Tinkerbell. Capitolo 108

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Mi siedo di fronte a lui e aspetto di cosa vuole parlarmi. 《Sono mortificato per ciò che è successo oggi.》Ah! Avvampo. Che vergogna! 《Non è colpa tua Michael.》Lo rassicuro sentendomi ancora più a disagio. 《Invece mi dispiace, l'ho detto anche a Carter. Non lo vedevo così ... dispiaciuto e arrabbiato...》Arrabbiato. Con me. Abbasso lo sguardo con il cuore sotto ai piedi. 《Non con te Bell. Ma con quella strega. Sei scappata in un modo...》《L'amore che nutro nei confronti di Carter mi fa reagire d'impulso...》《Sei arrabbiata con me? Perché quando sei entrata in ascensore eri furente e non mi hai degnato di uno sguardo, e poi dovevamo lavorare questo pomeriggio e Carter mi ha detto che avevi delle commissioni da fare. Mi dispiacerebbe infinitamente Bell. Perché sto instaurando un bel rapporto con te.》Sono stupita che possa seriamente pensare che ce l'abbia con lui. 《Assolutamente no. Ero solo nervosa e... imbarazzata.》Solleva un angolo delle labbra carnose in un sorriso. 《Ma non ce l'ho assolutamente con te.》Fa un sospiro portando una mano sul petto e rido. 《Che scemo che sei, pensi sul serio che avrei mai potuto prendermela con te?》《Non lo so. È solo che difficilmente riesco a legare con le persone. E mai con una donna. Ecco perché ci tengo.》Oh! Mi colpisce al cuore e ancora una volta mi ritrovo a pensare che vita ha vissuto. I suoi piccoli occhi blu sono luminosi e sinceri e sento dell'affetto per lui. 《Ci tengo anch'io Michael.》La mia mano si posa con affetto sulla sua e mi regala un altro sorriso. L'osservo con più attenzione. 《Sai che mi ricordi Carter a venticinque anni?》Ovviamente Carter a quell'età era molto più attraente rispetto a lui, ma c'è qualcosa... Ride fragorosamente. 《Grazie. Detto da te è un bel complimento. Poi Carter è un uomo molto desiderato.》Abbasso lo sguardo e ripenso alla conversazione nel bagno. 《Già.》Mormoro. 《Scusa. Non volevo farti ingelosire. Ma non ne hai motivo Bell. Ti ama disperatamente.》Gli sorrido. 《Lo so. È più forte di me.》Ride ancora. 《Comunque non essere modesto, sono sicura che anche tu hai il tuo bel giro di donne.》Aggiungo con un ghigno. 《Ti prego, cambiamo argomento.》Spalanco gli occhi e rido divertita. 《Che hai combinato Michael?》Sorride rilassato, noto che con me è a suo agio e mi fa molto piacere. 《Niente. È solo che mi sono stancato. Le donne vogliono solo i miei soldi e non trovo affinità mentale, onestamente non mi va più. Non sono più motivato.》《Ahi! Mi dispiace. Sul serio non vuoi che ti dia una mano? Ci sono tante ragazze interessanti scritte qui.》Fa di no con la testa. 《Ti ringrazio molto Bell, ma non mi va.》Gli do qualche pacchetta sulla mano, facendogli un sorriso che lui ricambia. 《Ti va un pezzo di torta di mele con una bella tazza di caffè?》Il suo sorriso si allarga di più. 《La torta di mele? Wow! Certo che sì.》Sorrido alzandomi, ma lui mi afferra la mano e lo guardo aggrottando la fronte. Noto che è serio. 《Grazie Bell. Carter è un uomo amichevole, anche se non ci siamo mai frequentati e mi piacerebbe molto, ma sarei molto felice se noi potessimo diventare ottimi amici. A volte mi sento solo.》Le sue parole mi angosciano. Leggo la profondità nei suoi occhi e la purezza d'animo nella sua proposta. 《Pensavo che già lo avessi capito che siamo sulla buona strada per diventarlo, sei venuto fin qui.》Sorride. 《Sono figlio unico. In realtà sono cresciuto in una casa famiglia quando mia madre è morta, avevo sette anni. Quando ho raggiunto la maggiore età ho comprato una casa tutta per me finalmente. Ma lì è stato difficile sopravvivere. Per questo non ho amici. Faccio difficoltà a relazionarmi con gli altri. Eccetto Carter e te.》Oddio! Gli stringo la mano. 《Mi dispiace Michael. Infinitamente. Anch'io ho perso entrambi i genitori. Chi meglio di me può capirti?》《Voglio che per Carter non ci siano problemi. Non voglio essere motivo di litigio tra voi.》Gli sorrido con grande affetto. 《Tranquillo. Non sarai motivo di lite. Ti stima e vedo che la cosa è reciproca. E non fai il cascamorto.》Mi fa un sorriso rassicurato. 《Ora vado a prendere la torta e il caffè. Torno subito.》Quando mi avvio verso la cucina, mi sento avvolta dalla malinconia per Michael. Chissà quanto ha sofferto. Lo aiuterò.

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