Carter. Capitolo 194

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Sono le sette di sera quando varco la porta di casa e subito un odore che tanto amo mi va dritto alle narici, colpendomi al cuore. È inconfondibile. Torta di mele. Non ci posso credere. È la mia torta preferita. Come fa a saperlo? Ma soprattutto la sa cucinare? Come può essere? 《Papà! Papà!》Azzurra mi viene incontro e subito la prendo in braccio. 《Ti sei divertita oggi con mamma?》Annuisce felice. Avanzo verso il salone con Azzurra in braccio e trovo la tavola perfettamente apparecchiata e imbandita da tanti stuzzichini, aperitivi e candelabri. I decori natalizi poi sono una bella ciliegina sulla torta. 《Dov'è la mamma?》Chiedo. Azzurra indica dietro di me, così con i battiti cardiaci in aumento, mi volto a guardare sulla soglia e sono sconvolto dalla sua bellezza che quasi mi acceca. No, la ciliegina è decisamente lei. È la mia dolce fatina. La mia bellissima Tinkerbell. Indossa un abitino in tulle verde smeraldo, ha la scollatura molto profonda sul seno, e ormai so che è il suo stile, sorrido deliziato. L'abitino si stringe sulla vita come una cinta in pizzo, e si allarga nella parte di sotto fin sopra il ginocchio. Lo stesso pizzo si trova sulle spalline per scendere con tulle trasparente e riprendere il pizzo sui polsi. Ma quando fa un giro su sé stessa vedo che il tulle trasparente le copre le spalle e ha lo stesso pizzo verde scuro che disegna foglie e fiori delicati. Ha raccolto i capelli in cima, come la fatina Disney e delle ciocche laterali le ricadono morbide. Anche il trucco è accurato, sul verde scuro, che accende l'azzurro verde dei suoi occhi e le labbra scarlatte. Non riesco più a deglutire e non posso neanche dire qualcosa di troppo con in braccio Azzurra. Ma credo che lei mi ha appena letto dentro. Ride facendo spallucce e lì mi accorgo delle scarpe: alte, aperte, una fascia nera lucida davanti le dita dalle unghie laccate rosso scuro come quelle delle mani, il tallone scoperto e un sottilissimo cinturino nero fermato attorno alla caviglia sottile. Questa notte non risponderò delle mie azioni. E comincio a pensare che è proprio questo quello che lei vuole. Credo che il passo in più potrebbe avvenire proprio stanotte. 《Sei senza parole.》Mi prende in giro Azzurra, ridendo. 《Hai scelto tu?》Le chiedo punzecchiandola. 《Credi che ne abbia bisogno?》Interviene Bell, è Azzurra fa di no con la testa. 《Buona sera Carter.》Mi provoca con un sorriso accattivante. 《Buona sera Tinki.》Il suo sorriso si fa più luminoso, gli occhi brillanti, mentre si muove come una gatta verso di me. Cazzo! Fa caldo! Troppo! Decisamente tanto da andare in combustione. E non è a causa della legna che arde nel caminetto. È la fiamma del desiderio che nutro per lei, che ogni giorno si fa sempre più viva, ardente. Mi stampa un bacio e anche se è totalmente innocente, perché c'è Azzurra, io inspiro a fondo, così facendo il suo profumo mi dà il colpo di grazia. Ho già capito che questa serata sarà una tortura per il sottoscritto. 《Tanti auguri amore mio.》Dice in modo invitante. Togliendomi con le dita il rossetto dalle labbra, con movimenti lenti ma decisi. È diventata una pericolosa tentatrice. Azzurra sghignazza divertita e mi accorgo che è arrossita. 《Guarda tu cosa abbiamo qui.》Dico dandole un buffetto sulla guancia. 《Siete bellissimi.》Confessa in un sospiro. 《Azzurra vai a prendere i regali per papà.》