《Cos'è?》La voce sospettosa di Carter rivela una nota di preoccupazione, la stessa che mi percuote. 《Stiamo per scoprirlo.》Dico aprendo il quaderno dalle pagine scurite e bruciate. Aggrotto le sopracciglia quando leggo numeri, tanti numeri, sono delle cifre e conteggi. Volto le pagine, cercandone qualcuna leggibile e trovo dei nomi, appuntamenti, cifre, conteggi. Ma quando leggo il nome di una mia cliente... "Accompagnata" con il nome di un uomo a me sconosciuto, sbarro gli occhi. Continuo a voltare le pagine e riesco a leggere altri nomi che fanno parte della mia agenzia, associate/i a persone fuori dal mio registro... il cuore è come se mi si fermasse. Lo shock è tale che le mani iniziano a tremarmi. Carter mi prende dalle mani il quaderno, ma una rabbia accecante mi sovrasta. 《Bestia! Rifiuto umano!》Sibila inferocito. 《Quel figlio di puttana aveva creato un giro di prostituzione nella mia agenzia!! Io non posso crederci!!》Urlo, muovendomi nervosamente tra le macerie. 《Ti prego, calmati.》Mormora rassicurante, chiudendo il quaderno e poggiandolo sulla scrivania e avvicinandosi a me. Sta contenendo l'ira cocente, a differenza mia, lo vedo dal suo volto contratto, dal solco profondo, da una palpebra più abbassata rispetto all'altra. Ma tiene a freno la rabbia. Non so come fa ad avere il pieno controllo di sé, ma la cosa lo fa sembrare decisamente più uomo. Anche quando sono inferocita lo trovo attraente nel suo essere equilibrato. 《Calmarmi?! Quel disgraziato lestofante ha buttato merda su una cosa mia! - Mi agito portando le mani al petto. - Sul mio lavoro! Io ho costruito quell'agenzia con sacrificio e scopro una cosa simile?!!》Mi prende le mani e le stringe nelle sue fissandomi grave. 《Lo so. E credimi, sono furibondo quanto te, se non di più.》Lo credo eccome, i suoi occhi sono delle lame di ghiaccio. 《Ma agitandoti farai del male ai nostri figli. Quindi, per favore... cerca di calmarti. - Gli faccio una smorfia nervosa. - Lo so che non è facile. Cerchiamo più che altro di capire chi, lo ha aiutato in questa cosa.》Sgrano gli occhi al pensiero che una delle mie amiche lo abbia aiutato. Scuoto la testa come a non poterci credere. 《Andiamo in agenzia. ORA.》Sono piena d'ira e non ho idea di cosa combinerò una volta arrivata in agenzia. 《Non mi sembra una buona idea.》È severo, mentre mi tiene in una morsa stretta. 《Sei troppo nervosa e non va bene.》《Certo che lo sono! - Esplodo fuori di me. - E voglio vederci chiaro! Se devo sbattere fuori le mie amiche, lo farò!》《Bell! Sono furioso anch'io! Ma desidero che ti calmi!》Dice con un tono che non ammette repliche e l'espressione accigliata. 《Non ci riesco! Con i soldi della vendita della casa negli Hampton, non ci ho pagato solo il funerale, ma ho investito sulla mia agenzia! E non l'ho fatto per questo fango! Per me è un colpo al cuore. E non oso pensare se avessero fatto un controllo cosa sarebbe potuto succedere!》Serra i denti, vedo le mascelle contrarsi e pulsare, il suo volto è la personificazione della ferocia. Lo sto istigando troppo. Mi fissa a lungo e respira pesantemente. 《Bell, il fatto che io non spacchi tutto, o che non urli come un leone feroce... non significa che non sto esplodendo! Sono abituato a mantenere il controllo. - Sibila nervoso. - E il fatto che si tratti di te poi...》Si passa una mano sul viso e inspira bruscamente, poi mi stringe più al suo corpo. 《Ti prometto che risalirò a questo schifo, ma non possiamo far uscire fuori questa porcheria o tu ci rimetti. E io non lo permetterò. Perché ti amo sopra ogni cosa. Sei la mia vita.》Lo guardo piena di emozioni contrastanti. Lo desidero, lo amo, e sono nera. 《Vorrei...》Sollevo una mano e la stringo a pugno. 《Vorrei ucciderlo con le mie mani! E pensare che prima ho ricordato un momento felice con questa merda! Mi detesto!》Sto per darmi uno schiaffo, ma lui mi afferra il polso stringendomelo e mi inchioda con uno sguardo intimante. La palpebra si abbassa ancora, dilata le narici e le mascelle pulsano. 《Non provarci più.》Mormora severo. Deglutisco a fatica e lo stomaco mi si contorce. 《Ora è meglio andare.》《Carter, devo andare in agenzia a parlare con le ragazze.》Cerco di fargli capire cosa mi preme. 《Ho detto di no. In queste condizioni non andrai da nessuna parte. Devi calmarti! - Esclama con gravità pacata. - Non possiamo rischiare di perdere i nostri figli per le zozzerie di Arthur!》Esclama infine alzando la voce e con gli occhi spalancati che sembra sparino lame di ghiaccio. Ha ragione. Prendo un respiro e sposto i capelli da una parte. 《Okay. Hai ragione, ma non è facile che mi calmi, ora come ora.》Replico spazientita. Lentamente mi fa un sorrisetto mascalzone. 《Ci penso io a questo, mio dolce cuore.》Sussurra sensuale, baciandomi languidamente la guancia e accarezzando l'altra con la mano. Sono percorsa da brividi e sospiro. Mi sposto per guardarlo supplichevole. 《Ti prego. - Mette il suo cipiglio. - Ti prometto che non mi agito. Parola mia.》Prometto seria. 《Se verrò meno alla mia parola, ti do il permesso di portarmi via di peso.》La sua fronte si distende e accenna un sorrisetto malizioso. 《E ti darò una bella sculacciata.》Aggrotto le sopracciglia con stupore e rido, davvero è una sorpresa continua. 《Okay. Ma ricorda che me lo hai promesso.》Mi avverte con il dito sollevato. Annuisco inspirando soddisfatta e cerco di calmarmi perché non devo venire meno alla parola data, o la prossima volta non avrò più la sua fiducia.
Buongiorno sognatori 💕 cosa ne pensate di tutto ciò? Come vi ho accennato su Instagram, questo è l'ultimo capitolo per il momento visto le feste natalizie e gli impegni. Riprenderò a Gennaio. Vi prego di non scrivermi il giorno dopo le feste con : "Non continui più?" Aggiornerò quando posso farlo. State tranquilli che finirò di pubblicarlo, come gli altri 2. Come sempre vi ringrazio molto per i vostri voti e le visualizzazioni💖 e vi auguro buone vacanze Natalizie 🎄🎅🏼☃️ Un abbraccio e a presto💋❤
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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...