La cena è squisita, ma ci sono un pò troppe portate e arrivo al dolce incredula di poterlo mangiare, anche se ho piluccato ogni portata. Ma alla vista della mug cake al cioccolato non resisto e non mi sfugge il sorriso compiaciuto di Carter. Prima che venga premiato, mi alzo per andare alla toilette. Vedo George seduto con un gruppo di donne allegrotte, avranno bevuto un bel pò immagino, ma subito i suoi occhi si posano su di me e allungo di più il passo per raggiungere il bagno. Mi guardo intorno in questo ambiente fatto di ritratti che mi inquietano e finalmente raggiungo il bagno. Anche qui, nella grande stanza, dove c'è un grande specchio a parete, non mancano quadri sinistri e lanterne, mi viene un brivido e prendo un profondo respiro entrando in bagno. Dopo aver svuotato la vescica mi sciacquo e prendo dalla mia borsetta il rossetto per ritoccarlo. Che strano che non ci sia nessuno, immagino che le altre donne abbiano approfittato del fatto che mi sono assentata per accerchiare mio mar... sorrido. Ripongo il rossetto nella pochette e muovo le labbra fissandomi allo specchio, sistemando qualche ciocca. Esco e osservo il tappeto persiano che attutisce i miei tacchi. Questo posto ne è pieno. Si sente appena la gente che parla nella sala ricevimenti, mentre attraverso la grande hall che mi riporterà lì, è silenziosa, non c'è nessuno neanche al bancone reception, (anch'esso completamente coperto da persiani, come se fossero coperte) con una mano mi sfrego un braccio per i brividi che mi mette questo luogo. Poi un quadro cattura la mia attenzione e mi fermo a guardarlo. È astratto, cerco di dargli una forma, ma è difficile, chissà Carter cosa ci verrebbe. Prima di andare via glielo mostrerò per farmelo dire. Sono ancora fissa su quell'immagine in bianco nero, quando avverto di non essere più sola. 《Qualcuno ci vede una mano che preme un pulsante.》Una voce profonda, maschile, mi fa voltare e vedo un uomo ben vestito in uno smoking nero, i capelli ramati a spazzola portati indietro dal gel, la barba folta è curata, gli occhi celesti mi trapassano. È un bell'uomo, ma subito sento uno strano senso di paura. 《Ma io riesco a vedere una mano che afferra e stringe il vuoto.》Il cuore prende a battermi e lo fisso scioccata. Sorride come un lupo che ha in mente il suo losco piano e mi fa rabbrividire. Si avvicina a me e sento il suo profumo pungente. 《Non volevo spaventarla bellissima fanciulla. Lasci che mi presenti.》Mi porge la mano, che noto essere molto curata, dove porta un anello scuro nel dito medio. 《Mi chiamo Andrew Baker.》Dopo un attimo di esitazione stringo appena la mano e deglutisco a fatica. 《Adesso devo andare. Il mio fidanzato mi aspetta.》Mi muovo, mentre i suoi occhi si muovono per tutto il mio corpo in modo ... quasi violento. Sto per camminare ma quello che mi dice mi fa fermare di colpo. 《Parli di Carter Scott? L'uomo senza macchia e senza paura. L'uomo che ha in pugno un'intera nazione. Chissà che fatica stargli a fianco.》Mi arrabbio e mi volto accigliata. 《Invece è meraviglioso stargli accanto.》Ride in modo sinistro. 《Immagino. Finalmente ha ottenuto la sua bellissima principessa.》Principessa? Subito lo riconosco. È il tizio inquietante che ho incontrato un giorno che sono andata a prendere Azzurra al conservatorio. 《La smetta d'importunarmi! Lei non mi conosce!》Esplodo ringhiando, mentre lui avanza in modo felino. 《Ah! Sei in errore principessa. Io so, chi sei.》Inizio a respirare a fatica e il cuore non mi dà tregua, comincio a sentirmi la testa leggera, come se dovessi svenire da un momento all'altro. Quando è di fronte a me fa un ghigno che mi fa rivoltare lo stomaco. 《Tu sei Tinkerbell Williams Scott. Eri la moglie di Arthur. Uno dei miei più cari amici.》《Amico? - Sorrido in modo beffardo. - Arthur non ti ha mai portato a cena a casa nostra e non mi ricordo che mi abbia mai parlato di te. Sei solo un pazzo!》Scoppia a ridere come uno svitato e subito mi muovo, ma mi afferra per il braccio, stringendomelo forte, schiacciandomi al suo corpo e coprendomi la bocca, piango in un lamento terrorizzato. Il suo fiato caldo sfiora la mia guancia, facendomi venire la nausea e i brividi. L'altra mano lentamente scende sul mio corpo, sfiorandomi il seno e sussulto più forte, cercando di strattonarmi, ma è decisamente forte. 《Sta ferma!》Mi fissa con un oscuro desiderio che mi fa rivoltare lo stomaco, mentre la mano sul seno si muove e temo che entri nella scollatura. 《Sei così desiderabile...》Vengo investita da un conato. 《Quindi il tuo cavaliere senza macchia e senza paura non ti ha ancora detto niente di me.》Cosa? Trattengo il respiro. Ride come se avesse avuto la sua vincita personale. 《Allora non è poi così senza macchia e senza paura. È un caga sotto.》Ride ancora sotto ai miei occhi sgranati. Sta per entrare nella scollatura e d'istinto sollevo il piede e con il tacco scendo ferocemente sul suo. Emette un ruggito. 《Piccola selvaggia!》Mi stringe più forte e penso ai miei bambini. Brutto schifoso! Cerco di muovere le labbra sotto la pressione delle sue mani, per poterle mordere, ma è complicato. 《Ah ah! Che bello sarebbe vedere la faccia dell'uomo tutto d'un pezzo che ti vede stretta tra le mie braccia.》 Che schifo!! Aiuto! Cerco ancora di strattonarmi con tutte le forze che ho, nonostante la paura e i conati. Sento la sua bocca sfiorarmi l'orecchio, mentre mi sussurra in modo turpe, rabbrividisco e sono vicina al vomito. 《Sei decisamente battagliera. Mi piace.》
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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...