Tinkerbell. Capitolo 165

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Sono così orgogliosa, emozionata, affascinata. È magnifico! Carter è un uomo molto stimato, illustre, non me ne ero mai resa conto quanto, fino a questa sera. Vederlo interagire con persone così potenti da ogni settore mi ha mostrato un altro lato di lui che ancora non conosco. Questa gente lo stima, gli porta rispetto. Non sono abituata a tutto ciò, questo mondo è diverso da ciò a cui ero abituata con Arthur. Quelli che frequentava Arthur non erano politici, medici, direttori di banche, o dell'alta finanza. Molti di loro sono snob, non hanno nulla in comune con Carter, ma il modo in cui lo ascoltano, gli parlano e lo fissano, li trasforma. È come se lui fosse il presidente della nazione e questa cosa ha un impatto abbastanza forte. L'osservo, è bellissimo su quel palco. Sicuro di sé, sardonico, magnetico. Non riesco a staccargli gli occhi di dosso mentre fa il suo discorso di ringraziamento, con la sua solita ironia che ci fa sorridere tutti, per poi portare l'attenzione su un altro tipo di argomento che mi colpisce in profondità. 《Per me è importante che questa sera abbia un senso se fate tutti una piccola donazione alla CHS che come sapete ho fondato due anni fa e sostengo con tutte le mie forze. È importante che ogni bambino venga aiutato a superare uno dei traumi più terrificanti che li segna profondamente, e che abbiano il giusto supporto terapeutico per uscirne. Solo, intestate i vostri assegni direttamente all'associazione, per evitare spiacevoli malintesi. Il caposala li raccoglierà a breve. Grazie.》Sento nella sala risate e vedere la gente mettere le mani al portafoglio, seguendo alla lettera un suo desiderio. Non riesco più a respirare. 《È un gesto molto nobile.》Mormora Michael al mio fianco. Mi volto e vedo che ha già in mano il libretto degli assegni, mi sento strana, colpita per aver scoperto che lui ha fondato un'associazione che aiuta i bambini che sono vittime di abusi. Io ho rischiato di subirne, ma lui mi ha salvata e ora scopro che ha fatto questa cosa. Perché? Non è un caso. Lo so. 《È esemplare.》Riesco a dire ancora intontita e affascinata, mentre il direttore del New York Times gli consegna la targa come uomo dell'anno e ora tutto ha più senso. 《Sì, è decisamente esemplare. - Conferma Michael applaudendo. - Sono molto orgoglioso di essere suo fratello.》Applaudo fissandolo con occhi diversi. Carter Scott è un uomo che non smette mai di sorprendermi in positivo. Mi guarda penetrante, mentre molti flash lo abbagliano, e mi sorride con amore. C'è qualcosa... qualcosa che mi sfugge. Eppure lo sento, e mi mette i brividi. Smetto di respirare, il mio sorriso piano piano scema, ed è come se il suono degli applausi diventa ovattato. La sua espressione si fa più seria e mi sonda quasi grave, sento una fitta al cuore che mi mette in allerta. Improvvisamente tutti i suoni nella sala vengono attutiti e sento solo il battito accelerato del mio cuore. Il direttore parla, ma non lo sento, è come se mi fossi congelata. Poi: 《Vorrei la mia fidanzata al mio fianco!》Esclama al microfono con espressione desiderosa e mi scongelo all'istante buttando fuori l'aria e tornando a respirare. Sorrido e Michael dà il via ad un applauso tutto sorridente e la folla lo segue. Mi muovo per raggiungerlo sul palco, ho lo stomaco tutto sottosopra e l'inizio di acidità che non mi farà passare una buona nottata. Carter mi cinge la vita possessivamente e mi bacia, lasciandomi stupita. È stranissimo baciarsi sotto uno scroscio di applausi e flash, ma è sensazionale. Quando ci stacchiamo ha le labbra sporche del mio rossetto e cerco all'istante di toglierlo con le dita. 《Ti amo.》Dice serio, intenso. Non preoccupandosi di tutta quella gente che ci osserva mormorando. Il mio cuore si ferma, ho il vuoto nello stomaco e come per magia è come se siamo soli. Dimentico ogni cosa e mi perdo nei suoi occhi grigi magnetici, fino a baciarlo con passione. Sento applausi, gridolini, risa. Ma non me ne importa niente.

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