《Siii!》Esclama in un grido di gioia. La lascio scendere e corre via. Io e Bell siamo soli. L'aria si fa subito incandescente, elettrica, la tensione sessuale è alle stelle, si respira. Non perdo tempo a catturarla per la vita e darle un bacio per come si deve, ansante e facendo vagare le mie mani per tutto il suo corpo. 《Carter...》Mi richiama dolcemente. 《La tua pancia è ancora piatta, non vedo l'ora che sia più sporgente.》Le confido impaziente, toccandole con possesso i fianchi. 《Ma che dici? Ancora con questa storia?》Ride. 《Ciò che desidero. E che ormai già sai.》Ammetto serio, tanto che piega la testa di lato con sorpresa. In quel momento mi accorgo della collana che porta al collo. Il ciondolo in filigrana. Quel rubino al centro con le foglie. Chi diavolo glielo ha regalato? La cosa subito mi turba e non passa inosservato a Bell. 《Che ti prende?》Meglio chiarire dopo questa cosa. 《Niente. Sei davvero incantevole. Ed è sempre troppo poco.》Mormoro in un sorriso. 《Sei così bello tutto stropicciato e con i capelli un pò in disordine.》Dichiara con tono suadente e passandomi una mano tra i capelli. 《E io che pensavo di cambiarmi.》Dico ironico. Ho messo il suo Armani preferito, perché sapevo di non avere il tempo per cambiarmi. 《Non ti azzardare. È tutto perfetto! Come il tuo profumo, ora più penetrante e virile per via della giornata impegnativa in ufficio.》Cazzo! Fa dei pensieri così primitivi... mi lascia completamente sedotto. 《Non provocarmi troppo, ricordati che sono un uomo che ha sempre appetito.》《Attento allora, perché stasera ho cucinato io, quindi potrebbe passarti tutto questo appetito.》Rido un attimo e poi mi faccio serio. 《Non sono mai stato un uomo pretenzioso.》Noto che fa uno sguardo come se le fosse venuto alla memoria qualcosa, e io so cosa: le stesse parole che le ho detto il nostro primo weekend qui, in cucina, e lei era timorosa di cucinare. 《Non amo la perfezione.》《Infatti solo tu puoi amare le mie orribili smagliature.》Dice a bassa voce con imbarazzo. 《Mmh... esattamente, mio dolce cuore.》Mormoro rauco prendendole il mento tra il pollice e l'indice e carezzandolo. Poi ecco il suono dei passi veloci verso di noi. È Azzurra che avanza di corsa con due pacchi tra le mani. 《Questo è da parte mia.》Dice riferendosi a quello più grosso dalla carta colorata. 《L'altro è di mamma.》Indica il pacchetto più piccolo dalla carta nera con la scritta Bvlgari. Sono emozionato, tantissimo, tanto da credere che il cuore mi stia uscendo dal petto. Immagino già cosa contiene il pacchetto. E sono sicuro che Azzurra mi ha regalato qualcosa che dimostra il suo amore di figlia per me. 《Grazie.》Mormoro con voce rauca per l'emozione. Azzurra saltella impaziente. 《Apriliii!》Rido e quando sto per scartare il suo, suonano alla porta. 《È Michael! Vado ad aprire!》Esclama entusiasta Bell correndo ad aprire. Michael. Che bello che sia venuto anche lui. Ma sono anche un pò triste perché so cosa nutre per Bell e quindi spero che questa serata in famiglia non gli faccia male. Perché ci tengo. 《Ciao zio!》Urla felice Azzurra. Guardo Michael, vederlo a proprio agio e sorridente mi alleggerisce il cuore. Saluta Azzurra con un caloroso abbraccio. 《Ciao piccola monella.》Anche Bell li guarda affettuosamente e sorridente. Poi viene verso di me e ci abbracciamo. 《Tanti auguri, fratello mio! Cento di questi giorni!》《Grazie fratello! Ti voglio bene.》E improvvisamente l'abbraccio si fa più caloroso.

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