Carter. Capitolo 188

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《Ecco i biglietti che desideravi.》Sara mi porge i biglietti per il concerto dei Depeche Mode. Non vedo l'ora di portarcela. Sara sorride furba. 《Una donna che ama i Depeche Mode.》Fa un'espressione affascinata. 《Allora è davvero speciale.》Straluno gli occhi. 《Hai voluto tu la fatina delle fiabe, e tutti sanno che le fatine sono molto affascinanti.》Ammicca con il suo fare ironico. 《Comunque non mi piace Megan in giro, sono preoccupata.》《Non esserlo. Deve solo fare un passo falso.》Mi guarda senza battere ciglio e quando fa così mi mette ansia. 《Mai sottovalutare una donna innamorata. Può diventare molto pericolosa.》Mi acciglio. 《Sara! Smettila per favore! Ho già troppi casini a cui pensare. Sean è con Bell, non può toccarla.》Sara fa una smorfia di disapprovazione e la cosa m'infastidisce. 《Non provocarmi. Pensi sul serio che non sappia tutelare Bell? Lei è la mia vita!》《Non ho detto questo! Dico solo che noi donne siamo molto pericolose e che voi uomini non riuscite mai a capire quanto in là possiamo spingerci mosse da un sentimento di gelosia.》《Tu invece non sai quanto in là posso spingermi io, se succede qualcosa a Bell!》Sono molto infervorato e la cosa non passa inosservato a Sara. 《Ti sbagli. Lo so perfettamente bene. Non voglio che rischi di perdere tutto per quell'astuta sgualdrina.》Mi ammonisce. 《Sara...》《No! Stammi a sentire! Finalmente hai la donna che ami da una vita, non cadere nella sua trappola, perché a lei basterà anche solo dividervi. Cristo! Sei troppo intelligente per permetterglielo.》Non credo di aver mai visto Sara così indispettita. 《Cosa vuoi che faccia? Mi ha presentato la lettera del suo avvocato. Vuoi che vada in giudizio?! Sicuramente per ora mi ha in pugno, ma presto la sbatto fuori perché ci proverà e le molestie a lavoro non sono consentite.》Respira rumorosamente. 《Io sono sempre qui Carter. Lo sai.》Mormora con affetto. 《Lo so.》Le sorrido. 《Scusate.》La voce di Bell c'interrompe, è entrata senza che me ne accorgessi e subito catturo i biglietti per conservarli nel cassetto della mia scrivania. 《Tu non devi mai scusarti.》Le dico affascinato. Adoro come le cade quel completo sul corpo formoso. Avanza con aria enigmatica e la cosa un pò mi turba. Sara la fissa con un sorrisetto. 《Michael? Non è con te?》Le chiede, intanto che Bell si mette al mio fianco e la stringo per la vita, baciandole la tempia. 《No. È dovuto uscire per una faccenda di cui non mi ha parlato.》Aggrotto la fronte. 《A quest'ora? È strano.》Dico pensieroso. Bell fa spallucce, silenziosa. Sara ha un'espressione strana, è taciturna, non è da lei. 《È successo qualcosa a Michael che non so?》Chiedo a Sara. Lei subito si raddrizza sulla sedia. 《Non che io sappia.》Risponde concisa. 《Stamattina mi è parso strano. Sfuggente.》Dice Bell e la cosa ora prende un'altra piega. Perché si è comportato così con Bell? Con la sua migliore amica? Sua cognata. 《Vado alla mia scrivania.》Si congeda Sara, lasciandomi un pò interdetto. Perché ho come l'impressione che mi nasconde qualcosa? Quando restiamo soli mi siedo sulla poltrona e porto Bell sulle mie gambe. 《Stamattina la tua bellezza è illegale. Mi distrai.》Le faccio sapere accarezzandole i fianchi morbidi. Bell ride forte. È molto divertita, felice. 《Anche tu sei molto illegale Mr Scott.》Le faccio il mio sorriso speciale. 《Di che parlavate tu e Sara?》Mi chiede improvvisamente con uno strano interesse. 《Anche Sara non vuole Megan in azienda. La preoccupa.》Corruga la fronte. 《Non è che per caso anche lei prova qualcosa per te? Non mi stupirebbe.》Scoppio a ridere. Non nego di averlo pensato più volte, ma ora ho un'idea completamente diversa. 《Non dire sciocchezze. Sara è solo affezionata a me e poi tu le piaci molto.》Faccio salire una mano sul decolté pronunciato. 《Ho sentito cosa ti ha detto a bassa voce e mi è sembrata un'esternazione più che amichevole.》Rido ancora, portando la mano a coppa su un seno. 《Credimi, hai frainteso completamente il senso di quelle parole.》Mi sporgo per baciarle la pelle scoperta del seno. 《Ehi ma che fai?》Ride. 《Metti questo ben di Dio in mostra e pretendi che mantenga il contegno. Ricordati che anche gli uomini per bene possono essere villani.》Sento che inspira profondamente e inizia a tremare. 《Puoi essere tutto ciò che vuoi. Mi fai prender fuoco comunque.》《Bell... - sussurro sulla carne calda che succhio avido - Non istigarmi.》《Adoro l'uomo che sei.》Mormora con quel tono graffiante. Con le dita scopro il capezzolo e lo prendo in bocca con delicatezza. 《Ah! Carter!》Mi gratifica sentire quanto le piace ciò che le faccio. Sto sempre attento a fare molto piano, le lecco la punta come una piuma. Amo la morbidezza e il calore del suo seno, è materno, naturale e lo sento mio. 《Dio non posso crederci.》Geme affaticata. Sorrido. 《Cosa?》Chiedo con un sussurro roco. 《Che riesci a darmi piacere anche quando mi fanno male.》Del resto ho sempre studiato l'alfabeto, come diceva quel bastardo di mio padre. 《Con me avrai solo piacere, mio dolce cuore.》Dico coprendola e ricomponendomi. 《Uhmm... perché?》Si lamenta dispiaciuta. 《Perché abbiamo una riunione con un cliente molto importante.》Storce le labbra con aria insoddisfatta. 《Non fare il broncio, neanche a me piace lasciare il cibo sul piatto, ma se non altro ho avuto un pò di antipasto.》Ride divertita, è bellissima con quegli occhi luminosi e i morbidi ciuffi di capelli che le ricadono sui lati del viso. 《Il cibo sul piatto?》Ripete. 《Sì, solo il cibo può essere paragonato al buon sesso. Io amo mangiare e anche fare l'amore. Quando mangi un buon piatto, ne godi appieno perché il cibo non è solo roba da mangiare, è molto più di quello che la maggior parte della gente pensa. Il cibo è vita. E mi piace gustarlo, come quando gusto te. Per goderne appieno. Mi fissa sbalordita. 《Sei proprio un pubblicitario.》Sorrido in modo pericoloso. 《Attenta. È quello che penso veramente. Il fatto che sappia presentare bene il discorso, bè quello è il mio mestiere.》Ride con amore profondo che le traspare negli occhi.

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