Subito un applauso si propaga nella stanza. Carter si volta, ma tenendo sempre un braccio avvolto alla mia vita e la sua mano tocca ancora parte del mio culo. Azzurra è fuori di sé dalla gioia. 《Credo che il mio cuore non resisterà a tutte queste forti emozioni.》Esclama teatrale. Io e Carter ci guardiamo e ridiamo. 《Finalmente mia madre è stata baciata! Non lo avevo mai visto.》Carter mi guarda con il cipiglio. 《Dimmi che non lo ha detto sul serio.》Sussurra per non farsi sentire. Sospiro per calmarmi. 《È così. Niente effusioni davanti la bambina.》Sgrana gli occhi con orrore e serra le mascelle. 《Sarà meglio affrettarsi o faremo tutti tardi.》Esclamo prendendolo per mano e lo trascino a tavola. Noto che è ancora serio e so già a cosa sta pensando. Ai suoi genitori. 《Allora vi sposerete. Quando vivremo insieme?》Azzurra è partita. Sorrido. 《Dobbiamo ancora stabilirlo.》Carter si siede in silenzio, mi sento turbata e sono felice che Azzurra non ci fa caso. 《Sai che io e mamma ti abbiamo preparato questi pancakes a forma di cuore?》Finalmente le regala un dolce sorriso. 《Grazie tesoro mio. - Dice facendola arrossire. - E grazie anche a te amore mio.》La sua voce è più profonda e il suo sguardo non è da meno. Mi ha chiamata amore mio davanti a mia figlia. Ho il cuore a mille e non riesco a stare ferma sulla sedia. Azzurra non dice nulla, ha compreso la profondità delle parole di Carter e ci guarda sognante. Non è stata abituata a questo, per lei è una bellissima novità che ad ogni bambina fa sognare ad occhi aperti. Clara entra sorridendomi amorevole e si dirige verso la cucina per riordinare. È felice per noi, ed è bello perché in questi anni è diventata una figura importante per me, come una zia. 《Sei molto bella stamattina.》Ammicca servendosi dei pancakes, prendo la caffetteria con un certo tremore, perché esterna i suoi sentimenti davanti a mia figlia e Clara poco distante. 《Grazie.》Mormoro appena e vedo Azzurra che ci guarda come quando guarda in TV un film d'amore, masticando con le guance piene. 《Ho preparato la miscela alla vaniglia, non sapendo quale preferisci.》Sorride allungandomi la tazza e io verso il caffè caldo. 《Preferisco la nocciola, ma mi piace anche la vaniglia, lo scorso fine settimana l'ho preso perché ricordavo che da ragazzina preferivi quella miscela.》Mi manca il respiro, fa tutto per compiacermi. Lo guardo emozionata e lui mi trasmette tutto il suo amore guardandomi serio. Non so quanto restiamo a fissarci, è intimo e dimostra quanto siamo legati. Ha ancora delle enormi occhiaie che fanno sembrare i suoi occhi ancora più grandi e poi... Oddio! Ha un segno nero sul collo. Strabuzzo gli occhi e mi passo una mano sul petto. Carter segue i miei occhi e subito mi sorride teneramente. Mi sto odiando per ciò che gli ho fatto, per la figura che gli farò fare in ufficio. Ma che cazzo mi è passato per la testa?! 《In che senso quando eri ragazzina?》La voce squillante di Azzurra interrompe i miei rimproveri. 《Vi conoscevate già?》È sbigottita. 《Sì, io e tua madre ci siamo conosciuti anni fa.》Bevo un sorso di caffè accompagnandolo con un pezzetto di pancakes, ma ho messo poco sciroppo d'acero e quindi ne verso ancora un bel pò. 《Davvero?》Ha la bocca spalancata. 《E hai spostato ugualmente suo fratello?! Ma perché?!》Sbraita nervosa. 《All'epoca non sapevo che fossero fratelli e poi ci siamo persi di vista.》Rispondo sbrigativa raccogliendo sul piatto altro sciroppo d'acero sul pezzo di pancakes. 《Eravate fidanzati?》Noto che io e Carter sorridiamo allo stesso momento. 