Carter. Capitolo 18

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Sono seduto di fronte al camino con un bicchiere di Bourbon, Tinkerbell è andata ad accompagnare Azzurra a letto. Stasera Tinkerbell è come se... non so... mi ha guardato in modo... bevo un pò e nella memoria si affacciano con prepotenza i momenti più belli vissuti nella mia vita.

Siamo a casa dei miei genitori, loro sono fuori questo weekend, mi hanno lasciato la casa tutta per me, visto che Arthur è a Miami. Così stasera ho fatto cenare Tinkerbell in salone, a lume di candela, lei è di una bellezza che mi fa tremare. Ci siamo lanciati sguardi silenziosi per tutto il pasto e poi mi siedo a suonarle qualcosa che ho imparato come un pazzo per tutta la stagione, solo per lei. Stasera porta un prendisole un pò ampio e corto quanto basta per mostrare due gambe perfette e i suoi capelli castani sono sciolti e mossi. Ha messo un trucco leggero sul viso delicato e un dolce profumo fiorato. Capisco che ha dedicato del tempo a farsi bella per me e mi sento ancora più innamorato. Ho così bisogno di lei, ma ho paura, paura perché è ancora troppo giovane, anche se stasera sembra una stupenda ragazza. Ma stasera ho deciso che ogni paura deve essere rinchiusa in un posto sotterraneo, così che finalmente posso amarla e leggo nei suoi occhi impazienti la stessa cosa. Così suono Spring Waltz e lei si mette di fronte a me, ascoltandomi emozionata. È così bella e delicata, ho timore di farle male e decido che sarò delicato, so che per lei è la prima volta, ecco perché l'ho portata qui. Perché non voglio che ricordi la sua prima volta come una cosa fatta di fretta e in un luogo misero. I miei pensieri s'interrompono quando la vedo venire verso di me, si siede sullo sgabello di fianco a me e mi accarezza piano i capelli, sono percorso da brividi e sento l'eccitazione farsi via via più prepotente e la sento in contrasto con il dolce sentimento che nutro per lei. Non riesco ancora a smettere di suonare, quando la sua mano si sposta sul mio viso, accarezzandolo e poi facendolo voltare verso di lei, così che smetto. I suoi occhi azzurri sono brillanti e pieni di aspettative, le labbra carnose s'increspano impercettibilmente e la vedo deglutire a fatica. Non l'ho mai vista così bella come in quel momento. 《Tinkerbell...》Bisbiglio. Mi mette un dito sulle labbra e mi guarda seria. 《Fa l'amore con me Carter. Non pensare a niente. Solo che ti amo e che tu mi ami.》Sono immobile e travolto dall'amore, sento qualcosa di molto forte, come se volessi piangere di gioia. Poi dolcemente mi bacia, lasciando la sua mano sulla mia guancia e io la copro subito con la mia e ricambio il bacio con più ardore e in un attimo è come se divampa un incendio. Le nostre bocche sono affamate, ci mordiamo delicatamente e ci incolliamo in un vortice caldo. La prendo tra le braccia e sto per portarla al piano di sopra, nelle camere da letto. 《No. Restiamo qui...》Sussurra in affanno e così la stendo a terra, sul tappeto davanti al camino e credo non ci sia niente di più bello e romantico. Prendo a baciarla con passione, intanto le mie mani le accarezzano piano le morbide onde, il collo, la clavicola e poi giù: seno, sterno e la vita stretta, fino a sollevarle il prendisole e accarezzarle piano le gambe morbide, percepisco la pelle d'oca e sorrido tra le sue labbra. Pian piano le sfilo il prendisole con il suo aiuto, lei mi sbottona la camicia e la lascia scivolare piano, indugiando con lente carezze sulle spalle e braccia, è rossa, ma nonostante tutto continua con determinazione. 《Sei bellissimo.》Sussurra appena, guardandomi il torace e il volto. Io le accarezzo il viso e inizio a baciarla lentamente: le guance, le orecchie, il piccolo lobo, il mento succhiandolo un pò, le annuso piano il collo beandomi del profumo della sua pelle e di quello lieve che porta, e poi torno a baciarla piano. Con una mano inizio ad abbassarle le spalline del reggiseno di cotone e sganciarlo, continuo la scia di piccoli baci dal petto al seno, togliendo il reggiseno e continuando a baciarlo piano, poi formando dei piccoli cerchi con la lingua intorno all'aureole rosa scuro. La sento ansimare e agitarsi e mi sposto al centro verso lo sterno, il ventre, le do qualche piccolo morsetto e le abbasso lo slip disegnato e con ricami. Le sue mani mi toccano piano i capelli e prendo a leccarla e succhiarla. 《Ah! Carter!》Le piace. Continuo dandoci piacere, fino a che non la sento urlare appagata, a quel punto inizio a slacciarmi i jeans e toglierli insieme ai boxer, vedo lei studiarmi attenta, so che non ha mai visto un uomo nudo, è la sua prima volta e spero non sia spaventata. Ma mi sorride e io ricambio, prendendo dai jeans il profilattico e indossandolo. Mi posiziono tra le sue gambe e le porto ad allacciarle alla mia vita, poi molto lentamente le entro dentro. 《Ah!》Urla e mi faccio ad un passo dalle sue labbra. Tiene gli occhi stretti e capisco che le faccio ancora male. È molto stretta attorno a me, è così calda e setosa. Le sue mani mi stringono le braccia e le sue unghie si conficcano nella mia carne. 《Sei bellissima. Sei come la mattina di Natale con la neve e il fuoco acceso nel camino.》Riesco a dire commosso e apre gli occhi e passa le dita come una carezza sulla mia piccola cicatrice sulla fronte. 《Tu sei il regalo più bello che la vita mi ha donato, Carter.》Confessa dolcemente e le sorrido. Poi inizio a muovermi delicatamente. 《Ti sento così forte.》Geme socchiudendo le palpebre. Io la bacio e le accarezzo i capelli. Sono così felice di essere dentro di lei, di unirmi in modo così meraviglioso, vorrei che durasse per sempre, deliziarmi delle sue espressioni appagate, guardarla mentre tiene gli occhi chiusi e si abbandona al piacere che le dono è qualcosa che mi appaga oltre misura. Le sue mani esplorano piano il mio corpo e trovo godimento in ogni sua carezza. Tiene il collo inarcato e le labbra spalancate, e davvero non c'è niente di più bello al mondo. 《Più forte!》Mi prega sentendola stringere con forza le gambe attorno alla mia vita e io comincio a spingere più forte. 《Ah! Sì! È così bello!》 Sorride felice, perché le sto dando piacere finalmente, mi faccio ad un passo dalle sue labbra e la bacio e lei ricambia attaccandosi ai miei capelli. Sono tutto sudato e un pò ansimante, ma felice. Poi i suoi occhi si fanno grandi e mi fissa come sgomenta e capisco che sta per avere il suo primo orgasmo. 《Lasciati andare. - Le mormoro sorridendo e spingendo di più. - Prendilo, è tuo.》《Oh Carter! Ah!》Geme forte e mi sento trasportato anch'io emettendo un verso lamentoso e gutturale. Poi prendo a baciarla dolcemente e vedo che piange. 《Stai bene?》Le chiedo. Ha il viso arrossato e umido, ma è luminosa e sorride tra le lacrime, appagata. 《Mai stata meglio.》Io la guardo imbambolato. La mia anima bianca. 《Sei davvero la mia mattina di Natale.》Mi prende il viso e mi dà un caldo bacio bagnato. Lo esco per togliere il profilattico e lo trovo sporco di sangue, sangue sparso ovunque. Vedo lei arrossire e modersi il labbro inferiore. Mi sento molto fortunato. 《Che dirai a tua madre?》Mi chiede riferendosi al tappeto sporco. 《Lo butterò. Dirò che ci ho vomitato.》Scoppia a ridere. Poi mi guarda intensamente. 《Voglio rifarlo.》Le sorrido e la copro con il mio corpo, riprendendo a baciarla possessivo.

