Tinkerbell. Capitolo 35

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Mi sono ribellata troppo tardi e lui aveva pensato di redimersi troppo tardi. È stato tutto così maledettamente sbagliato. Avrei dovuto aspettare Carter, ma non ci credevo, non ci avevo creduto neanche quando eravamo insieme... era stato troppo bello per essere vero. Otto anni senza piacere fisico, di obbedienza e reclusione. Un inferno, non volevo ammettere che mi stava schiacciando, che ero come addormentata vedendo in lui dolcezza, devozione ed eleganza. Singhiozzo piano e poi sento un calore dietro e la sua mano posarsi sulla mia spalla. 《Sssh...》Prende una sedia e l'avvicina alla mia e mi allunga un braccio sulle mie spalle fino a spingermi contro il suo petto e stringermi forte, baciandomi i capelli. Non smetto di piangere e bagnargli la maglia, ma il calore del suo corpo mi conforta, mi sento a casa. 《Che hai tesoro mio? Buttalo fuori. Liberati.》Il suono profondo della sua voce mi fa sospirare tra le lacrime. 《Non posso.》Frigno disperata. 《Certo che puoi. - Insiste caldo. - Non c'è una singola cosa che non puoi dirmi. Dai.》No! Non posso raccontargli che non mi dava piacere, ricordo ieri sera come ha reagito. 《Carter non posso. È intimo e ti...》Mi prende il volto tra le mani, me lo solleva e incontro il suo volto corrucciato. 《Non mi arrabbio. Dimmelo e basta. Dimmi cosa ti ha fatto. Se no impazzisco.》Vedo le mascelle serrate e gli occhi allarmati. 《Ieri sera...》《Lascia perdere ieri sera, tra me e te le cose sono molto cambiate da ieri sera. E pretendo che mi dici che cazzo ti ha fatto.》È risoluto, ma non molla la presa sul mio viso. Deglutisco. 《Ho sognato la nostra ultima notte. Insieme.》《Che è successo?》《Non mi ha dato piacere e io mi sono incazzata.》Lo vedo sempre più accigliato, si morde il labbro inferiore, il solco è più profondo e le rughe agli angoli degli occhi sono delle linee profonde. 《Non lo sopportavo più. Ma alla fine ho scoperto che non ne sarebbe stato in grado comunque. Era un disastro. Mi sentivo frustrata.》《Logico.》Una palpebra si abbassa rispetto all'altra e capisco che è molto nervoso. 《Non potevo stringergli i capelli, morderlo, graffiarlo... insomma dovevo starmene buona come una sottomessa. Mettere a tacere la mia vera indole, mentre lui poteva prendermi come più gli faceva comodo. È stato...》Il singhiozzo mi interrompe di colpo. 《Un inferno.》Completa lui la frase e lo vedo molto turbato. Mi trascina sulle sue gambe, è così intimo e bello, poi torna a stringermi. 《Perché stai piangendo?》Chiede con delicatezza. Tra il calore delle sue braccia mi sento al sicuro e prendo a strofinargli la maglietta tutta bagnata. 《Mi dispiace. Guarda cosa ho combinato.》《Non me ne frega un cazzo della maglietta. Dimmi perché piangi.》《Perché per anni sono stata la sua bambola. Ho reagito solo alla fine. Non lo sopportavo più, e il giorno dopo si è prostrato ai miei piedi in lacrime.》Ho la voce rotta dal pianto, ma mentre tiro fuori tutto, inizio a sentirmi più leggera. 《Mi ha confessato di amarmi veramente e che si sarebbe impegnato.》Singhiozzo e vedo gli occhi di Carter farsi più gravi. 《Così per accertarmi che fosse vero gli ho accarezzato i capelli e lui me lo ha permesso e poi mi ha confessato...》Stringo gli occhi e sussulto. 《Cosa?》Chiede impaziente. 《Che aveva fatto dei gravi errori e che avrebbe rimediato, ma che non avrebbe potuto farlo senza di me.》Sento gli occhi gonfi e il viso in fiamme, il volto di Carter è nervoso, ha le mascelle contratte e gli occhi spiritati. 《E poi...》Non riesco a continuare e glielo faccio capire con lo sguardo, lui alza un sopracciglio. 《Dimmelo.》《Ha detto... c che voleva un figlio e che avremmo ricominciato da capo.》Si acciglia. 《I figli non riparano i matrimoni. Si vogliono per avere un prolungamento dell'amore. Una parte dell'amato.》《Lo so. Ma non lo avevo mai visto in quel modo.》Allenta la presa e mi fissa allarmato. 《Cosa gli hai risposto?》Il tormento nel suo volto mi chiarisce maggiormente quanto mi ama e quanto sta soffrendo a queste mie rivelazioni. 《Che per me era tutto finito.》Una lacrima gli scende sulla guancia, è incredulo. 《È uscito distrutto e dopo qualche ora mi ha chiamato la polizia. Si era andato a schiantare contro un palo. Dagli esami mi dissero che era ubriaco. - Stringo gli occhi e singhiozzo. - È stata colpa mia. L'ho ucciso io.》Mi stringe forte al suo petto, accarezzandomi i capelli. 《Non lo dire più. Non pensarlo mai! Tu non hai colpe tesoro mio. Tu non potresti uccidere neanche una mosca. Si è ucciso da solo.》Continuo a singhiozzare sul suo petto per molto tempo. Carter mi tiene stretta e mi bacia i capelli e la fronte. Dopo che ho buttato tutto, torno a guardarlo, ha gli occhi arrossati e angosciati. Mi sposta alcune ciocche dal viso e mi bacia teneramente una guancia. 《Ora ci sono io. Con me sarà tutto diverso.》Mi esce un sospiro e subito sorride compiaciuto, il cuore a ripreso a battere forte per quest'uomo. 《Non sono una donna facile Carter. Devi avere pazienza con me.》Il suo sorriso si fa più luminoso, quello che mi regala tutte le volte. 《Credevo avessi già capito che sono un uomo molto paziente.》La sua voce rauca è un mormorio dolce e birichino. 《Mi dispiace di averti confessato cose che ti addolorano.》《Te l'ho chiesto io.》Mi rassicura accarezzandomi il viso e io lo premo sulla sua mano chiudendo gli occhi. 《Come ti senti ora?》《Meglio, grazie a te.》Apro gli occhi, anche lui ora ha il volto rilassato, ma immagino che internamente non stia bene. 《Carter...》Prendo un respiro perché devo fargli una confessione e so che non gli piacerà, ma se vuole un futuro con me devo scoprire ora le carte e dare a lui la possibilità di scelta. 《Dimmi tesoro mio.》Ha lo sguardo addolcito e amo il fatto che ha iniziato a chiamarmi tesoro mio. Ogni volta che lo dice, il mio cuore fa una capriola. La sua mano continua con le dolci carezze e mi sento amata. 《Carter, ho riflettuto sul fatto che oggi mi hai accennato che se avessi avuto altre tre gravidanze per te non sarebbe cambiato nulla. - Annuisce sorridente. - Immagino non sia un caso che tu abbia sparato quel numero. Ma...》Corruga la fronte. 《Ma?》《Ma sono onesta. Io non so se voglio più avere una gravidanza.》Sussulta e il solco sulla fronte si fa più profondo. 《Sei un uomo maturo, e capisco che per te è importante avere dei figli. Ecco perché ti avverto. Non voglio illuderti. Ma credo che non è più un mio desiderio. Ho Azzurra.》Smette con le carezze e abbassa lo sguardo, mordendosi ancora una volta il labbro, so di averlo appena pugnalato, ma dovevo essere sincera. Deglutisce e poi torna a fissarmi. 《Okay.》La sua voce esce un pò rotta e non so dove ci porterà questa cosa. Forse lo perderò. 《Credo che faresti meglio a cercarti un'altra donna. Che ti dia ciò che tu desideri tanto.》Mi fissa con un sopracciglio inarcato. 《C'è solo una cosa che ho sempre desiderato nella mia vita. Ed è qui tra le mie braccia.》





Buongiorno sognatori 💋 questo era l'ultimo capitolo dal punto di vista di Tinkerbell. Come vi sono sembrati questi capitoli? Domani ritornerete a leggere i Pdv di Carter. Grazie mille per i voti!🤍

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