Tinkerbell. Capitolo 49

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La sua mano mi porta a stringere al suo corpo che sento bollente attraverso gli indumenti. Mi bacia piano, ma con passione e il mondo si ferma. Non capisco più nulla, mi sento sopra una stella che viaggia alla velocità della luce, attraversando la volta celeste. Sono leggera, persa nell'intreccio caldo e bagnato delle nostre lingue che si accarezzano. Il morsetto che mi dà mi fa gemere e vibrare. La mano calda mi stringe i reni e mi sembra di essere appena atterrata su una nuvola. Faccio cadere la cravatta e le mie mani si perdono tra i suoi capelli. 《Uhm...》Gemo. Lascia lentamente le mie labbra e mi guarda con occhi languidi, sbatto pigramente le ciglia. 《Sei l'amore della mia vita Bell.》Il cuore perde un battito e le viscere si contorcono in un dolore piacevole che scende fino in basso. L'amore della sua vita... Aspetta... Mi ha chiamata Bell? Sorrido. 《Mi hai appena chiamata Bell.》Mormoro come in trans. Mi sorride. 《Sei sempre stata la mia piccola campanellino. Solo la mia.》Mi sciolgo e sento il desiderio farsi pressante, insistente e lo bacio con foga, perdendomi in quello scambio intimo, tra le sue braccia. Improvvisamente mi solleva mettendomi in braccio, ma non stacca la sua bocca affamata dalla mia. Gli cingo il collo, accarezzandogli i capelli. 《Mmmh...》Geme profondamente e ho ancora i brividi. Quella voce profonda mi trasmette delle emozioni forti. Sale le scale senza mostrare nessun segno di stanchezza per il mio peso. Non smettiamo di baciarci con veemenza, impattando con urgenza e desiderio carnale. Carter apre una porta con un calcio e si stacca dalle mie labbra con il fiatone. 《Devo confessarti una cosa.》È serio e corrugo la fronte con preoccupazione. 《Hai già portato altre donne qui?》Non mi sorprende. Ride imbarazzato. 《No. Questa stanza è tua.》Sbatto le palpebre confusa e poi accende la luce avanzando e... rimango scioccata. In tutte le pareti ci sono io. Io a sedici anni. Nuda. Bendata. Non riesco più a respirare. Mi ha fotografato quella notte, in tutte le angolature. Piano piano mi mette giù, noto che è teso mentre io mi avvicino ad una gigantografia di me che ansimo. Ho la testa inarcata, bendata e le labbra dischiuse, i seni piccoli e sodi dai capezzoli appuntiti in bella mostra. Questo scatto non è più mio. Sento il calore alle mie spalle e lo sento, sento il suo respiro caldo sulla mia guancia. 《Non sono un maniaco. Davvero.》La sua voce trema appena e capisco che ci tiene a far capire le sue intenzioni pulite. 《Ti amavo e volevo che quella sera rimanesse per sempre con me. Nel mio cuore lo è già, ma volevo fermare il tempo in quel preciso istante per custodirlo per sempre.》Sono senza parole, respiro. Le lacrime mi scendono calde e copiose. 《Non ho mai pensato che fossi un pedofilo. Voglio che tu lo sappia. Perché immagino che quel bastardo ti avrà fatto sentire in colpa per questo.》Lo ha fatto con me. Mi stringe in un forte abbraccio. 《Non l'ho mai dubitato. Mai.》Sussurra asciugandimi una lacrima con il dorso del naso e baciandomi dolcemente la pelle umida. Questa cosa mi fa capire che sofferenza è stata la sua vita. Tutte le mattine si svegliava guardandomi e non ero sua. Nessuna donna sarebbe MAI potuta entrare qui dentro. Qui ci sono io. Qui c'è il suo cuore. Mi muovo per fargli lasciare la presa su di me e mi giro per incontrare i suoi occhi rossi e colmi d'amore. E tra le lacrime lo bacio. Questo bacio ha un significato diverso per me. È profondo e gli mostra quanto lo amo. Perché lo amo disperatamente. Ha spazzato via tutto lo schifo che c'è stato nella mia vita e