Carter. Capitolo 130

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《Oh. Mio. Dio. Quella è casa tua?》Sorrido spegnendo il motore, il pulsante e riportando le leve al posto. 《Nostra, amore mio.》Si alza dal sedile e fissa l'immensa villa situata sulla collina che sovrasta il mare. È completamente immersa nel verde, un paradiso naturale, un luogo molto suggestivo e invidiato. Quando la vidi decisi che doveva essere mia. Mi alzo e prendo la borsa mettendola in spalla. Tolgo i mocassini e li tengo in mano. 《Non ti muovere!》Esclamo scavallando, buttandomi in acqua, la sento ridere. 《Posso farcela.》Mi avvisa togliendosi i sandali e tenendoli in mano. Poggio la borsa sulla sabbia calda. 《No!》Esclamo secco. 《Voglio farlo io.》Ride e si ferma mentre vado a riprenderla. Allargo le braccia. 《Vieni qui.》La invito amorevolmente con un sorriso. Lei tutta sorridente con cautela si sporge verso le mie braccia e io la prendo subito, stringendola a me. L'acqua è fredda e cristallina, più tardi dobbiamo farci un bel tuffo. 《Che meraviglia Carter.》Mormora emozionata, stringendomi il collo. Dalla spiaggia salgo una piccola scaletta di legno che mi porta sulla collina erbosa, fino alla scalinata di legno che salgo felice, apro il cassettino che è situato sul pilastro che sorregge il piccolo cancello nero di ferro battuto, digito il codice e apro il cancello. 《Wow! Dobbiamo assolutamente portarci Azzurra.》Sorrido. 《Assolutamente sì, amore mio.》Cammino per tutta la passerella in legno dove è situata l'enorme piscina illuminata, i lettini per prendere il sole con gli ombrelloni, c'è il dondolo in un angolo vicino l'entrata e una scala di pietra bianca immersa nel verde che porta alla zona notte, una vasca idromassaggio un pò più distante della piscina, con le lanterne che la illuminano. Nell'angolo opposto un divano con il tavolino in legno e una lampada a soffitto, piantane a forma di vaso abbelliscono l'entrata. Tutt'attorno è ricco di vegetazione e si respira aria fresca. È piena di vetrate, tutto a luce, legno dark grey e acciaio. Alcune pavimentazioni sono interamente di vetro e ci sono vasche d'acqua sui balconi senza protezione, dove si vedono le cascate scorrere e vasche vicino alla pavimentazione che portano all'entrata. L'acqua che scorre viene incanalata e trasportata in una vasca nascosta che viene sempre filtrata e riutilizzata. Bell si toglie gli occhiali, ha l'aria esterrefatta. 《È tutta di vetro. Cioè... si vede tutto da qui. Ed è... immensa.》Sorrido compiaciuto e mi avvio verso la passerella di legno con a fianco la pavimentazione piena d'acqua che scorre all'estremità del muro, e la sento fare un'esclamazione di stupore entrando in questo enorme ingresso aperto, dove si affaccia un enorme giardino. Mi fermo alla porta circolare di vetro, dove ci sono le scale a chiocciola in legno e acciaio e parte della vasca d'acqua. Apro un cassettino e digito un altro codice di sicurezza, frugo nelle tasche un pò in difficoltà perché tengo in braccio Bell e poi le trovo, le inserisco e giro nella toppa fino ad aprire. Bell continua a guardarsi attorno sensa parole. 《Dai, ora puoi mettermi giù. Non vorrai salirmi per tutte le scale?》《Sei una piuma.》Le dico baciandole la punta del naso. 《E poi ho piacere di portarti su io.》Così mi richiudo la porta alle spalle e salgo. 《Che meraviglia! Non ho mai visto niente di così bello in tutta la mia vita.》Dice guardando la vasca d'acqua che fa un rumore rilassante e oltre il vetro, fuori. Sorrido nel vederla così entusiasta e finalmente siamo nel grande open space della hall, ai lati due divani con delle ottomane di fronte e i tappeti rotondi grigi. 《Benvenuta a casa amore mio.》Mormoro profondo con un sorriso caldo. Lei mi sorride. 《Grazie, amore mio.》La bacio dolcemente e poi la metto giù. Avanza piano a piedi nudi e si guarda intorno, posando i sandali da una parte. 《Non serve che ti chiedo se ti piace. - Rido. - È abbastanza chiaro.》Si volta sorridente.  《Direi proprio di sì.》Faccio il mio ghigno sardonico. 《Scendo alla spiaggia a recuperare il nostro bagaglio e le scarpe.》Annuisce attenta e ora mi faccio più roco nella voce. 《Nel frattempo voglio che tu ti spogli, perché i vestiti sono aboliti. Questa è la regola numero uno. Quando torno, nel posto in cui ti trovo, ti prenderò. Quindi affrettati a scegliere il luogo dove preferisci che ti prenda per prima, perché ti prenderò ovunque in questi due giorni. E sono molto eccitato, perché sei divina con questo prendisole e il cappello.》La sua espressione è colpita, ha le labbra dischiuse e deglutisce appena. Il mio ghigno si fa torbido. 《Ti farò urlare a squarciagola, aggrovigliare le viscere e ti darò orgasmi tanto intensi da ricordarli tutti.》Sobbalza portandosi una mano al petto e con il mio sorrisetto esco.






Buongiorno sognatori 💕 anche questo Pdv di Carter si è concluso. Spero vi sia piaciuto 🥰🥰 Vi ringrazio per le vostre letture e i voti. Per vedere la villa di Panama, la pubblicherò sul mio profilo Instagram💋

𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼‍♀️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora