In macchina inserisco il bluetooth e parte la nostra canzone: Everything will be alright. Sospira e abbandona la testa al poggiatesta, guardandomi con desiderio. Cerco di controllare le palpitazioni e la guerra dei mondi dentro i miei boxer. Inoltre devo prestare attenzione alla guida fino a Long Island. Improvvisamente faccio un pensiero. Io ho trentotto anni e lei ventinove, quel periodo è passato e ora si ricomincia d'accapo, quindi interrompo la riproduzione della canzone. Intravedo con la coda dell'occhio che aggrotta le sopracciglia. 《Perché l'hai tolta?》《Perché il passato non voglio che faccia più parte di noi. Quindi adesso la prima canzone che capiterà sarà la nostra.》Dico sicuro. 《E se fosse rap?》Ride divertita. Faccio di no con la testa. 《Sento che sarà speciale.》Lascio che il destino scelga per noi e subito parte Daddy Issues dei The Neighbourhood. Sorrido compiaciuto, mi volto a guardarla e vedo che ha un sorriso sensuale. 《Ti piace?》《Decisamente appropriata alla tua persona.》Mormora roca. Inizio a muovermi irrequieto, sento il dolore piacevole alla verga iniziare a darmi il tormento. Cazzo! Non ci arriviamo a casa così. 《Perché?》Chiedo curioso. 《Perché è conturbante, come te.》Sento il mio corpo prendere a tremare e deglutisco secco. È così che mi vede? Conturbante? Sento la sua mano accarezzarmi i capelli e temo di non resistere più, premo maggiormente sull'acceleratore, per fortuna ho messo il cambio automatico, e porto la mia mano sulla sua coscia. La sento sussultare. Lentamente muovo la mano spostando il pizzo e facendomi spazio. Rabbrividisce sotto il mio tocco e respiro rumorosamente. La presa sui miei capelli si fa più possessiva e lentamente salgo ancora con la mano, con la paura che possa respingermi, ma dopo un lungo respiro si muove sistemandosi meglio sul sedile e allargando leggermente l'apertura delle cosce, mi ha appena dato il permesso. Vorrei allentare il nodo della cravatta perché sto decisamente andando a fuoco, ma ho entrambe le mani occupate. Un rivolo di sudore mi scende dalla tempia e sento la punta della verga bagnarsi. Non sono mai arrivato a questi livelli e riprendo a salire la mano, il percorso si fa più caldo a mano a mano che vado più su. Arrivo a toccare il bordo di seta dei suoi slip. Ansima. Sento caldo. Molto caldo. Mi volto un attimo per guardarla e la trovo ad occhi chiusi con le labbra aperte. Sta godendo di ogni mio tocco e subito sposto il bordo e sento la peluria morbida. 《Gesù Cristo!》Impreco roco. 《Ah!》Geme muovendosi per incitarmi a toccarla dove ha bisogno. Non perdo tempo e discendo verso il suo piccolo bocciolo e mi bagno le dita. È completamente fradicia, il respiro mi si spezza e il fuoco mi sta facendo andare in combustione. 《Come sei bagnata...》Sussurro sotto sforzo e schiacciando di più sull'acceleratore. Cazzo devo arrivare a casa! 《È sempre così con te.》Spingo un dito nel suo interno caldo e umido e con il pollice faccio dei leggeri movimenti prima in un senso, poi inverto sul piccolo clitoride sentendolo pulsare. 《Ah! Carter!》Grida. Sono percorso da brividi e vampate, due cose opposte, ma che mi fanno capire che lei scatena dentro di me una tempesta. Aggiungo un altro dito facendola sussultare, capisco con esperienza che è stretta, molto stretta, le farò male come la prima volta. Sono sempre passati due anni e quindi la sua passera si è ristretta, devo lavorarci per non farle sentire dolore. 《Sei così bravo... oh!》Concentrato alla strada, cerco anche di concentrarmi sulle mie abilità sessuali. Poi ricordo che il corpo di Tinkerbell è particolarmente sensibile, basta davvero molto poco, come i piccoli bacetti sul collo sere fa negli Hampton. So quali corde toccare, e come. Con lentezza entro ed esco le dita ed entro in un vortice lussurioso, dove quel calore umido mi manda fuori di testa, lo voglio leccare, perdermici. Respiro sempre più affaticato. Piano piano inserisco un terzo dito. Intravedo che s'inarca. 《Ah! Carter!》《Ti faccio male?》《Nn... nooo!》Inspiro più forte e non riesco più a frenare la verga scalpitante, vuole che la liberi. Controllo! Lo rimprovero mentalmente. Il clitoride le pulsa velocemente, sta per venire, spingo le dita con più vigore e lei viene incontro alle mie dita muovendo i fianchi. 《Ah! Ah! Sì! Oooh! Carter!》Sono felice, che quasi mi viene da piangere nel vedere che la sto liberando. 《Prendilo. È tutto tuo.》Mormoro roco. E viene tremando forte e urlando. Urla che mi fanno impazzire di gioia e diventare più duro il cazzo. Poi si accascia sul sedile con il respiro accelerato. Esco di malavoglia le dita, la ricopro e finalmente le porto alla bocca, gustando il suo sapore che mi dice che il paradiso è vicino. Quel sapore... mi è mancato, terribilmente. Assaporo con lentezza, perché tutto ciò che mi piace, amo assaporarlo con calma. 《Ti piace ancora?》Chiede con voce appagata e la cosa mi fa sorridere orgoglioso. 《Più dell'ultima volta amore mio.》《Mi hai chiamata amore mio.》La intravedo raddrizzarsi di colpo e finalmente allento il nodo della cravatta. 《Perché ora non si può più tornare indietro. Ora sei mia.》Sento le sue mani sul mio collo, mi allenta del tutto la cravatta, mi alza il colletto per toglierla e poi mi apre due bottoni della camicia. Respiro. 《Sei madido di sudore amore mio.》Sento il cuore esplodere a quelle parole. Perché proprio adesso che sto guidando? Cazzo! Spero non esprima i suoi sentimenti o giuro che do di matto! Ma sono felice. Felice dopo anni di tormento.
Buongiorno sognatori, finisce qui questo capitolo di Carter. Vi è piaciuto? Grazie a voi che lasciate una stellina e impiegate qualche minuto della vostra giornata a leggermi❤
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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomansaAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...