Carter. Capitolo 180

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La tazza fumante di caffè rilascia la sua aroma di nocciola nell'aria, ma le mie preoccupazioni annientano completamente quell'aroma che tanto amo. 《Maledetto!》Stringo forte il pugno, immaginando di strangolarlo, voglio ucciderlo! Questo desiderio oscuro ora è più forte di prima. Il forte sospiro di Sara mi distrae. La fisso e il suo volto è preoccupato. 《Carter, tra poco dobbiamo andare sul set, cerca di rimanere concentrato. So che è impossibile ciò che ti chiedo, perché quel figlio di puttana merita la gogna, ma dobbiamo girare uno spot molto importante.》Ha ragione. 《Bell non è ancora arrivata.》Borbotto guardando le nuvole di vapore, evitando ancora di sorseggiare il mio caffè. 《No, non è ancora arrivata.》Conferma Sara. Un leggero colpetto alla porta e questa si apre facendo entrare Michael. 《Buon giorno.》Non ci metto molto a notare il volto scuro, anche lui è turbato da quello che è successo ieri sera. Ha i capelli un pò in disordine e il nodo della cravatta è un pò allentato. 《Tutto okay?》Gli chiedo abbandonando i pensieri oscuri. Si siede di fronte a me e si passa nervosamente una mano tra i folti capelli scuri. 《Tu sicuramente stai messo peggio di me.》Chiudo per un istante gli occhi, è il migliore amico di Bell, è normale che sia sconvolto anche lui. Serro le mascelle e storco le labbra in un ghigno malefico. 《È stato molto fortunato che non l'abbia visto. Ma non appena lo prendo...》Stringo il pugno tanto da farmi dolere le mani. 《Lo troveremo.》Il suono basso e sinistro di Michael mi sorprende e lo fisso con complicità. 《E per lui quel giorno non sarà felice.》Aggiungo. 《Vi prego datevi una calmata. - Ci rimprovera Sara. - Michael, mi meraviglio di te. Dovresti calmare tuo fratello, come tempo fa e non indurlo al sangue.》《Non si molesta una donna incinta. Questo è oltre tutto lo schifo.》Controbatte Michael nervoso. Sara scuote la testa. 《Siete proprio fratelli: due teste calde.》Decido di cambiare discorso e faccio un sorrisetto. 《Quindi tu e Asla vi frequentate.》I suoi piccoli occhi blu si allargano. 《Credevo... è stata solo una piacevole compagnia, niente di più.》Mi blocco per un istante, come interdetto. 《Hai detto di aver chiuso con le donne, soprattutto con le avventure di una notte. Quindi quando ti ho visto con la migliore amica di Bell, ho pensato... non ci giocherebbe mai.》《Infatti non ci sono andato a letto. - Replica secco. - Mi ha solo accompagnato alla premiazione.》Mi fa piacere che non è successo nulla, ma mi lascia spiazzato. 《Mi è sembrato che c'era dell'altro, scusami, non voglio farmi i fatti tuoi entrando nel tuo privato.》Scorgo Sara nascondere un sorriso. 《Sei mio fratello Carter. Ho sempre desiderato che ti impicciassi dei fatti miei. - Dischiudo le labbra stupito dalla sua dichiarazione. - Io non ho vissuto nostro padre al cento per cento... - la voce gli trema e mi trovo ad inspirare. - Tu sei come lui, tutte le volte che ti guardo lo rivedo, sei un uomo che stimo e rispetto tantissimo.》Mi alzo dalla scrivania che sono teso, non è la prima volta che mi dicono di essere tale e quale a Richard, ogni volta ha scatenato dentro di me fastidio e rabbia, ma da quando ho saputo alcuni retroscena su mio padre, è come se quelle sensazioni si fossero placate. 《Ti voglio molto bene Carter.》Confessa con i piccoli occhi arrossati. Allargo le braccia e lui si alza dalla sedia per stringermi in un abbraccio. 《Ti voglio bene anch'io Michael.》Mormoro ricambiando la stretta. Sara è silenziosamente commossa e la cosa mi fa sorridere. Poi eccola che entra in tutto il suo splendore. Quando l'ho vista scendere le scale, prima di uscire, il cuore mi è saltato in gola e mi sono ritrovato nuovamente affamato di lei. Indossa un vestitino a fiori con i volant e le sue Jimmy Choo nude. Quelle scarpe... mmh... 《Cosa succede qui?》Io e Michael ci stacchiamo e sorridiamo come due scemi. 《Coccole fraterne.》Ci sfottere Sara. 《Uh... che dolci che siete.》Il suo profumo al gelsomino mi cattura risvegliandomi, mentre la mia dolce fatina mi stampa un dolce bacio sulle labbra e uno sulla guancia a Michael. 《Sean?》Chiedo. 《È nel corridoio, non dirmi che doveva entrare insieme a me?》Rido divertito, non le piace molto avere una guardia del corpo, ma se non altro io mi sento più sicuro che non le può succedere niente con Sean al suo fianco. 《Lo so che la cosa non ti aggrada, ma non permetterò più che ti succeda qualcosa in mia assenza. Specie se quel rifiuto umano è ancora in circolazione.》Le spiego con calma, ma tassativo. Annuisce condiscendente e mi dispiace, davvero, perché non voglio essere oppressivo, le ho sempre dichiarato un amore libero, ma la situazione è sfavorevole. Ammetto che sono diventato molto possessivo, ma ormai lei lo sa.

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