Carter. Capitolo 67

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In macchina Azzurra è una macchinetta, è felice e la cosa ci fa sorridere insieme a Clara che le siede di fianco. 《Musica! Musica!》Saltella sul sedile come una molla, facendo scuotere il capo a Clara. Accendo la radio e Billie Eilish canta All the good girls go to hell. 《Siii Billie! Mi piace!》Sorrido, guardandola dallo specchietto retrovisore. 《Non è male.》La provoco. 《È bravissima! Tutte le sue canzoni lo sono.》《È un genere molto particolare per una bambina della tua età.》Noto dallo specchietto che assottiglia gli occhi. 《Non sono così piccola.》Bell ride divertita e anch'io vengo contagiato, mi piace questo clima, questo calore. Mi sento orgoglioso e soddisfatto. Il viaggio trascorre piacevolmente cantando allegramente. Diverse volte i miei occhi cercano quelli di Bell e lei mi fissa con quell'aria trasognata e felice, che è come se avesse cancellato tutti quegli anni tristi di solitudine. La vita inizia davvero a quarant'anni, e anche se ne manca quasi uno di anno per raggiungere quell'età, mi sento come se il tempo fosse ripartito da quando ne avevo quasi ventisei.

Arriviamo al cottage e scarichiamo molte cose. In settimana il furgone dei traslochi porterà tutto il resto. Clara inizia a salire le borse nella zona notte. 《Quando entra in camera da letto, non giudichi i miei sentimenti.》L'avviso con un candido sorriso che le fa corrugare la fronte e con un'espressione circospetta sale. Azzurra saltella nel salone iniziando a scartare i decori. 《Perché hai detto quella cosa a Clara? Cosa c'è nella tua camera?》Mi chiede Bell sospetta. Le sorrido baciandola con amore. 《Poi lo scoprirai.》Assottiglia gli occhi con un'espressione indagatrice. 《Uhm... okay.》La cingo ancora per la vita e la bacio sensuale, lentamente, gustandola. 《Più tardi possiamo andare ancora ai mercatini di Natale?》La vocina allegra di Azzurra ci riscuote da quel momento caldo e intimo. 《No. Prima dobbiamo sistemare questi addobbi, poi decideremo se è il caso di acquistarne ancora altri.》 Le risponde seria Bell. Azzurra mette il broncio e mi guarda cercando il mio aiuto. 《Ziooo... Andiamo?》Faccio di no con la testa. 《Ha ragione tua madre. Prima sistemiamo ciò che abbiamo, poi ci andiamo, tanto i mercatini non scappano, saranno qui tutto il natale.》Sospira abbattuta e mi avvicino verso di lei. 《Ehi! Dobbiamo montare l'albero che hai scelto. Lo hai dimenticato? Su con il morale.》Mi fa un bellissimo sorriso e si alza da terra allungando le braccia verso di me e io la prendo in braccio sbaciucchiandomela e facendola ridere. I miei occhi si posano su Bell che ci osserva rapita appoggiata allo stipite della porta. Mi piace la sua espressione quando mi guarda insieme ad Azzurra, è qualcosa di indescrivibile, di caldo, che mi fa sentire realmente suo padre. Un emozione magica e impagabile.

Sto quasi finendo di montare i rami dell'albero, ho acceso il camino e ora sono accaldato, così mi metto a torso nudo e continuo a montare con Azzurra che mi passa i rami, Bell è in cucina con Clara che stanno organizzando la cena per stasera, non mi è sfuggito il sorrisino canzonatorio di Clara quando è scesa dalla zona notte, ma onestamente non rimuoverò i quadri per lei. Ci tengo. 《Perché hai delle macchie rosse sul corpo?》Chiede improvvisamente come se mi avesse colpito con un proiettile a salve. 《Facendo palestra mi sono fatto un pò male.》Mento terribilmente. 《Anche sul collo? Sembra che sei stato morso da un vampiro.》Ride divertita, ma è molto furba. 《Chissà, magari è stato proprio un vampiro. Devo dire a Clara di mettere dell'aglio nelle stanze.》Ride più forte. 《È stata Bell... - la fisso incredulo - Bella Swan!》Rido divertito, capendo la sua furbizia, di sicuro non le sfugge niente. 《Che bello che sta venendo zio. E lo stiamo facendo insieme.》Le sorrido affettuosamente. 《E dobbiamo ancora aggiungere i decori che hai scelto.》La sua espressione si fa più felice. 《Siiii!》《Posso unirmi a voi?》Bell si avvicina verso di noi. Non si è ancora cambiata e non ha tolto le scarpe, ha un'aria così radiosa, non vedo l'ora di stare un pò solo con lei. 《Sì, mamma!》《Certo che sì Mrs Scott.》Le faccio l'occhiolino e lei sorride avvicinandosi a me e prende un ramo. 《Sarà ancora più che mai Mrs Scott!》Trilla euforica Azzurra e non possiamo fare a meno di ridere. 《Ovviamente.》Le rispondo e vedo i bellissimi occhi azzurri di Bell brillare. 《Mamma sai che somigli a Bella Swan?》Bell aggrotta la fronte. 《Non credo proprio di somigliare a Kristen Stewart.》Risponde sincera. 《Infatti tu sei molto più bella.》Esclamo caldo e vorrei aggiungere anche sensuale, ma non posso. Scorgo il sorriso malizioso della piccola furbetta, che ha menzionato la somiglianza solo per il discorso di prima. 《Infatti non intendevo esteticamente.》Mi fa la linguaccia e alzo un sopracciglio con ammonizione, ma lei ride fragorosamente, intanto Bell sbatte le ciglia non capendo il filo del discorso. 《Che succede qui?》Chiede con finta severità. 《Niente, niente.》Cerca di sviare con imbarazzo e Bell mi rivolge uno sguardo interrogativo. 《Succede che la nostra piccola Azzurra è una furbetta.》L'avviso con tono ironico. Azzurra ride divertita e Bell alza un sopracciglio e la cosa fa ridere anche me, fino a quando il suono di un clacson di un auto interrompe il nostro clima familiare. Corrugo la fronte avvicinandomi alla porta finestra. 《Chi è?》Bell si fa vicino a me incuriosita. Riconosco la sua Bentley Continental gt grigia e serro le mascelle insieme ai pugni. 《Chi è Carter?》Insiste Bell osservandomi preoccupata. 《George Ross.》Mormoro tra i denti e mi avvio a grandi falcate verso l'uscita.

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