Carter. Capitolo 159

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Siamo in camera da letto, Bell mi accarezza il petto giocando con i peli come sempre ama fare e io le accarezzo il braccio nudo. Ho bevuto una tisana alle erbe che Bell mi ha amorevolmente preparato e ammetto di sentire il mio corpo molto più rilassato. Non sono abituato a prendere questi infusi, ma devo dire che ha fatto la sua magia. 《La goccia d'acqua marina è stupenda.》Mormora. Mi volto a guardarla con un sorriso. 《Davvero ti è piaciuta?》Sorride. 《Moltissimo. Hai buon gusto.》Il mio sorriso si allarga di più. 《Sono felice che hai accolto così bene Michael. Anche se a dire il vero non mi ha sorpresa poi così tanto. È da te. Sei così paterno e sensibile.》Non smetto di fissarla incantato, mi piace come mi vede, mi appaga. 《Michael è un ragazzo per bene, puro, e ho sempre nutrito un grande affetto per lui. Ma credimi... ho sempre provato ad instaurare un buon rapporto anche con Arthur. - Mi osserva con dispiacere. - Ma Arthur è sempre stato invidioso, egoista, snob... era lontano dai miei ideali. Cercavo di portarlo sulla retta via, gli ho persino ceduto una quota, nonostante ti avesse rubata a me. Perché sì, Bell, io mi sono sentito defraudato. Come se mi avesse strappato il cuore dal petto.》Dico con foga, mi fissa grave e si avvicina baciandomi con impeto. 《È colpa mia Carter, non tua. Non avrei mai dovuto farlo entrare nella mia vita. Avrei dovuto continuare ad aspettarti.》Ci fissiamo per un interminabile minuto. 《Sei sempre stata mia. - Sussurro. - E lo sarai per sempre.》Mi sorride, poi torna ad accarezzarmi il petto. 《Quel giorno in gioielleria gli ho dato del bugiardo. Ero convinto che mi avesse teso un tranello per farmi incontrare con Arthur. Invece lui era in buona fede. Non sopporto di sentirmi in colpa con lui! Per anni ho odiato il suo essere libertino e detestato quella statua priva di vita di mia madre! E oggi... 》《Sei sconvolto. È normale Carter.》Mi fissa seria. 《È giusto che tu metabolizzi il tutto. È normale.》Sì lo è. 《Io non meritavo affetto? Non meritavo un ti voglio bene?》Il groppo in gola mi duole, ma freno le lacrime, Bell è addolorata. 《Tu meriti ogni cosa Carter. Ti amano tutti. Sei un uomo splendido. E io ti darò tutto il mio amore e oltre.》La sua voce è tremante. Sente il mio dolore. 《Ti amo!》Esclamo come se fosse il mio respiro. Il suo viso si distende in un morbido sorriso. 《E io ti amo fino alla luna e ritorno.》Sussurra con intensità. Ma l'effetto di quelle parole m'incendia il sangue nelle vene. Le conosco. Sono quelle che dice sempre ad Azzurra e colto da un vortice d'amore incandescente, la bacio, fino a portarla sotto di me, facendo vagare le mie mani possessive sul suo corpo nudo. Il nostro bacio diventa carnale, infuocato. La mordo e la succhio con un trasporto fuori dall'ordinario. Risponde al mio assalto con lo stesso slancio e in un attimo sono dentro di lei. Il mio corpo è bollente e sento che s'imperla subito di sudore, le mani di Bell sono ovunque, mi deliziano in modo smodato e mi ritrovo ad emettere versi lamentosi per il troppo piacere che provo. Mi muovo dolcemente dentro di lei, nonostante i miei baci e le mie carezze sono rudi, bramose. Bell geme piano sulla mie labbra. Mi manda in estasi tutte le volte che la sento gemere. 《Amo quando gemi per il piacere che ti do. Mi dai piacere.》Sussurro sulle sue labbra gonfie. Sorride. 《Sei bellissimo... - passa una mano tra i miei capelli umidi - sei il mio amore. Solo mio.》《Tuo.》Ripeto con il cuore in tumulto. 《Solo... ed... esclusivamente... tuo.》Dico ad ogni spinta. Il suo volto si fa estatico, spalanca le labbra, s'irrigidisce, appuntella le unghie sulla mia carne e mi stringe in una piacevole morsa. 《È tuo. Come tutto me stesso.》Ansimo roco. Geme in sospiri e godo di ogni suo sospiro ed espressione. 《Sei la mia bellissima fatina... il mio dolce amore... nessuno potrà portarti via da me... mai!》Il suo viso si arrossa e ad ogni piccola parola diventa più emozionata. Le piace che la rassicuro, che le mostro il mio possesso. Mi stringe più forte a sé, come a risposta di ciò che le ho appena sussurrato. I miei affondi si fanno più veementi e soffoca un gemito, ormai ha imparato a non farsi sentire. Le prendo un seno e suggo la piccola punta rosa scuro. Si agita sotto di me e inizio a capire che è il suo punto erogeno, infatti sento che si irrigidisce ancora e strozza un altro gemito. Lo stringo con i denti e lo tiro piano, ed emette un piccolo urlo. Ma stavolta non le dico di fare più piano, so che la colpa è stata mia. Ritorno con il volto in direzione del suo e si crea una connessione pazzesca. I nostri occhi non smettono di mandarsi messaggi d'appartenenza e restiamo a fissarci, facendo l'amore anche con gli occhi, mentre continuo a spingere con un impeto diverso, improvvisamente gli affondi si fanno più lenti e decisi. La profondità con cui ci guardiamo alza il livello dell'amplesso e, una strana sensazione mi pervade: è impetuosa, sale dallo stomaco e si ferma in gola, con un dolore pari al magone, e lo è. Decisamente la connessione che stiamo avendo mi emoziona e mi ritrovo con la pelle d'oca e impressionato da questo nostro amore che non smette mai di sorprendermi. Si avvicina in cerca di un bacio, che subito le do in affanno. 《Mi viene da piangere.》Sussurra con espressione commossa. Sorrido. Siamo connessi. 《Anche a me.》Replico in un sussurro roco. Ci sorridiamo, poi lei s'irrigidisce e sento di esserci anch'io. 《È nostro!》Mormora commossa. Quell'esclamazione mi colpisce dritto al cuore e vengo insieme a lei, in modo intenso, forte, il piacere ha un sapore nuovo, tocca note che non sapevo neanche esistessero. È intimo a livello importante e gemo insieme a lei, mentre sento le lacrime pungermi gli occhi. È stupendo. Indescrivibile. 《Sssh... fai piano.》Sussurra Bell ridendo, ma io sono completamente travolto dall'amore che sento per lei. Non riesco a far piano, è qualcosa che viene da dentro, non riesco a fermarla e non ci penso neanche. Mi giro con la schiena, in modo da portare Bell sopra di me e non recandogli peso. Lei mi riempie di baci, accarezzandomi il viso. Poi si ferma, mi fissa con una profondità che mi scuote ancora una volta. 《Non abbiamo fatto solo l'amore. Sei cambiato.》È vero. Lo sento dentro, in profondità. Non sono riuscito a nasconderlo. Le dita asciugano i segni delle mie lacrime. 《Sento che ci siamo legati in maniera più profonda. - Spiego con il cuore in gola. - Ci siamo connessi, abbiamo sentito la stessa emozione.》《Sì.》Ammette grave. Le accarezzo il viso, la delicata pelle lattea con qualche piccola lentiggine sul naso. 《Non c'è più possibilità che ti lasci libera. Non posso più farlo, Bell.》Confesso dispiaciuto di ammettere che non posso più far fede alla parola data. 《Non è da me, io mantengo sempre la parola data, ma con te... ci ho provato... ma una forza interna mi dice... - mi sorride con gli occhi lucidi, incoraggiandomi a parlare - che non posso rischiare di perderti. L'oblio m'inghiottirebbe.》Fa di no con la testa e ancora una volta il suo viso si fa grave. 《È bellissimo quello che hai appena detto. - Prende un profondo respiro. - Lo sento anch'io. Ricordi quella sera? Quando ti confessai che non riuscivo più a starti lontana? È uguale.》I nostri occhi si danno conferma, poi le nostre labbra si uniscono e sono sempre più catturato, vulnerabile. 《Che avresti fatto se quel giorno ci fossimo incontrati in gioielleria?》Mi chiede piena di aspettativa. Mi faccio serio, appassionato. 《Avrei infranto un mio principio. Perché ti avrei portata via da lui.》Il suo volto fa un'espressione consapevole, trionfale e con una mano catturo il suo viso per baciarla con tutta la passione e la carnalità che posso.

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