《Sì.》E rispondiamo anche contemporaneamente. Ridiamo. 《Che belli che siete. Vi siete ritrovati! È il destino. Siete due anime gemelle, si vede in tutto!》Ci guarda ancora con quell'aria sognante, quelle parole ci emozionano, perché è tutto vero e vedo che lui trattiene il troppo entusiasmo come un bambino alla mattina di Natale. È bellissimo, osservo il modo in cui porta la forchetta alla bocca e quasi mi strozzo, è fine e virile allo stesso tempo, le sue mascelle mentre mastica... l'impugnatura delle mani grandi con le bellissime dita lunghe e il polso ossuto dove brillano i gemelli neri e il Rolex. Dio! Cerco di calmare i bollori. Noto che mi guarda con la coda dell'occhio e sorride sollevando l'angolo della bocca. La iena ha capito tutto. 《Che ore sono?》Le chiede Carter in Italiano. Azzurra mi guarda in cerca di aiuto e io alzo le sopracciglia per spronarla a provarci. Guardo l'ora sul mio Cartier da polso e noto che mancano un quarto alle otto. Carter mostra ad Azzurra il suo Rolex e vedo che si morde le piccole labbra. 《Coraggio.》La incita sempre in Italiano, ha davvero un bell'accento, ha studiato molto per arrivare a questi livelli. 《Otto e un quarto.》Ahia! Ha sbagliato l'ora e anche a formulare la frase. Ho voglia di cioccolato, così mi alzo per prendere la nutella nella dispensa. 《No. Riformula.》Sento Carter che la riprende paziente. 《Otto meno un quarto.》Esclama convinta di aver detto giusto, ma ha sbagliato nel formulare la risposta. 《Amore devi mettere il verbo davanti.》L'aiuto sedendomi di fianco a Carter e svitando il barattolo. Noto che Azzurra mi guarda stranita, ma ieri ho perso tanti di quei zuccheri che ne ho decisamente bisogno. Carter mi guarda attento con un sorrisetto, mentre spalmo un altro pancakes di nutella. 《Sono le otto meno un quarto.》《Bravissima la mia ragazza.》Si complimenta Carter. 《Comunque erano le otto meno un quarto, ora sono meno dieci. Clara? Accompagna a vestire Azzurra.》E con un cucchiaino raccolgo altra nutella e la porto in bocca gustandola. Uhm... che delizia. 《Ne voglio un cucchiaio anch'io.》Si lamenta Azzurra e subito ne riempio uno anche a lei e glielo passo. Lo gusta mugolando, facendoci ridere e poi corre di sopra a cambiarsi. 《Hai carenze amore?》Mi sussurra all'orecchio facendomi rabbrividire e subito mi prende per la vita e mi fa sedere sulle sue ginocchia, baciandomi con più passione stavolta. Le nostre lingue si intrecciano con dolcezza e infine i nostri nasi si accarezzano a vicenda. 《Io non nasconderò certe pulsioni di fronte Azzurra. I figli devono crescere dove c'è amore e passione.》E ho la conferma che prima pensava realmente alla sua famiglia e in che ambiente quella matta di Alexa li aveva cresciuti, ma Richard era riuscito a salvare Carter, il suo figlio preferito, allontanandolo e stimolandolo nelle esperienze con l'altro sesso. Forse si rivedeva in lui, perché gli somiglia molto. Gli accarezzo il viso ispido, non ha accorciato la barba. 《Lo so, e condivido il tuo pensiero amore mio.》Alza le sopracciglia e il suo volto si illumina. 《Mi hai chiamato amore mio.》Le sue labbra subito prendono possesso delle mie e geme, sento tra le natiche che diventa duro e subito una voglia irrefrenabile s'impadronisce di me. Gli accarezzo con accortezza i capelli intanto che le sue mani mi palpeggiano l'anca e un seno. Sento le palpitazioni e gemo anch'io. Se reagisce così per amore mio, non oso immaginare per il ti amo, ed è indubbiamente trattenuto, lo percepisco perfettamente. Gli mordo le labbra succhiando quello inferiore e poi lo guardo vogliosa. 