Muovo un pò il bicchiere, guardando il liquido ambrato ondeggiare. Mi sento malinconico, tutte le volte che ripenso a quando abbiamo fatto l'amore, succede. Ed ecco che Tinkerbell mi passa davanti accomodandosi al mio fianco. 《Scusa se ti ho fatto aspettare. Ma stasera ho preferito metterla io a letto.》《Non scusarti. Hai fatto bene.》Le rispondo sincero. La guardo e vedo che mi fissa in modo diverso, ma io guardandola sento il maremoto, il ricordo di prima mi ha messo di un umore particolare, così decido che è meglio che vada. 《Me ne vado.》La informo alzandomi e posando il bicchiere ancora pieno sul tavolino basso di fronte al divano. 《Perché?》Mi spiazza e la guardo, ha gli occhi che le brillano e lo sguardo sperduto. Che succede? Ad un certo punto vedo i suoi occhi brillare troppo e capisco che sta piangendo, subito mi abbasso e le prendo il viso tra le mani. 《Che succede? Perché piangi?》Subito mi afferra per il collo e mi stringe in un abbraccio e scoppia a piangere, così la stringo tra le braccia, in ginocchio. La stringo mentre lei sussulta piano e non so cosa ha scatenato questa sua reazione e perché si sta aprendo a me, sicuramente mi rende felice, ma anche spiazzato.

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