Tinkerbell. Capitolo 176

180 25 14
                                        

In macchina resto stretta nel suo abbraccio, le nostre mani unite sul ventre. Mi sento al sicuro ora. Racconto cosa mi ha fatto, cosa mi ha detto... che lo avevo già incontrato quando sono andata a prendere Azzurra al conservatorio, ma soprattutto faccio il suo nome. Il corpo di Carter s'irrigidisce completamente. 《Jesse hai avvisato tuo fratello?》Non perde tempo a chiedere. 《Certo signore, alle cinque sarà al cottage.》《Tu andrai a scuola con mia figlia Azzurra e le starai attaccato. Sai quanto mi fidi di te e tuo fratello.》È molto grave, il solco profondo gli segna la fronte e l'angolo dell'occhio si abbassa. 《La sua famiglia è in buone mani signore.》Replica con voce seria Jesse. Lo stringo forte. 《Che succede Carter? Chi è questo Baker?》Piagnucolo spaventata. Mi fissa attentamente, dilata le narici prendendo un profondo respiro e poi dischiude le labbra piccole e desiderabili. 《Nessuno di cui tu ora debba preoccuparti. Lo saprai al momento giusto. Stasera hai avuto troppe emozioni e dobbiamo stare attenti ai bambini.》Con una mano mi stringe il ventre e con l'altra mi accarezza il viso, mentre mi guarda come se fossi la sua unica ragione di vita. 《Non permetterò a nessuno di fare del male ai nostri figli. NESSUNO.》 Il concetto è chiaro. 《E chi si occuperà di te? Niente guardia del corpo per te?》Chiedo visibilmente in ansia. 《Non ne ho bisogno. Deve solo entrare nel mio raggio...》Lascia la frase in sospeso. Che cosa succede? 《Cosa faresti?》Bisbiglio tremante. Il suo sguardo penetrante lascia scorgere l'ombra di un sorriso. 《Quello che si merita. Ora rilassati.》Mi fa poggiare il viso sul suo petto e sento attraverso il tessuto della fine camicia, il suo cuore battere come un tamburo. Capisco che sta cercando di tranquillizzarmi, anche se lui è molto agitato. 《Ha detto che visto che non mi hai parlato di lui, sei un caga sotto.》Voglio capire cosa c'è sotto. Il suo corpo s'irrigidisce e i suoi battiti si fanno più accelerati. 《Non m'importa come appaio ai suoi occhi. Io mi prendo sempre cura di ciò che mi sta a cuore e mi è vitale. E al momento è importante per me che tu e i nostri figli state bene. Ma sappi che quello che devo dirti non te lo sto tenendo nascosto perché non voglio fartelo sapere, semplicemente non posso, al momento. - Lo sento prendere un profondo respiro, come per farsi coraggio. - Non dimenticarti di queste parole. È importante per me. Perché io non sono un bugiardo, un vile, un vigliacco, un codardo.》Sento la sua voce tremare a quegli appellativi. Li riconosco. Sono gli stessi che ho affibiato ad Arthur giorni fa nella nostra casa incenerita. Evidentemente quando li ho pronunciati si è sentito preso in causa. Sollevo il viso per incontrare i suoi occhi che brillano nell'oscurità, ma riesco a scorgere comunque l'inquietudine, il timore che io possa perdere stima in lui. Impossibile. Non accadrà mai. 《Non ho mai pensato che potresti essere come Arthur, nonostante eravate fratelli. Tu sei un uomo meraviglioso, Carter.》Dico sottovoce, con trasporto. 《Ma stavolta non sono riuscito a salvarti da quel... quel...》Ringhia prendendosela con sé stesso e gli premo una mano sul viso pungente. 《Non lo pensare nemmeno.》Mormoro seria. 《Avrei dovuto esserci IO. Non George.》È possessivo e la cosa mi fa sorridere teneramente, come quando ha tolto di mano la pelliccia a Jesse per mettermela lui. Sento un tuffo al cuore per quanto lo amo. 《Non m'importa niente di George, nè di nessun altro. Tu sei l'unico nel mio cuore e nella mia mente.》Mi fissa intensamente, con aria contrita e lascio che le mie dita si muovono sulla barbetta pungente. 《Non voglio perderti Bell. Ne morirei. Davvero. - Enfatizza sulla parola, mentre la morsa allo stomaco si fa più incessante. - Ho vissuto ogni giorno della mia vita nell'attesa di te. In funzione a te. E ora sto vivendo la magia. Non posso perderla.》Confessa disperato. Questa confessione mi sconvolge in profondità, mi accende, è tutto ciò che ho sempre voluto sentire dalla sua voce. Le mie labbra si uniscono alle sue, le dischiudono morbidamente a lungo. Dopo il mio viso si poggia nuovamente sul suo petto e sospiro. Questa sera è stata molto forte, ho anche capito che mi aspetta una terribile confessione. Vorrei approfondire cosa c'è sotto, ma ha ragione Carter: un'altra emozione e potrei perdere i nostri figli. So che me lo dirà a tempo debito. Sospiro aggrappandomi alla sua camicia che profuma di pulito, di Sauvage, di lui, e un doloroso piacevole tormento si risveglia in me.

𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼‍♀️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora