Tinkerbell. Capitolo 75

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Quando scendo di sotto Azzurra Esulta felice la sua vittoria e quindi Carter le promette che una di queste sere la riporta ai mercatini di Natale. Ma io non riesco a concentrarmi, ripenso al nostro rapporto, a come mi sono sentita. Mi tocco spesso il ventre e mi sento ancora bene, quindi non abbiamo fatto male al nostro bambino.
La sera guardo la mia cabina armadio e non so che indossare. 《Chissà cosa indosserà Carter...》Mormoro. Alla fine scelgo un tubino di cachemire rosso e delle alte Jimmy Choo rosse. Mi ritocco il trucco e raccolgo due ciocche laterali con dei fermaglini. Carter è sceso di sotto e non ho visto cosa ha indossato. Vorrei tanto curiosare tra le sue cose, così prima di andare da Azzurra mi dirigo verso la sua cabina armadio. Basta entrare per riconoscere che è il suo armadio, la stanza profuma di lui. Mi sento abbracciata da lui, tanto l'odore è forte. Sono calamitata dai suoi completi, le camicie, mi avvicino ai dei cassetti e li apro, so che non dovrei, ma sono curiosa. Ci sono accessori, come occhiali da sole, orologi, gemelli, fermacravatte. Tutto ha un gusto impeccabile, poi poggiato su una mensola vedo due bottiglie di profumo. Emetto un suono di stupore e mi avvicino a quel profumo che mi eccita da morire. È un profumo Dior, come lo shampoo e il gel per il corpo che usa. Sauvage. Tolgo il tappo e chiudo gli occhi, gli ormoni si smuovono al pensiero di lui e chiudo il tappo. L'altra bottiglia è sempre Sauvage per mani, sorrido al pensiero che usa pure una lozione di profumo per mani. È un uomo molto raffinato e mi piace. Mi muovo per uscire e vedo appeso il vestito blu navy che ha indossato quella sera, lo accarezzo e improvvisamente capisco una cosa, niente di tutto quello che è in questa stanza mi eccita, è Carter che mi eccita, che rende seducente ognuno di questi completi. Così esco per andare da mia figlia, ma quando chiudo la porta eccola che sale di corsa le scale trafelata. 《Azzurra! Ma che ti prende?》Mi tira per portarmi in camera da letto e poi chiude la porta con un tonfo. 《Azzurra che ti prende?》《Papà è super, super bello!》Scoppio a ridere perché è serissima e ha gli occhi fuori dalle orbite. Che avrà indossato? Le accarezzo i boccoli dorati. 《Okay. Ma tuo padre lo è sempre.》Mi sembra strano dirlo, perché lo facevo con Arthur, ma è giusto, perché Carter è sempre stato suo padre nei comportamenti. Quindi non devo stranirmi. Fa di no con la testa in modo agitato. Mi sta preoccupando e mi tira verso la stanza. 《Devi farti più sexy.》Mi ordina come una vecchia nonnina saggia. Rido ancora. Indosso un tubino rosso e delle belle decolté. 《Tesoro va bene così, tuo padre è un uomo di sostanza, per lui le cose importanti sono altre.》Le faccio capire con calma. No. È più agitata di prima. 《Ma lui è un leone e le altre gli cadono ai piedi, quindi metti le scarpe di Bella Swan e il rossetto rosso.》 Alzo un sopracciglio. Vuole che metta le mie Manolo Blahnik rosse, sono le stesse che indossa Bella per il matrimonio. Mi sono piaciute così tanto che le ho acquistate subito e Azzurra ne va matta. Mi abbasso alla sua altezza. 《Tesoro... tuo padre non va da nessuna parte e soprattutto con nessun'altra donna. Perché non lo capisci? Lo vedi come un uomo poco serio? Irrispettoso?》La sua espressione si rabbonisce. 《No, anzi. È solo...》Alzo le sopracciglia in attesa. Saltella tesa. 《Voglio che lo fai impazzire.》Strabuzzo gli occhi scioccata, mica può sapere come lo faccio impazzire in intimità... devo calmarla però. 《Azzurra, tesoro, credimi lo faccio già impazzire. Ora andiamo nella tua cameretta a prepararci.》Mi sollevo prendendole la mano, ma lei la tira via impuntando i piedi. Non capisco perché s'impunta in questo modo e alzo un sopracciglio. 《No! Voglio vederlo senza fiato e lo farai stasera.》Trattengo una risata, se solo avesse visto la faccia di Carter la sera della nostra prima uscita... altro che senza fiato. Ma incomincio a comprendere che lei vuole davvero vedere Carter abbagliato, per lei è importante, forse perché quel demente di suo padre non lo ha mai fatto e lei vuole vivere in me la favola. 《Okay. Andiamo nella mia cabina armadio e mi sceglierai tu cosa indossare.》Esulta. 《Urrà!》Allarga le braccine in aria e trotterella verso il mio armadio. Speriamo che non scelga qualcosa di inappropriato. Con le manine fa spazio tra un vestito e l'altro, mancano ancora molti capi, ma comunque ce ne sono un bel pò e dopo un attimo spalanca la boccuccia carnosa a O. 《Questo!》Mi avvicino e sorrido. Che cosa ti sei messo addosso Carter? Con un sospiro tiro fuori il vestito di seta verde scuro, impreziosito da strass. Ha una scollatura molto profonda, sia davanti che di dietro, ma è lungo, modello sirena, l'ho indossato una volta ad una serata di beneficenza. Vedo che Azzurra ha già preso le mie Manolo Blahnik e mi sorride mordendosi il labbro inferiore. La guardo scuotendo la testa. 《Tesoro, è una cena in famiglia, tuo padre appena mi vede conciata così mi prende per matta.》《Uffa! Mettilo e basta!》Okay. Tanto tra qualche mese non ci entrerò più, tanto vale sfruttarlo ora. Mi svesto sotto gli occhi attenti di Azzurra e tolgo il reggiseno perché l'abito verde non lo richiede. La vedo sorridere sotto ai baffi come una volpe. Sento già le ruote del suo cervellino in funzione. 《Perché ridi volpina?》Sogghigno. Lei ride felice. 《Perché sei senza reggiseno, lo farai impazzire.》E ride scatenata saltellando. Sono scioccata e il fatto che Carter impazzisca sotto ai suoi occhi non è un bene, proprio perché deve stare attento a nascondere certe situazioni, anche se finora è sempre stato bravo a mantenere il controllo. Azzurra si ferma e mi fissa incantata. 《Sei la fatina più bella che abbia mai visto.》Fatina? Straluno gli occhi. Carter! 《Ora però devi legare i capelli. Proprio come Tinkerbell.》Sorrido scuotendo il capo. Poi mi guardo. Vestito verde, brillantato... sospiro e le faccio un sorrisetto di richiamo. Ma voglio renderla felice, così raccolgo i capelli in uno chignon morbido, sistemando la mia frangetta in modo grazioso, lasciando qualche ciocca dritta ai lati per dare più somiglianza al personaggio di fantasia in cui mia madre mi ha incastrata e sotto sua insistenza metto il rossetto rosso. 《Quando ti vedrà impazzirà.》Avrei dovuto vietare la visione di certi film a mia figlia. Tipo Twilight, ma ormai è troppo tardi. Usciamo dalla cabina armadio e si ferma un attimo a guardare i quadri, subito avvampo, e non perché sia nuda. Ho educato mia figlia a non avere pudore, per me è importante questo tasto. M'imbarazza il fatto che veda che sono foto intime, dove in più ero bendata. Vedo che fissa me da ragazzina e sbatte le palpebre. 《Mamy? Sai che ti somiglia?》Poi spalanca la bocca scioccata e si volta a guardarmi con gli occhi spalancati. 《Sei tu?! Quindi il suo bullone era già stato nella tua vite! Allora è possibile che io sia sua figlia!》Oh no! Questo discorso è troppo complicato. 《No amore mio. Lì ero molto più giovane. Quindi non puoi essere sua.》S'imbroncia. 《Ma ne sei sicura?》Sospiro dispiaciuta. 《Certo che ne sono sicura. Ma non è importante perché sei sua figlia comunque. Okay? Ora andiamo a prepararci.》Leggo il suo dispiacere sul volto e la cosa mi fa male. Vuole fortemente un legame con Carter e spero che prenda bene l'arrivo del fratellino o sorellina, o saranno guai. Quando andiamo nella sua cameretta sceglie il vestitino blu notte di velluto, con le spalline a palloncino. Le sistemo i capelli mettendole un fermaglio luccicante come piace a lei e la bacio con amore. 《Amore mio tu e tuo zio avete lo stesso sangue, sai che significa?》Sbatte le folti ciglia dorate. 《Significa che è come se fosse tuo padre, non è un estraneo, ma avete un legame importante. E gli somigli molto caratterialmente. Quindi non voglio vederti triste.》《Io volevo essere vostra.》Replica triste e le cullo il visetto imbronciato. 《Lo sei. Davvero. E lo sarai per sempre. Te lo prometto.》Sono seriamente in ansia per questa gravidanza, Carter dev'essere molto attento, o la mia piccola ne soffrirà. Ma sono sicura che Carter non le farà mai mancare nulla. Le faccio ancora qualche carezza sulle guance e poi le do un bacio e rido alla vista del marchio rosso che le ho lasciato. 《Mamma.》Ridiamo divertite e poi mi abbraccia e mi bacia. 《Ti voglio bene tanto tanto.》《E io ti amo fino alla luna e ritorno.》Restiamo strette per un bel pò e poi le pulisco il visetto e scendiamo.

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