Tinkerbell. Capitolo 76

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Quando scendiamo le scale mi sento un pò strana conciata in questo modo, mentre Azzurra mi tira con la sua manina, felice. Sorrido rincuorata che si è tranquillizzata. Sento provenire dal salone la voce baritonale di Carter che parla perentorio e comprendo che sta discutendo di lavoro, riconosco il tono fermo e rigido con cui si rivolge ai suoi dipendenti. 《Preferisco ancora il Plaza. Sì. Occupati tu del catering e gli inviti.》 Il Plaza... Arthur non poteva mai dare i suoi ricevimenti aziendali lì. Quell'hotel è sempre stato esclusivamente riservato a Carter. Mi fermo alla fine delle scale bloccando Azzurra, con lo stomaco in subbuglio al pensiero che quest'anno sarò al braccio di uno degli uomini più autorevoli di New York, al suo ricevimento aziendale come la sua donna. Perché me lo chiederà, no? Ancora gente noiosa che mi fisserà come se fossi un bellissimo soprammobile, ma con una differenza notevole: Carter non è Arthur. Ha molto più potere ed è estremamente stimato, quindi sarò maggiormente osservata. Ammetto di essere anche curiosa di osservare come padroneggia la situazione Carter, non lo conosco sotto quell'aspetto. Deglutisco a fatica. Azzurra mi guarda increspando le piccole sopracciglia dorate. 《Che ti prende? Andiamo.》Mi incita, ma sono ancora immobile. 《Ancora una cosa Sara. Ti pregherei di non divulgare più il mio privato. Dove sono e con chi! Non voglio più seccatori intorno alla mia fidanzata! Stai attenta a Ross e altri come lui.》La mia fidanzata. Azzurra mi fissa con la bocca aperta e felice. 《Sai che non amo ripetermi, quindi so che non commetterai un altro errore!》Un attimo di silenzio e muoio dalla voglia di girare l'angolo per vederlo, ma preferisco che concluda la telefonata, anche perché mi terrorizza quando ha questo tono. 《Ovviamente sarà presente, è un cliente importante. Ma non accetterò un altro errore!》Non sento più nulla, ha concluso la telefonata in quel modo brusco. È meglio non farlo incazzare. Fisso Azzurra che finge un'espressione terrorizzata. Poi sento il suono delle sue scarpe avvicinarsi e prendo un sospiro con la mano al ventre e avanzo. A volte tuo padre mette i brividi. Penso rivolgendomi al piccolo che è dentro di me. Svolto l'angolo e me lo trovo davanti più bello che mai. Lui dischiude la bocca e gli occhi hanno un guizzo particolare. Indossa un vestito blu notte di seta che riporta delle linee geometriche che danno forma quadrettata, il bavero, come il taschino è in raso nero, la camicia bianca con i bottoni neri, come il farfallino di seta. I suoi capelli sono gelatinati in modo impeccabile e il suo profumo rianima i miei ormoni. Ora comprendo Azzurra. Dopo che fa scivolare lentamente i suoi occhi su ogni parte del mio corpo, mi tira a sé e mi bacia. È un contatto breve ma intenso. 《La mia bellissima Tinkerbell.》Mormora con sguardo innamorato e sorrido imbarazzata, intuendo che mi vede come la fatina dei suoi desideri e sento la manina di Azzurra stritolarmi. 《E qui abbiamo l'altra mia bellissima principessa.》Si abbassa e prende in braccio Azzurra che lo ricopre di baci. Sospiro più innamorata che mai, voglio che Azzurra comprenda che Carter ci ama follemente e che non andrà da nessuna parte. Non mi sfugge che la stanza è piena di candele e la tavola non è uguale ad oggi, è impeccabile e tremo perché non può essere solo per via del Thanksgiving. Comincio a sentire che qualcosa bolle in pentola, anche perché Carter è molto elegante e sensuale. Fa sedere Azzurra e poi mi scosta la sedia per farmi sedere, dandomi un dolce bacio sull'incavo del collo e sentendolo annusarmi. Ho i brividi e le palpitazioni sono iniziate e non mi aiutano. Clara ci serve un bel tacchino con i vari contorni, ma non penso che mangerò molto. Guardarlo mi agita. I suoi sguardi sono lascivi e intensi, lo stomaco fa le capriole e mi porto la mano al ventre. Carter mi spiazza quando inizia a fare la preghiera per il ringraziamento, è un uomo pieno di qualità e questo aspetto non lo immaginavo neanche, ma improvvisamente ricordo che Alexa aveva accennato al collegio di suore... Ha imparato lì a pregare, chissà cos'altro gli hanno insegnato. Azzurra congiunge le mani e lo ascolta incantata, ne è completamente innamorata e lo fissa con attenzione. Lo guardo attentamente con riguardo e vedo che i suoi occhi mi trapassano fino all'anima e mi manca il respiro. Dio come lo amo. Quando incomincio a mangiare metto sulla carne un pò di salsa all'arancia e impazzisco, è buonissima, lo accompagno con del morbidissimo purè e sento che potrei mangiarlo tutto. Vedo Carter sorridermi dolcemente, penserà che sono un'ingorda. Ma in realtà è nostro figlio. Dopo cena Carter si alza sorridendomi e si siede al pianoforte, sono un pò disorientata, ma poi ecco che suona Spring Waltz e sospiro. Sorrido ad Azzurra che mi fa cenno di raggiungerlo con un sorriso sognante. Così, tremante mi alzo e mi fermo alle sue spalle, rivedo le sue grandi mani dalle dita lunghe e il polso ossuto con il Rolex e ripenso ad oggi. Carter solleva il volto e mi sorride nel suo modo speciale, facendomi cenno di sedermi sullo sgabello al suo fianco, così con le gambe molli mi accomodo e mi volto verso Azzurra, chiamandola con un gesto della mano, lei subito scende dalla sedia e trotterella verso noi. L'abbraccio e le bacio la tempia portandola sulle mie gambe.

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