Carter. Capitolo 182

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Guardo Bell incantato. Siamo sul set da due ore e non mi sfugge come si muove bene, come interagisce con gli altri, soprattutto con Lily, comprendo che ciò che ha passato Lily la riporta a sua madre. Ha un'empatia molto accentuata, penso anche perché è una mamma. Mi trovo a sospirare al pensiero dei nostri gemellini e d'un tratto mi sento emotivo, ho desiderato tanto essere padre e non mi sembra vero che ora lo sono sul serio, ho tanta voglia di fare così tante cose con loro, insegnargli di tutto, ma principalmente il rispetto e l'onestà. Il voler bene i fratelli, Arthur purtroppo non mi ha mai voluto bene, e poi mi ha portato via Bell, la mia anima gemella. Ha tramato fino al punto d'intercettare le mie telefonate... sono carico di amarezza e rabbia, non mi sono mai sentito così pieno di livore in tutta la mia vita, tranne quando... guardo Bell e sento lo stomaco capovolgersi. Ma è comunque diverso: Baker è ancora vivo, mentre Arthur no. E poi non era lui a rispondere al telefono, ma una donna. Chi diavolo ha incastrato? Ma dopo la scoperta dei suoi loschi affari, potrebbe essere una puttana qualunque. Stringo i denti e mi cruccio nei miei pensieri, quando sento dei tacchi alle mie spalle e un profumo che conosco bene. Mi volto con le mascelle serrate e la vedo nel suo tubino striminzito, mentre ondeggia verso di me con dei fogli in mano. 《Che ci fai qui Megan?》《Buon giorno mio caro.》Fa scorrere in modo dissoluto i suoi occhi castani lungo tutta la mia figura. 《Ti trovo ancora più appetibile.》Stringo le labbra e mi avvicino a lei portando una mano in fianco. 《La caffetteria è giù all'angolo, sono sicuro che placherà i tuoi appetiti. - Stringe gli occhi in modo arcigno. - Mi risulta di averti licenziata, non so perché ti trovo qui, ma ti voglio fuori dal mio raggio.》Mi porge un foglio con aria compiaciuta, corrugo la fronte e riconosco la testata, tanto che mi ritrovo a stringere i denti. 《Non puoi sbattermi fuori così. Non ho fatto niente. Quindi mi riprendo ciò che è mio.》Fa un sorriso pieno di sé e vorrei strappare in mille pezzettini quel foglio. So come vanno certe cose, quindi non ho scelta per il momento. 《Lo sai che giocare con me è un azzardo?》Scandisco con una tranquillità innaturale. 《Conosco l'uomo di cui mi sono innamorata. Farei qualsiasi cosa pur di restare al tuo fianco Carter, qualsiasi.》La sua sicurezza è sconvolgente, come anche il modo in cui mi guarda mentre dice tutto ciò. 《Non mi arrendo mai, lo sai.》Pronuncio le labbra in una smorfia di sfida. 《Peccato, perché non c'è alcuna gara.》Poi mi avvicino al suo orecchio e le sussurro: 《L'unica donna alla quale sia mai appartenuto è Tinkerbell. Nessun'altra. Mai. Neanche per un minuto, un solo istante. Lei è la mia vita. Tienilo sempre a mente, questo, e il giusto pretesto per sbatterti fuori con una motivazione che non ti farà rientrare neanche da una fessura. E ora sparisci da questo set.》I nostri volti s'incontrano e stavolta leggo la sua sconfitta, con le guance arrossate si volta e va via. Mi volto e incontro i volti di disapprovazione di Michael e Sara, ma il mio cuore viene trafitto dolorosamente quando vedo Bell fissarmi sconvolta, pietrificata. 《Pausa! - Alzo la voce. - Bell! Vieni fuori!》


