È magnifico nel suo completo grigio. Si è vestito come gli ho chiesto, compiacendomi. Ha i capelli stravolti, che lo rendono ancora più bello ed eccitante, noto che il nodo della cravatta è leggermente allentato, e quando mi guarda la sua espressione sembra di sollievo, mentre viene verso di me. Forse non ha avuto una buona mattinata. Subito dimentico Michael e vado incontro a lui come per ritrovare l'ossigeno e lo bacio all'istante. Riconosco la sua urgenza nel bacio e mi è chiaro che ha sentito fortemente la mia mancanza, come me. Mi è mancato da morire, il suo profumo risveglia i miei sensi e lo stringo forte. 《Ti sono mancato?》Mi viene da piangere come una stupida e sorrido annuendo. 《Molto.》Dichiaro emozionata. Poi ci stacchiamo per non mettere ulteriormente a disagio Michael, che invece sembra tranquillo sul divano e ci sorride affettuosamente. 《Perdonami Michael, - mormora Carter - ma decisamente mi mancava il mio amore.》《Ci mancherebbe Carter.》Sorride malizioso. 《Avete finito il progetto?》Chiede avvicinandosi al tavolino con il foglio aperto e trascinandomi per i reni. 《Sì. - Risponde prontamente Michael. - Cosa ne pensi?》Carter lascia la presa su di me per prendere il progetto e lo studia con attenzione. Piano piano vedo che l'espressione del suo viso si addolcisce e sorride. Il cuore mi batte impazzito e respiro a fatica. Mi accorgo che Michael mi fissa con un sorrisino che conferma quanto ha detto è mi ritrovo a rabbrividire. Perché mi imbarazza ancora molto? Siamo come marito e moglie, aspettiamo un figlio, eppure... ha ragione Carter: stiamo insieme da poco e quindi è normale che ci sia imbarazzo e un'irrefrenabile desiderio. 《Lo amo già.》Mormora in un sospiro e Michael mi strizza l'occhio. Ripone il foglio sul tavolino e si volta a guardarmi. È uno sguardo intenso, profondo, che mi fa contrarre piacevolmente tutte le viscere e la parte intima. Non riesco a muovermi, a respirare e il cuore penso che stia uscendo fuori dal petto. Lo amo da stare male. I suoi occhi brillanti mi trapassano e scorrono lungo tutto il mio corpo, spogliandomi, come ha sempre fatto e come ogni volta mi fa rabbrividire come se fossi percorsa da mille scosse. 《Sono convinto che la mattina seguente non ha più bisogno della sua sedia a rotelle.》Mormora con voce calda e il suo ghigno. Deglutisco a fatica, quando lui è ad un passo da me. Il suo sguardo penetrante mi fa intendere che Michael ha ragione. Ha capito perfettamente e sembra un felino affamato. Le labbra mi tremano, ma non riesco comunque a muoverle per sorridergli. 《Michael è l'ora di una pausa. Riprenderete questo pomeriggio.》Esclama autoritario. 《Certo Carter.》Risponde con rispetto e si alza dal divano, mentre Carter mi trascina possessivamente per i reni verso l'uscita e mi sento interiormente agitata. 《A dopo.》Riesco a dire a Michael che ride. Quando siamo in corridoio e chiude la porta, il suo sguardo è diverso. È profondamente lascivo, turpe. Sono senza saliva e fremo. 《È arrivato il momento di abbassare questa cerniera sulla mia scrivania.》La sua voce è roca, voluttuosa e lui è maledettamente serio. Tremo da capo a piedi e la voglia tra le mie cosce si fa più insistente. Il suo ghigno pericoloso mi fa ansimare e subito mi trascina per il lungo corridoio bianco. Sara ci osserva trattenendo un sorriso e quando raggiungiamo l'ufficio chiude a chiave. Non vuole correre alcun rischio e tiro un sospiro di sollievo. Avanza verso di me a passo felino e io indietreggio. Sul suo bellissimo viso compare il suo ghigno, mentre toglie la giacca e la butta sul divano. Armeggia con i polsini e rivivo la scena di quando mi ha preso a novanta gradi e boccheggio piena di desiderio. Butta i gemelli a terra e arrotola le maniche della fine camicia bianca. Le sue braccia muscolose e venose mi procurano delle smaniose contrazioni al basso ventre. Allenta il nodo della cravatta, fino a toglierla con movimenti decisi e sensuali. Continua ad avanzare e io ad indietreggiare con un sorrisetto provocante. Sbottona la camicia e mi manca il respiro alla vista del suo petto e dei suoi addominali perfettamente cesellati. 《Così mi desidereresti anche impotente e su una sedia a rotelle?》Il suo ghigno si trasforma in un dolce sorriso e mi sento completamente perduta, le gambe molli, il vuoto allo stomaco e senza respiro. Sbatto con il culo alla scrivania e quindi mi blocco, mentre lui avanza con uno sguardo ardente e si ferma contro di me. L'aroma maschile che emana il suo torace scultoreo mi fa girare la testa e ansimare forte. 《Allora?》Mi incita a rispondergli con un mormorio roco che s'infila dritta nel mio intimo, procurandomi un dolce spasmo. 《Io ti desidererò sempre Carter. In qualunque condizione, e ti darò sempre piacere.》Affermo con il forte suono dei battiti cardiaci nelle orecchie infuocate. Dilata le narici inspirando a fondo, con un'espressione seria che mi fa avere altre piacevoli fitte all'intimo e mi ritrovo a respirare più affaticata. Emana un forte magnetismo e desiderio. 《In qualunque condizione.》Replica roco e con la fronte corrugata. 《Ti prego.》Lo supplico sempre più eccitata. 《Sai cosa hai appena innescato, vero?》Mormora serio e non riesco più a deglutire, sono una massa gelatinosa e smaniosa. Vengo dominata da un impulso irrefrenabile e affondo il mio viso sul suo petto, perché è questo che vuole da quando si è sbottonato tutta la camicia, vuole darmi ciò che desidero. Lo lecco, seguendo la deliziosa striscia di peli, il contorno perfetto dei suoi pettorali e i capezzoli che s'inturgidiscono al tocco della mia lingua. Mordo e succhio avida, non riesco a resistere e lo sento ringhiare profondamente di piacere. 《Qualunque cosa ho innescato, sono pronta ad accoglierla.》Mormoro sul suo petto. Mi prende per le spalle, allontanandomi dolcemente e lo guardo negli occhi. Sono scuri e torbidi, e mi chiedono se sono pronta a ricevere cosa ha in serbo per me. Poi le sue labbra catturano le mie voracemente, con foga accecante, gemendo forte, in un modo che non avevo mai avuto piacere di udire, è viscerale, profondo, intimo. Un'intimità che ancora non conosco e di cui bramo. Le sue mani, possessive come mai prima d'ora mi sbottonano la camicetta e afferrano i miei seni. Li strizza emettendo di nuovo quel ringhio profondo che mi fa ansimare e contrarre la parte intima. Abbassa le coppe del reggiseno e si fionda a suggere un capezzolo. Inarco la testa e gemo contorcendomi, l'altra mano mi palpa possessiva l'altro seno. Gli afferro la morbida massa mossa e gliela tiro dolcemente. Lascia il capezzolo per mordermi e succhiarmi tutto il seno. 《Cazzo come ti amo! E i tuoi seni mi eccitano oltremisura.》Mormora ansante. 《Mi piace come li baci e come li tocchi.》Ammetto, visto che il mio seno non riceveva le giuste attenzioni dall'ultima volta che lo ha fatto lui stesso, io non lo permettevo ad Arthur, l'ho fatto solo la nostra ultima notte. Fa il suo ghigno e mi viene la pelle d'oca. 《Bene. Perché sono un estimatore delle tette e le tue sono da SMD!》 Aggrotto la fronte confusa. 《Che significa?》Fa di no con la testa con un'espressione famelica e cattura il capezzolo tra i denti e lo tira piano. Oh Gesù! 《Certe cose non si dicono.》Un altro ghigno che mi fa contorcere le budella. 《Si mettono in pratica.》Sono sconvolta. Che vuole farmi?

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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...