Carter. Capitolo 129

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Scendiamo dalla limousine e ringrazio Danny, siamo al porto Balboa di Panama e mi muovo verso il mio fuoribordo. Lo trovo perfettamente nello stesso posto, è bianco e nero, lucente, e ringrazio mentalmente chi si occupa delle mie proprietà quando io non ci sono. Scendo le scalette di legno, fermandomi sulla piccola piattaforma, prendo la mano di Bell e l'aiuto con le scalette, visto che i suoi sandali sono molto alti. 《Che bello!》Esclama con quel sorriso luminoso che ha ancora dipinto sulle labbra color corallo. 《Aspetta!》Allungo la gamba per salire e poso la borsa. Poi ritorno sulla piattaforma e la metto in braccio. 《Ah! Oddio! Ahahahah!》Una volta sul fuoribordo mi fermo tenendola ancora tra le mie braccia e fissandola completamente innamorato. 《Sei stupenda stamattina, raggiante, felice come non mai e ti trovo estremamente sensuale con questo cappello e questi occhiali scuri dalla forma felina.》Ride ancora e noto le sue guance arrossarsi, mi infiammo perché adoro vedere la reazione che le provoco. La metto giù e prendo dalle tasche la chiave per accendere il motore. 《Tu guidi questo coso?》Rido. 《Ho preso la patente nautica.》Persino con gli occhiali vedo che corruga la fronte. 《C'è qualcosa che tu non sappia fare?》Rido ancora. 《Non so cucinare. Ma se me lo chiedessi potrei applicarmi anche in questo.》Scuote la testa ridendo. 《Vuoi sederti vicino a me? O preferisci prendere il sole sul divanetto a poppa? Puoi farlo anche a prua. - Le indico la porta di legno. - Se vuoi c'è un bagno se hai bisogno o se vuoi cambiarti.》《Mi metto vicino a te per il momento, non sono mai salita su questi mezzi.》Sorrido teneramente e le prendo il viso delicatamente per baciarla piano. 《Ti piacerà. Vieni.》L'accompagno a sedersi sulla morbida poltrona vicino alla mia. 《Come mai non uno yacht?》Chiede con un sorrisino. 《Mi basta questo. Un uomo solo non ha bisogno di uno yacht. Ma se lo desideri lo compro subito.》Ride divertita. 《No, no. Era solo una curiosità.》《Ho fatto questo acquisto per raggiungere io mio paradiso.》Ammetto sorridente. Sorride anche lei. Inserisco la chiave e giro sentendo il beeep che dura un secondo. Poi giro fino in fondo la chiave e il motore parte, lascio la manetta verso l'alto, premo il pulsante di sblocco e poi spingo in avanti l'altra manetta e finalmente ci muoviamo. 《Wooow! È bellissimo!》Si tiene il cappello con una mano ed è una visione affascinante. Il vento le solleva la gonna mettendo in mostra un pezzo del costume nero, i capelli mossi da vento le accarezzano il viso e il seno. Uhm... Si volta verso di me con un sorriso accattivante e io le faccio il mio speciale. 《Sei bellissimo con questo abbigliamento. Il bianco ti dona. Poi i tuoi capelli mossi dal vento sono un'immagine sublime.》Rido di cuore, con un'emozione adolescenziale. Continua a fissarmi, mentre io guardo dritto, attento alla guida, controllando lo sterzo. La sua mano mi tocca i capelli, accarezzandoli in modo sensuale, capisco che le sue carezze sono mirate, le sue unghie graffiano appena la cute e mi viene la pelle d'oca. 《Perché hai il naso abbozzato? Cosa hai fatto?》Prendo un profondo respiro a quel pensiero. 《Un pomeriggio, in adolescenza, giocando a basket con Arthur, mi tirò una pallonata in piena faccia.》Persino con gli occhiali si vede che è basita. 《Cosa? E perché poi?》Rido mestamente. 《Perché da piccolo mi vantavo di avere il naso perfetto di mia madre e a quanto pare non gli era mai andata giù. E niente, lo ha fatto di proposito.》《Brutto coglione!》Scoppio a ridere, se penso a quando mi scusavo dopo che lo dicevo... ora lo dice lei, convinta e con rabbia. 《Sì, lo era.》Affermo, mentre la sua mano continua con le carezze sensuali sui miei capelli. 《Come si è giustificato?》Sollevo le sopracciglia. 《Ha semplicemente detto che ha sbagliato mira.》《Bè il tuo naso è comunque molto bello. E sì, è proprio di Alexa. Molto aristocratico. Peccato che Azzurra non lo abbia ereditato.》《Lo erediteranno gli altri due, vedrai.》Sorride e mi bacia sulla guancia, poggiando il suo viso sulla mia spalla. 《Sarebbe bellissimo se ti somigliassero.》Mormora con desiderio, e il cuore mi batte come un tamburo. Sospiro, beandomi della sua coccola sui miei capelli, di averla alla mia spalla, inspirando il sapore di salsedine, mentre il sole caldo ci riscalda.

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