lo ha riempito di un amore incondizionato e infinito. Piano piano le sue mani mi tolgono la giacca e io la sua, gli sbottono la camicia senza mai staccarci dalle labbra che si cercano, si mordono piano, si accarezzano. Quando riesce con abilità a togliermi di dosso il tubino, sono piacevolmente colpita  dalla sua maestria. Sa come muoversi e allontano ancora il pensiero molesto di quante donne ha spogliato. Prende a sbottonarsi i polsini della camicia. Mi stacco senza respiro e finalmente ammiro il suo torace che all'età di quei trentanove anni è perfettamente cesellato e scolpito, con pochi peli al centro del petto, vicino ai capezzoli e poi sotto l'ombelico che scendono più in basso. Cerco di riprendere aria e mi lecco piano il labbro. Carter studia attento le mie reazioni. 《Non fare caso a qualche pelo bianco.》Commenta con una smorfia e io rido eccitata, avvicinandomi al suo pettorale e prendo a leccargli piano il contorno perfetto e il capezzolo che subito diventa duro. 《Cristo Bell!》Grugnisce con il respiro pesante. 《Io trovo che sia perfetto invece. Visto che trovo irresistibili anche quelli che hai nella barba.》Alzo gli occhi e vedo che mi fissa con un nuovo sguardo. È duro, ma sorride con un desiderio pericoloso. Sento già le fiamme che ci avvolgeranno. La nostra prima volta non è stata così. Qui c'è decisamente più caldo e vedo la patta molto gonfia. Mi appresto a leccargli il contorno dell'altro pettorale, ha un sapore divino e il suo profumo mi smuove ancora di più gli ormoni. Prendo la piccola punta del capezzolo in bocca e la suggo piano, notando il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente. Gli mordo piano il pettorale e lo succhio un pò. 《Voglio che fai quello che più ti dà piacere... ma cazzo... non resisto più.》Mollo la presa notando il rossore sul suo pettorale e sorrido tornando alle sue labbra. Non prima di scorgere un lampo bramoso sul suo volto imperscrutabile, ma che mi smuove le viscere incontrollabilmente. E poi ci incolliamo. I nostri respiri affannosi si mescolano tra una leccata e l'altra. Armeggia con le scarpe, i calzini, la cintura, il bottone, la lampo e gemo inarcando la testa con lui che non perde la presa sulle mie labbra che hanno ancora fame di lui. Poi mi avvicina al suo corpo, ora completamente nudo, quando ha tolto i boxer? Sento la sua bollente erezione sul ventre e peli pubici che mi solleticano e rido tra le nostre labbra. 《Cosa hai?》Ride anche lui. Ci guardiamo. 《I tuoi peli pubici mi solleticano.》Scuote la testa sempre con il sorriso sulle labbra e le unisce ancora alle mie. Non riusciamo proprio a smettere di baciarci con una passione e un'urgenza fuori controllo. Le sue mani mi toccano la schiena, subito sganciano il mio reggiseno di pizzo e interrompo il bacio. Abbasso il volto sul mio seno ora non più tonico come nelle foto qui intorno, sono cascate l'anno scorso, procurandomi un dolore che ancora oggi non riesco ad accettare. È così che vedo la magnificenza della sua erezione. Lui è migliorato in tutto. È ancora più vigoroso e perfetto. 《Bell? Hai un seno stupendo. Davvero amore mio.》Sollevo il volto e incontro il suo serio. Sorrido lievemente. 《È solo...》Non mi lascia finire di parlare che li prende tra le mani e inizia a baciarli, piano, portando un capezzolo in bocca e accarezzandolo in circolo con la lingua. Inarco la testa ansimando, tremo, le ginocchia cedono e subito mi prende tra le braccia e mi stende sul letto riprendendo a suggere piano un capezzolo e palpando con possesso l'altro.

𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼‍♀️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora