Tinkerbell. Capitolo 112

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La dottoressa Dawson mi accoglie con un caloroso abbraccio. È una donna affettuosa e molto ironica, ma molto preparata. Va verso i sessanta, ma se li porta molto bene. 《Bell, che bella notizia. Come sta Azzurra?》È così accogliente e materna, si sistema gli occhiali da vista, mentre i suoi piccoli occhi azzurri ridono insieme a lei. 《Benissimo. Ma ancora non sa che presto avrà un fratellino o sorellina.》La dottoressa fa un bel sorriso a Carter che le porge la mano. 《Carter Scott.》Le sopracciglia della dottoressa si sollevano fin quasi all'attaccatura dei corti capelli biondi. 《Scott come il tuo defunto marito?》Faccio un sorriso imbarazzato. 《Sì. Carter è mio cognato. 》《E futuro marito.》Precisa Carter con un sorriso. La dottoressa Dawson si volta verso di me con un ghigno divertito. 《Non tutti i mali vengono per nuocere.》Poi si fa ad un passo da me e mi bisbiglia: 《Complimenti! È un bel fusto.》Rido guardando Carter che ride piano, ovviamente ha sentito. La seguo verso la poltrona. Carter mi toglie il cappotto e lo tiene stando al mio fianco per aiutarmi. La dottoressa Dawson l'osserva con attenzione increspando gli occhietti. Carter mi aiuta con le converse, mi tolgo i jeans, gli slip e mi sistemo sulla poltrona. 《Devo ammettere che hai fatto un enorme salto di qualità Bell.》Commenta la dottoressa con un sorrisino. 《Il tuo fidanzato oltre ad essere molto bello e anche protettivo.》Osservo Carter sorridere orgoglioso e mi fa ridere. 《Ha uno spiccato istinto paterno, complimenti.》Dice rivolta a Carter che sta gongolando in maniera spudorata. 《Ora andiamo a conoscere vostro figlio. Può accomodarsi se lo desidera.》Invita Carter a sedersi sulla sedia di fianco, ma so che è teso, non si siederebbe neanche morto. 《Preferisco rimanere in piedi.》Risponde con il suo tono da uomo d'affari e rido ancora. La dottoressa sogghigna mettendosi i guanti, prende la sonda e la riveste con un profilattico. Vedo carter osservare attentamente. 《Le consiglio di avvicinare la sedia, ne avrà bisogno.》Gli faccio un sorriso e mi fa il suo speciale. Con la testa gli faccio cenno di avvicinare la sedia e dopo che inspira, fa come gli chiedo. La dottoressa mi ammicca con una smorfia di approvazione che mi fa intendere che l'ho in pugno e sorrido ancora. 《Da quanto state insieme?》E intanto m'infila la sonda, Carter osserva con gli occhi più spalancati. 《Un paio di settimane.》Risponde prontamente. È molto teso. La dottoressa sorride. 《Neanche un mese? Avete avuto più rapporti o qualcuno in queste settimane?》Carter ha la fronte corrugata, è molto serio e un pò m'intimorisce. 《Più rapporti.》Risponde ancora, senza lasciarmi il tempo di farlo. La dottoressa si volta a guardarlo oltre le lenti. 《Lei non somiglia per niente a suo fratello. È così coinvolto.》Io e Carter ci fissiamo intensamente. Il giorno e la notte, ecco la differenza. La dottoressa ritorna a fissare il monitor e digita sulla tastiera, mentre muove la sonda dentro il mio utero. 《Okay, dopo mi dici quando hai scoperto di essere incinta, così possiamo iniziare a stabilire il tempo di gestazione.》Prendo un profondo respiro. 《Sì.》Carter prende la mia mano e la stringe e io ricambio la stretta. C'è silenzio. La dottoressa contempla il monitor con molta attenzione. Io e Carter ci fissiamo, si crea una connessione profonda. Paura. Che succede? La dottoressa muove ancora con più insistenza la sonda e aggrotta la fronte. Fisso ancora con terrore Carter, che ha stampato sul viso la mia stessa ansia. 《Dottoressa?》Carter la richiama con tono imperiale. 《Ci siamo!》Esclama lei infine, sorridendo e voltando il monitor verso di noi. Come la prima volta, anche ora, non riesco a capire nulla in quelle immagini confuse in bianco e nero. Carter guarda strizzando gli occhi e con le labbra dischiuse. 《Adesso voglio farvi sentire qualcosa.》La voce della dottoressa si fa più morbida, soffice come una piuma e cliccando sulla tastiera ecco un rumore assordante, più di quanto lo fu con Azzurra, almeno, se non ricordo male. 《È nostro figlio?》La voce di Carter è un soffio leggero, mentre l'espressione del suo volto si fa via via più emozionato. Gli stringo la mano mentre quel suono mi fa battere il cuore e scendere le lacrime. 《Sì, Mr Scott. Ma ha fatto un piccolo errore.》Sbatto le ciglia. 《Che errore?》Chiedo confusa, mentre Carter tenta più volte di deglutire. Mi si stringe il cuore nel vederlo così confuso e agiato. 《Non si tratta di vostro figlio. Ma dei vostri figli. Due cuori.》Carter cade sulla sedia in lacrime, copre la bocca e nasconde il viso sulla mia pancia, riempiendola di baci. L'emozione che m'investe dentro è potente, mi lascia senza respiro. Le mie mani gli accarezzano i capelli con amore. 《Le mie stelline.》Mormora tra le lacrime, quelle parole mi travolgono e mi ritrovo in un fiume di lacrime, nei suoni più dolci del mondo: i cuori dei nostri figli e il pianto di gioia dell'uomo più importante della mia vita e che amo follemente, che ora è inerme e straziato dalla gioia immensa. La dottoressa è per la prima volta senza parole ed emozionata. 《Scusate se interrompo questo momento intenso, ma vi informo che stanno bene, hanno un bel battito e voglio mostrarvi dove sono.》Annuisco devastata dalla gioia e in lacrime. Carter solleva il volto arrossato e bagnato e si avvicina per baciarmi con profondità, tenendomi il viso tra le mani. 《Grazie.》Mormora roco sulle mie labbra tremanti. 《Grazie a te.》Riesco a dire e le nostre labbra si ricongiungono con amore. Poi guardiamo il monitor e la dottoressa ci guarda estasiata. 《Che bella coppia innamorata, i vostri figli saranno fortunatissimi. Allora, andiamo a vedere dove sono.》Carter si stringe a me, ci stringiamo le mani e ci sorridiamo. 《Vedete questi due puntini?》È molto complicato e anche Carter corruga la fronte con attenzione. La dottoressa Dawson ingrandisce l'immagine e traccia dei punti. 《Queste dovrebbero essere le teste e qui i corpicini, ma ancora devono formarsi bene, sono piccini. Comunque ho appena scattato delle foto e fatto un piccolo video.》《Possiamo portarceli?》Carter sembra proprio un bambino, è così dolce. Il mio cuore trabocca d'amore per lui. 《Certo. Sono vostri. Pensare che tuo fratello si è limitato a sorridere.》Già, scaccio subito via quell'amaro in bocca e stringo le mani di Carter, riportando la sua attenzione. Ha gli occhi rossi, il grigio sembra argento tanto brilla e trasmettono un amore incondizionato. La dottoressa digita ancora qualcosa e poi esce piano la sonda e la posa. 《Okay, vi lascio un momento e vado di là a compilare la scheda.》I nostri visi si uniscono in un altro bacio lento e dolce. La sua lingua accarezza la mia, morbida, suadente. La sua mano accarezza la mia pancia con delicatezza. 《Mi darai due figli, Dio... ne è valsa decisamente la pena di vivere e soffrire come un cane per poi ricevere tutto questo amore.》Mi dice in lacrime. Gli accarezzo il viso estasiata. 《Ti amo. Non vedo l'ora di stringerli forte, di annusarli, sapranno di te.》Dico con voce rauca. 《E di te.》Aggiunge con intensità. Ci guardiamo ancora, uno sguardo profondo, intimo, che ci lega ancora di più. Poi mi pulisce con la carta, in modo delicato, dolce, che mi fa battere più forte il cuore. Che uomo. Ed è mio. Infine mi aiuta a scendere e vestire. Sarà una gravidanza dolcissima.

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