《Che succede? Perché si è presentata qui quella donna?! Cosa vuole da te ancora? E perché le sussurravi all'orecchio?!》Vengo investito da tutte quelle domande, una volta fuori. È parecchio nervosa, riecco la sua gelosia. La stringo tra le braccia. 《Mi ha portato una lettera del suo legale, per sbatterla fuori devo trovare un buon motivo. - Si acciglia. - E non mi sorprende, è da lei, Megan è molto battagliera...》《Quindi riavrà il suo lavoro?》Mormora quasi in ansia di perdere il suo. 《Lavorerà nel settore creativo. Tu, al mio fianco.》Dico con enfasi e la piccola ruga che le si è formata al centro della fronte si distende, ma i suoi occhi sono preoccupati. So cosa l'affligge. Mi avvicino alle sue labbra. 《Conosci che uomo sono, Bell. - Le accarezzo piano la guancia. - Dal primo minuto che ti ho vista ho capito subito che eri diversa da tutte e che se ti avessi lasciato andare avrei commesso l'errore più grande di tutta la mia vita. Infatti dopo un ora ho sentito di conoscerti da sempre: gli stessi interessi, la stessa passione.》Deglutisce appena, mostrando un leggero sorriso. 《Non mi basterebbero due vite intere per dimenticarti, come mi fai sentire è indescrivibile, sei l'epicentro del mio terremoto Bell. E non è una semplice frase fatta, ma è reale, è come mi sento. Tu hai raso al suolo tutto quello che nella mia vita non ha mai avuto senso, ma con te ogni cosa ne ha, anche una semplice caldarrosta comprata ai mercatini di Natale. In quei luoghi dove ho sempre cercato calore e conforto, ma che in realtà non sono mai riusciti ad emozionarmi. Tranne quando ci siamo andati insieme, quella sera è stata magica con te e Azzurra, ed è uno dei miei ricordi speciali che occupano il mio cuore. Ti amo immensamente e ferocemente Bell. Nel mio giardino c'è posto per una sola farfalla. Tu.》《Ti amo da morire!》Esclama prima di baciarmi con trasporto. Mi perdo in quel bacio che ho sempre desiderato nei giorni in cui ho creduto di averla persa per sempre. Godendone come se fosse ancora il nostro primo bacio: intenso, profondo, dolce e caldo, ne voglio sempre di più e prolungo il bacio per un pò, come affamato. Quando ci stacchiamo le sorrido nel mio modo speciale, quello che la fa sempre arrossire e guardarmi in modo esclusivo. 《Troverò un buon pretesto per sbatterla fuori dalle nostre vite per sempre.》Le sue labbra piene si sollevano in un sorriso così bello che mi fa sospirare. Poi sento vibrare il telefonino e un messaggio di Carl mi fa sapere che Evans è già stato arrestato. 《Ora vai da Lily, io devo sbrigare una commissione, ma faccio presto.》《Dove vai?》Chiede sospettosa, come se avesse un sesto senso. 《Vado in carcere a trovare quel criminale di Evans.》Le confesso serio. 《No, perché?》Si agita. 《Perché deve guardarmi bene in faccia.》Sbatte le palpebre ripetutamente con aria confusa. 《Che significa?》Le sorrido con amore. 《Non preoccuparti Bell, è in carcere. Ma voglio che sappia che quando sarà di nuovo libero... - mi faccio più serio - deve stare molto attento e alla larga da noi.》Scosta lo sguardo e corruga la fronte in modo riflessivo. 《Non sono abituata a vederti così. Mi sembra un atteggiamento mafioso e non da uomo per bene come sei tu.》Scoppio a ridere lasciandola sbigottita. 《La mafia non c'entra, a qualsiasi uomo per bene, se gli si tocca la propria vita scatta la collera, è un istinto che non si può controllare, almeno io non posso Bell. Proteggerti è lo scopo della mia vita. Lo sai.》E già ieri sera non l'ho fatto! Devo contattare George, quello che ha fatto è stato molto importante. 《Sì, lo so. - Mormora guardandomi in modo indecifrabile. - Ma è anche vero che ci stiamo conoscendo e che quindi non conosco ancora certi tuoi lati.》《Non ti piace questo mio comportamento?》Indago cercando di capire che non le stia cadendo. 《Non lo so, non dico che non mi piace, è solo strano.》Annuisco serio. 《Okay. Ci sta. Non posso costringerti a gradire ogni mio comportamento.》Mi prende il viso tra le mani con aria grave. 《Io ti amo Carter, da morire. Non ti conosco fino in fondo, amo il modo in cui mi fai sentire protetta. Ma ho paura. Sei molto passionale e alcuni sono degli psicopatici e non voglio...》《Sssh...》Premo il pollice sulle sue labbra e la fisso profondamente. 《Io sarò sempre al tuo fianco Bell, non avere paura per me, so come muovermi.》Ci guardiamo a lungo, leggo ancora nei suoi occhi azzurri con delle piccole screziature verdi, che è ancora preoccupata e cerco di tranquillizzarla nel silenzio di uno sguardo rassicurante e pieno d'amore, poi la bacio a lungo, strappandole un dolce sospiro.

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