Quando scendiamo Azzurra ci fissa attenta. 《Avete litigato?》La sua voce è agitata e subito la rassicuro. 《Ma no amore mio, che dici?》 Le accarezzo il viso e l'abbraccio. È troppo spaventata che tra me e Carter succeda qualcosa di grave che lo allontani. 《Litigare? Quello che voglio fare con tua madre è proprio tutto il contrario tesoro mio.》Esclama ridendo la iena. Mi volto e lo fisso con gli occhi spalancati e sento Azzurra ridere. Le piace il suo spirito, Arthur non avrebbe mai fatto una battuta simile. Azzurra subito trotterella verso le sue braccia ridendo e lasciandomi scioccata. 《La vuoi amare, vero?》Credo che la fiamma della vergogna mi abbia appena incenerito. 《Azzurra!》La richiamo. Carter ride divertito e la monellaccia insieme a lui. Non so che fare e ad un certo punto quelle risa mi contagiano e mi ritrovo a ridere. 《Che scemi che siete.》Sbotto infine.
Il mare è piatto e pulito, eccetto la sabbia che è un pò sporca. Ho abbottonato per bene il cappotto di Azzurra, anche se il sole splende in cielo, l'aria è fredda e stando vicino al mare si muove un vento leggero che entra nelle ossa e mi fa rabbrividire. Ho messo i guanti e anche il cappellino e vedo il volto di Carter soddisfatto. 《È bellissimo.》La vocina incantata di Azzurra mi fa sorridere e la bacio. 《Ti piace?》《Tanto mamma.》Sorrido ancora verso Carter che accenna un lieve sorriso sul volto serio. Cosa gli prende? 《Facciamo una passeggiata?》Chiede speranzosa Azzurra e prendendoci per mano. 《Certo tesoro mio.》L'accontenta Carter. Così ci ritroviamo come ieri sera ai mercatini: Azzurra al centro e noi la teniamo per mano. Sorride felice, capisco che le piace questa unione e guardando l'orizzonte mi rilasso. 《Che succederà domani?》La domanda a bruciapelo di Azzurra mette fine al mio rilassamento. 《Che vuoi che succeda?》Chiede Carter ridendo. 《Io non voglio che ci dividiamo. Voglio che stiamo tutti insieme.》Ecco che inizia a fare i capricci e guardo Carter in difficoltà come me. 《Azzurra, tuo zio ha una sua casa, una vita sua. Non è tuo p...》Subito mi blocco, mi mordo il labbro e capisco di aver fatto un grosso errore, ma é la verità. Mi lancia uno sguardo non carino e mi preparo alla sfuriata. Ormai la conosco, mi ama alla follia, ma delle volte, quando non l'accontento mi fa le sue piccole sfuriate, ma poi tutto torna come prima. 《E invece per me lui è mio padre!》 Mi colpisce dritto al cuore. È accigliata e frustrata, mi dispiace infinitamente. 《Voglio stare anche con lui. Non puoi impedirmelo!》Ho la bocca spalancata. Vedo Carter accigliarsi. 《Azzurra! Calmati. - La sgrida con severità. - Tua madre non vuole dividerci, ma certe cose vanno fatte con calma. Ti amiamo entrambi e sai benissimo che non ti lascio più.》È accigliata anche con lui, bene, se non altro ce l'ha con tutti e due. Molla entrambe le nostre mani. 《Voi grandi siete Stupidi! - Ci urla addosso. - Si vede che vi amate, perché dovete fare con calma? Non voglio che stiamo divisi!》《Azzurra.》La richiama ancora con le sopracciglia inarcate. 《Per tua madre non è facile, lei voleva bene a tuo papà.》Lo guardo per la prima volta con dolcezza, questa non me l'aspettavo. 《Ci sono cose che vanno fatte con calma Azzurra.》Mormoro dispiaciuta. Ha il broncio. 《Non ho mai capito perché l'amavi!》E questo è il colpo di grazia che mi infligge e mi fa barcollare. 《Azzurra! - Stavolta è più serio. - Chiedi immediatamente scusa a tua madre.》Lo guarda accigliata e sbattendo le piccole palpebre. 《Lascia stare Carter. Non è la prima volta che me lo dice.》Ammetto, ma questa volta è stata peggiore delle altre volte in cui me lo ha detto, anche quando suo padre era vivo. Mi avvicino a mia figlia, l'abbraccio e dico una cosa che mi costa molto. 《Amore mio, ti voglio tanto bene. E se vuoi stare più tempo con tuo zio, puoi stare qualche giorno con lui. Io voglio solo vederti felice. Non m'importa del resto.》Neanche se soffrirò la sua mancanza. La sento piangere mentre mi stringe e vorrei sul serio fare qualunque cosa purché lei sia felice. 《Scusa mamma.》La voce le trema per le lacrime e so che mi ha chiesto scusa perché lo sente veramente e non perché glielo ha chiesto Carter. La stringo più forte e la bacio. 《Sssh... non piangere, tuo zio ci ha portate a mare, godiamoci questa bellissima giornata.》Mi scosto e lei abbassa il capo. Prendo dalla mia tracolla un fazzolettino e le asciugo le lacrime e il nasino all'insù. Mi rialzo sospirando e incontro il volto assorto di Carter, non capisco cosa pensa, vorrei tanto chiederglielo ma con Azzurra non posso. Dopo il nostro chiarimento in camera, lo vedo strano. Azzurra lo guarda timorosa e trattengo un sorriso, è imbarazzata per la piccola sceneggiata che ci ha fatto e il rimprovero che ha ricevuto, ma lui le fa subito un sorriso e con la mano un cenno di andare da lui, così corre sorridente tra le sue braccia. 《Perdonami. È solo che vi voglio insieme. Vi amo così tanto.》Biascica lamentosa. 