Siamo aggrovigliati sotto le coperte, Bell gioca con i peli del mio petto e la cosa mi fa sorridere. 《Quando Arthur ha detto ai miei che ti avrebbe sposata perché eri incinta... l'ho picchiato.》Le confesso ciò che voleva sapere la settimana scorsa. 《Non mi sorprende.》Replica continuando ad accarezzarmi il petto. 《Pensare che lo spalleggiavo perché nostro padre gli dava dell'incapace.》Si ferma. 《Richard non aveva una buona opinione di lui. Invece stravedeva per te.》Sorrido incredulo. 《Che rapporto avevi con lui?》Ho sempre saputo che a Bell affascinano gli uomini maturi e ho un pò timore se lei avesse avuto nei confronti di mio padre una sorta di attrazione, anche perché gli somiglio spudoratamente. 《Un normale rapporto padre figlia.》Okay. Però voglio esserne certo. 《Tutti dicono che era un uomo magnetico, che...》《Per me era solo un padre. Gli volevo molto bene.》Sospiro. Alza il viso e inarca un sopracciglio. 《Non penserai che avevo una cotta per lui? Okay che sono sempre stata affascinata dagli uomini più grandi, ma non vecchi.》Scoppio a ridere e lei con me.《Ma che scemo che sei.》《Bè non fai che dirmi che gli somigliavo, è normale che un pò mi preoccupo.》《Sei un cretino. Tu sei l'unico uomo che abbia mai amato e desiderato in modo violento.》Le ultime parole mi sconvolgono. 《Provo la stessa cosa Bell. Identica.》Mi sorride e torna a baciarmi il petto. Prendo un respiro e le confesso un'altra cosa. 《Bell?》《Sì?》《Sapevi che Azzurra vuole un fratello?》Subito si issa e ha gli occhi fuori dalle orbite. 《Te lo ha detto lei? Quando?》《Quando mi ha chiesto come si fanno i bambini. Mi ha richiesto di piantare il mio semino in modo da avere una compagnia.》Mi scruta assorta, increspa le sopracciglia ed è come se fosse persa nei suoi pensieri, sento che s'irrigidisce e mi rendo conto di aver commesso una terribile gaffe. 《Bell? Non ne ho parlato di proposito perché ti sto facendo una richiesta. Ho capito perfettamente il tuo rifiuto ad avere un'altra gravidanza e lo accetto. Quindi non fraintendere, stasera ho espressamente detto ad Azzurra che a noi basta lei.》Sono serissimo e lei subito mi guarda grave, sollevandosi. 《Stasera? Non mi hai appena detto che te lo ha richiesto giorni fa?》Stringo le labbra portandole verso l'interno. 《Prima, quando l'ho messa a letto mi ha espresso ancora una volta questo suo desiderio e io le ho risposto che a noi basta lei.》Noto che si perde ancora nei suoi pensieri e mi sale l'ansia. 《È soltanto una bambina. Le passerà. Vieni qui ora.》La invito a riaccoccolarsi sul mio petto, ma mi guarda strana. Non si fida delle mie parole? Mi sollevo, facendomi ad un passo dalle sue labbra. 《Che succede Bell?》I suoi occhi si muovono dappertutto, tranne che a fermarsi sui miei preoccupati. 《Bell? A me basta Azzurra, davvero. Non è un problema te lo giuro su Dio.》Poi i suoi occhi mi fissano, è come se... volesse piangere e sono in difficoltà. 《Amore? Che succede?》Bisbiglio in ansia. Mi guarda le labbra e poi torna a fissarmi seria, piano piano i tratti del suo viso si addolciscono e le sue labbra si sollevano appena in un tenero sorriso. Il cuore prende a battermi furioso e non riesco più a respirare, ho paura di perderla perché sto già capendo che potrei morire. Mi prende il viso tra le mani e i suoi occhi mi parlano, mi dicono che sono essenziale e che ha paura. Faccio di no con il capo. Non deve. Appoggia la sua fronte alla mia e il suo naso preme sul mio, mi ansima sulle labbra e mi sento completamente smarrito. Le mie mani si perdono nei suoi capelli e le mie labbra mordono le sue, fino a dischiuderle e diventa un bacio disperato. Tira i miei capelli e io gemo sulla sua bocca. Mi circonda la vita e prende la mia verga dura, si solleva e si penetra con brutalità. Oh Gesù! Non ho il tempo di dirle di andare piano che ha già iniziato a cavalcarmi furiosamente, soffocando i gemiti. Mi prende il viso e lo porta sui suoi seni e li bacio. Mi sento ancora un attimo confuso, ma comprendo che ora voglia un rapporto più crudo, perfetto, lo avrà. Lecco un capezzolo, poi lo afferro tra i denti, mentre le mie mani le stringono il sedere e l'aiutano nei movimenti, ma si muove veloce, come una scheggia impazzita. Vuole dimostrarmi che anche lei sa muoversi, ma a me non interessa, a me interessa solo amarla. Stringo un pò di più il capezzolo e soffoca un grido, mentre ora prendo a succhiarlo forte. Mi morde la spalla gemendo e stringendosi attorno a me. Sento dal respiro che è stanca, ma non si arrende e io non voglio assolutamente frenarla mortificandola, quindi la lascio continuare nei suoi affondi violenti. Ha gli occhi chiusi, il volto contratto dalla foga, si sta prendendo ciò che vuole con una violenza che mi lascia stordito, ma è stupenda, è calda come da giovane, una delle qualità che ho sempre amato di lei. I suoi capelli coprono i nostri visi mentre le succhio il seno, poi sento che sta per venire e io con lei. Inarca il corpo e ha la bocca spalancata, è rossa e sudata, ma è desiderabile e a questa visione stupenda vengo gemendo incontrollabilmente, ma soffoco i gemiti sul suo petto. Bell crolla sul mio corpo e io mi stendo con lei su di me appoggiata sul mio petto. Ha ancora il respiro corto e posa una mano sul mio petto, nel frattempo io le premo le labbra sulla fronte in un bacio e le lascio lì. 《È stato elettrizzante.》Le comunico roco. Sento che sorride. 《Sei abituato a ben altro. Non sono brava.》Mi acciglio. Immaginavo che era questo il suo cruccio. 《Partiamo con il chiarire che non sono abituato a un bel niente e che quando ti amo, non esiste essere bravi. Quando ti amo è tutto perfetto, perché è te che sto amando e io non ho mai amato nessun'altra.》Mi stringe il pettorale in una morsa. 《Sei sempre stato mio.》Il suo tono anche se debole è possessivo e questa cosa mi infervora. 《Sì, amore mio.》Confermo sincero. 《Lo sarai per sempre.》Marchia il mio petto con le mani che spremono e graffiano. 《Fino alla fine dei miei giorni.》Le prometto caldo. 《Dimmi che quando scopavi in giro era me che pensavi. Che era come se scopavi me e non quelle.》Mi manca il respiro, ma riconosco la mia fatina, la sua natura, il suo possesso. 《È così. - Ammetto. - Scopavo in giro sperando che ti avrei dimenticata. E invece non facevo altro che vedere e cercare te. È stato un inferno.》《Perché volevi dimenticarmi?》Sento nervosismo nella sua voce. 《Perché prima non riuscivo a trovarti e poi perché eri di mio fratello e stavo soffrendo le pene dell'inferno.》《Perché non sei venuto a prendermi? Perché non mi hai preteso?》Sbatto le palpebre e mi acciglio. 《Perché sai che uomo sono. Ho rispettato i tuoi sentimenti. Li ho rispettati fino a qualche giorno fa, quando ancora lo pensavi. Non è stato facile, Bell.》Sento che butta un profondo respiro e mi bacia il petto. 《Scusa.》《Non devi scusarti amore mio.》Sono molto sincero. 《Invece sì. Ho esagerato. È che a volte non mi sento alla tua altezza. - Inorridisco. - Sei molto attraente, un uomo di potere e dentro sei ancora più perfetto.》Mi sollevo e la guardo imbronciato. 《Bell. Sei una donna come poche. Sei stupenda dentro e fuori, sei riuscita da sola a creare la tua agenzia e per due anni hai fatto anche da padre ad Azzurra. Sei al di sopra di molte altre donne. - La fisso grave. - Sei perfetta per me.》Sorride e mi prende per il collo, attirandomi verso di sé e mi bacia dolcemente. 《Oggi mi stavi per chiamare marito.》Dico sorridente. 《Sì.》Ride accarezzandomi il mento. 《È così normale.》Annuisco felice. 《Lo è. Siamo molto legati Bell. Siamo una famiglia.》Mi fa un sorriso bellissimo che coinvolge i suoi bellissimi occhi azzurri. E il mio cuore fa le capriole.
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𝑺𝒕𝒂𝒓𝒕 𝑶𝒗𝒆𝒓🧚🏼♀️
RomanceAll'età di ventisette anni Tinkerbell Williams si ritrova vedova con la figlia Azzurra di sei anni. La morte del marito Arthur la getta nella malinconia, tanto da trascurare la sua immagine. Ma che matrimonio era? Chi era veramente Arthur Scott? Qua...