《Non hai accorciato la barba. Non hai avuto tempo?》《Ho capito che ti piace.》Sorride sardonico. Iena. Ha ragione però, è più bello con la barba di sei giorni. 《Scusa per il livido in piena vista.》Dico seria, accarezzandogli il punto e cercando di sollevargli un pò il colletto della camicia bianca, ma ovviamente è inutile. 《Sono il tuo uomo, non scusarti mai del piacere che mi dai. E credimi, è davvero infinito.》Sorrido accarezzandogli il viso e lui lo preme sui miei seni, baciandoli. Chiudo gli occhi e so già che una vita con lui sarà il paradiso. Abbandono il mio viso sulla sua testa e annuso il buon profumo maschile delle sue onde gellate, nel mentre mi stringe per la vita e continua a stare tra i miei seni. 《Che meraviglia stare qui. Voglio darmi malato e non andare a lavoro.》Rido felice baciandogli la testa. 《Manca poco al fine settimana.》Solleva il viso arrossato con gli occhi torbidi. 《Non immagini quanto lo aspetto. Sto impazzendo.》Rido come una stupida. Gli prendo il viso e lo bacio dolcemente. 《Uhm... sai ancora di cioccolata.》Con il dito prendo un pò di nutella e lo spalmo sulle sue labbra. Respira a fatica ora e sento una contrazione dolorosamente piacevole nel mio intimo. Piano piano gli mordo le labbra per gustarlo, sento che si agita, respirando sempre più pesantemente e in basso sento dei movimenti. Mollo la presa. 《Il mio cioccolatino.》Ride con sguardo bastardo. 《Stanotte ne avrai in abbondanza.》Sussurra trattenuto. Rido eccitata dalla sua promessa allettante e ci uniamo ancora in un bacio vorace. Sento il suo desiderio impaziente anche nelle sue carezze possessive sul mio seno, quando il suo cellulare inizia a squillare. Fruga nelle tasche imbronciato. 《Sara, buon giorno. Che succede?》Il suo tono è improvvisamente autoritario e mi accende maggiormente, mi ricorda Richard, perché Arthur non lo era per niente. Sento appena la voce di Sara e nel mentre gli riordino la cravatta, liscio il colletto e la giacca di alta sartoria. 《Com'è possibile?》Chiede sempre con quel tono baritonale. Che succede? Sono preoccupata e non vorrei essere nei panni di Sara, il modo in cui le parla mi fa tremare di paura. Si porta una mano a toccare la fronte e gli accarezzo la barba sul mento. 《Okay. Avvisali che arrivo. Prenota subito il volo.》Il volo? Per dove? Perché? Chiude la chiamata e mi fissa dispiaciuto. 《Devo partire per il Canada. Hanno bisogno di me. Purtroppo questo è il mio lavoro, non posso esentarmi. Ma non voglio lasciarvi.》È come se fossi appena caduta con il culo a terra provando un dolore terribile, e quello più forte è al cuore. 《Quanto starai via?》Non riesco a non sembrare disperata sia nel tono che nella voce. 《Non lo so. Il tempo di risolvere il problema, potrebbe volerci anche un giorno.》Oddio non oso pensare se per il Thanksgiving non ci sarà. Azzurra ne morirà. Ha il viso molto abbattuto. 《Okay, noi ti aspettiamo.》Sorrido cercando di rincuorarlo. 《Amore mio ti prometto che per il Thanksgiving saremo a casa, a decorarla e a festeggiare.》I suoi occhi sono grandi e colmi di sincera convinzione. 《Amore stai tranquillo, non puoi sapere se ce la farai per quel giorno, ma io e Azzurra saremo qui ad aspettarti a braccia aperte. Mi guarda intensamente con aria sofferta. 《Ti amo infinitamente Bell. E non vi deluderò, te lo prometto.》Le sue parole calde e profonde arrivano dritte nel mio cuore impazzito e lo bacio.
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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...