《Lo so tesoro mio, ma devi essere paziente.》La sua voce calda è una dolce carezza. Ho notato che sa essere severo, tanto quanto dolce. È un padre perfetto e piano piano mi avvicino verso di loro e allargo le braccia per abbracciarli. Azzurra mi sorride felice e Carter mi fissa attentamente. Sento svolazzare, alzo gli occhi in cielo e vedo uno stormo di piccole rondini che seguono lo stesso movimento. Sono bellissime. 《Che meraviglia.》Esclamo incantata.《Questo è perché siamo uniti. Ci porteranno fortuna.》Le parole di Azzurra mi sorprendono e spero sia vero. 《Guardate che bella quella conchiglia!》Indica un punto verso la riva e fa per muoversi tra le braccia di Carter così che lui la fa scendere e corre. 《Lo fa di proposito.》Gli faccio notare.《Sì, lo penso anch'io.》Replica assorto. 《Che succede Carter?》Se Azzurra vuole lasciarci da soli per parlare, tanto vale che ne approfitto, non sopporto più questo cambiamento di umore. Azzurra intanto è alle prese con le conchiglie. Lo sento prendere un profondo respiro e tremo internamente, terrorizzata per la seconda volta oggi. 《Temo che il sentimento nei confronti di Arthur sia più forte di quello che pensavo e che non mi darai mai una possibilità. E vorrei rendere felice Azzurra, ma allo stesso tempo vorrei che tu fossi serena.》È impazzito? Mi acciglio. 《Invece questo weekend mi ha avvicinato molto a te. Non puoi immaginare quanto.》Ammetto con il cuore, perché ci tengo. Mi guarda incerto e davvero non capisco come può pensare una cosa simile dopo lo scatto di gelosia che ho avuto. 《Come puoi dire una cosa simile? Quando prima ho... sì quando... ho reagito...》《Ti ho detto che sono sempre stato legato a te e che l'unica donna che voglio sei tu, e tu mi hai risposto di andare di sotto.》Il solco sulla fronte si è fatto profondo e sono senza parole, è offeso perché non ho dato importanza ai suoi sentimenti. È un uomo sensibile. Butto uno sguardo ad Azzurra che non ci guarda nemmeno, presa alla raccolta delle conchiglie, ma infondo il suo scopo è quello di farci stare soli. 《Le tue parole mi hanno spiazzato Carter. Cosa avrei potuto dire? - Mi scruta attento. - Ma non è vero che quello che sento per te è meno importante, per tutti questi anni ti ho pensato. Mi dispiace di averti mandato un messaggio sbagliato. - Il suo viso si rasserena. - Credimi, è tutto il contrario. 》Ci ritroviamo ancora a fissarci, è bellissimo vedere il cambiamento che fa il suo viso e i suoi occhi mentre mi guarda, leggo il desiderio e sorrido. Mi volto a guardare ancora Azzurra, ci evita e mi fa ridere. 《Non posso credere che manovra il tutto per farci stare soli. È troppo furba. 》Carter ride piano. 《Ha la furbizia di Arthur.》Lo fisso seria. 《Invece io credo che ti somiglia molto. - Smette di ridere. - È sensibile, avete lo stesso spirito e la sua furbizia è dettata dal cuore, proprio come la tua. Quella di Arthur era maligna. Non ha a che vedere con Azzurra.》I suoi occhi si fanno più grandi ora e si avvicina di più a me. 《In effetti potrebbe benissimo essere tua figlia, avete pure lo stesso sangue.》Si fa ad un passo dal mio viso e i suoi occhi mi penetrano con un'intensità da perdere ogni senso. Rieccoci. Ad un passo dalle labbra, ma stavolta l'intensità dei suoi occhi sui miei è ben più profonda e capisco che ho toccato un tasto che gli sta molto a cuore. Socchiudo gli occhi e gli guardo le labbra. Mi bacerà? 《Sappi che se non fosse per una serie di circostanze... io ti starei baciando ora.》La voce roca è sofferta, si sta controllando molto e anche io ammetto che sto trattenendo l'impulso più faticosamente. 《Ti bacerei profondamente, con possesso, dedizione, a lungo, togliendoti il respiro, abilità cognitive. Ti trasmetterei tutto il mio amore e il fuoco che ho per te.》Gesù! Lo fisso grave e desiderosa, le sue parole si imprimono come un marchio a fuoco e d'impulso l'abbraccio e lo stringo, una mano va a stringere sulla sua chioma, ma non sento nulla perché ho i guanti e mi arrabbio. Dannati guanti! Ma mi inebrio nel suo odore intenso e selvaggio e del suo corpo duro attaccato al mio. Carter mi stritola e sento il suo cuore, batte forte, impazzito, come il mio. 《Ti voglio bene Carter.》Dico emozionata. Stiamo ancora un pò stretti e scommetto che Azzurra ci sta guardando al settimo cielo. Quando ci stacchiamo, mi accarezza una guancia e ho i brividi al suo contatto. Mi guarda con la stessa intensità di prima, se non che ora ha gli occhi arrossati per l'emozione. 《Ti amo Tinkerbell.》Sento come se il mio cuore si aprisse e le viscere si aggrovigliano sempre di più. Ha voluto sottolineare il suo diverso sentimento guardandomi negli occhi, lo trovo meraviglioso e sorrido. Mi volto e scorgo Azzurra sorriderci. L'amo da morire la mia piccola volpe.

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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomantikaAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...