Carter. Capitolo 185

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Entro nel mio ufficio e trovo George seduto sul divano, sul tavolino c'è una tazza di caffè, l'efficienza di Sara è insostituibile. 《Buon giorno Carter.》Mi saluta alzandosi dal divano e allungando la mano. 《Buon giorno George.》Stringo la mano e gli faccio segno di riaccomodarsi. 《Voglio ancora ringraziarti per il tuo salvataggio di ieri sera al Beekman. Se tu non fossi intervenuto, non so cosa sarebbe potuto succedere, soprattutto ai bambini.》George aggrotta la fronte e mi rendo conto di aver appena confessato che aspettiamo due gemelli. Ha il volto assorto, poi prende un profondo respiro e parla. 《Non dirlo neanche, nonostante i nostri ultimi dissapori, ci conosciamo da anni ormai, abbiamo giocato a tennis.》Mi guarda grave e questo succede solo quando firma i contratti per le campagne pubblicitarie sui suoi vini. 《Detesto la violenza sulle donne, e quando ho visto Bell... - abbassa lo sguardo con un moto di nervosismo - È stato terribile, ora poi che scopro che è incinta... mi dispiace Carter.》Dice tornando a guardarmi in faccia.》《Ti ringrazio molto George, e la prossima campagna sui tuoi vini è un regalo.》Dico serio. Fa un sospiro. 《Auguri. Immagino che diventare padre dev'essere un'esperienza unica.》Annuisco con un sorriso stupito, ricordo ancora quando ho sentito quei cuoricini battere, non ci sono parole per poter descrivere ciò che ho provato, troppo forte e intenso. 《Pensavo che non sarebbe mai successo, invece alla fine...》《Non essere sciocco, devi compiere trentanove anni. Non si ha un'età prestabilita per diventare genitore. E ammetto che tu e Bell state davvero bene insieme.》Immagino cosa prova all'età di quarantadue anni senza un figlio e una donna stabile al suo fianco, fino a poco tempo fa era così anche per me, quella sensazione di non aver costruito nulla al di fuori dell'ambito lavorativo, sentirsi incompleti e soli. 《Sono felice che finalmente lo ammetti, visto che volevi intralciare la nostra unione.》Commento con un ghigno. 《Bè Bell è davvero molto bella, chiunque la nota. E poi mi piaceva competere contro di te, sei un valido avversario.》Ammicca con il volto furbo. 《Sono sicuro che anche tu troverai la donna giusta.》Fa una smorfia d'insofferenza. 《Sei un mio coetaneo, sai meglio di me che se a quaranta non sei riuscito a trovare qualcuno di così speciale... allora non succederà più.》《Non essere pessimista, non è da te.》Lo prendo in giro. 《Sai meglio di me che le donne si avvicinano solo per il denaro.》Abbasso lo sguardo, questa è la parte peggiore dell'essere ricchi. Ci sono passato anch'io. 《Hai trovato quel figlio di puttana?》Serro le mascelle. 《No. Ogni volta sembra dissolversi nel vento.》Borbotto a denti stretti.





《Aaah! Aaah! Aah!》Mi sveglio di soprassalto. 《Azzurra!》Bell si alza di scatto dal letto. Azzurra piange tra le urla. Mi scopro e salto in piedi. Cosa succede? Un incubo? Sento Bell consolarla, ma piange ancora. La trovo tutta sudata e in lacrime. 《Tesoro mio, che succede?》Chiedo dolcemente, mettendomi di fianco a Bell che la tiene stretta nel suo abbraccio protettivo. Non risponde, si limita solo a piangere disperatamente. 《Non piangere, è stato solo un brutto sogno amore mio.》La rassicura Bell. Sono ancora intontito, mi passo una mano sul viso e i capelli. 《Tesoro stai tranquilla, senz'altro è stato un incubo. Vieni a dormire nel lettone con noi.》Dico amorevole. Allarga all'istante le braccia verso di me e la prendo tra le mie, baciandola ripetutamente. 《Oh Dio! Hai fatto la pipì a letto!》Esclama con agitazione Bell. Azzurra mi stringe più forte singhiozzando. Mi sollevo con lei in braccio e guardo Bell che fissa il letto bagnato. 《Non preoccuparti Bell, ci penserà domattina Clara.》Vedo chiaramente che è sconvolta. Azzurra ha otto anni, non dovrebbe più fare la pipì a letto da anni ormai. Cosa succede? 《Amore andiamo in bagno a pulirci e mettere un pigiamino pulito.》Mormora Bell prendendola in braccio. Vado in camera e mi stendo sul letto fissando il soffitto. Non so se anni fa dopo quella esperienza traumatica Azzurra abbia mai fatto la pipì a letto, ma sicuramente c'è qualcosa che la spaventa, non può trattarsi solo di un brutto sogno. Ma nessuno può farle del male, con lei c'è Jesse. Mi passo una mano tra i capelli e sento come se un macigno fosse pronto a schiacciare tutta la felicità che finalmente ho ottenuto. Sento che questo è solo l'inizio, le tenebre stanno iniziando a tessere la loro trama. Mi sento soffocare, e non è da me. Prima o poi dovrò rivelare a Bell la verità, è inevitabile, ed è giusto che sia così, anche se mi dovesse lasciare. Devo esser pronto ad accettare anche la reazione più temibile. Bell rientra in camera con Azzurra che subito si adagia sul mio petto e io la stringo in un caloroso abbraccio dandole tanti bacetti. Sento il sospiro preoccupato di Bell e ho una fitta di dispiacere al cuore, Azzurra si è addormenta all'istante sul mio petto. Mi sciolgo e le accarezzo i capelli dorati. 《Che succede Carter? - La voce ansiosa di Bell mi mette angoscia. - Azzurra ha fatto la pipì a letto solo una volta anni fa. Questa cosa mi mette agitazione.》Sembra sul punto di piangere. Immagino che quella volta la causa sia stata Baker. Butto l'aria pesantemente e le accarezzo il viso intristito. 《Non temere. Domani le parlo e vediamo di capire qual'è il problema. Ma tu cerca di stare serena, ti prego.》Annuisce, ma il cipiglio sulla fronte mi dice che la preoccupazione è ancora lì. 《Vieni qui.》Allargo il braccio che stringeva Azzurra per comprendere anche lei nella stretta. Si avvicina affinché la posso stringere e le bacio la fronte. 《Ti amo Bell.》

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