo a sussultare convulsamente. 《Ti prego, ti prego. Dimmi cosa sta succedendo.》La sua voce è bassa e calda, mi avvolge in modo confortante. Lo stringo più a me, per avere la certezza che è tutto vero e che gli anni in cui ho sofferto la sua assenza sono solo un ricordo che ancora mi addolora. Mi accarezza dolcemente la schiena con una mano, cercando di tranquillizzarmi. 《Sssh... calma. Capisco che hai gli ormoni decisamente sconvolti doppiamente. Ma ora respira profondamente e rilassati. Io ti tengo stretta a me.》Il suo tono caldo e roco mi conforta sempre di più e prendo un profondo respiro e lo lascio andare piano. A poco a poco mi calmo, ma non mi stacco, resto aggrappata alle sue spalle muscolose.

STAI LEGGENDO
𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomansaAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...