Tinkerbell. Capitolo 52

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Guardo Arthur cercare di attirare l'attenzione di mio suocero Richard con idee sul lavoro, ma noto l'ostilità di Richard nei suoi confronti. Noto che lo guarda come se tutto ciò che dice è stupido. Non mi piace questo suo atteggiamento freddo e di superiorità nei suoi confronti, con me invece è molto affettuoso, amorevole a tratti e Arthur mi ha confidato che solo con me si è mostrato così. Il camino è acceso e io sono seduta sul divano a sorseggiare del tè con mia suocera Alexa che osserva i due vicino al pianoforte. Non so cosa dire, ma vorrei dire a lei che non mi piace come suo marito tratta loro figlio. Ma a questa donna sembra che niente la tocchi, neanche le corna del marito. 《Arthur è sempre stato un ragazzo difficile.》Mi sorprende di punto e in bianco. Poso la tazza sul piattino. 《Io trovo che sia solo un pò incompreso.》Butto lì, si volta a guardarmi con gli occhi celesti freddi come il ghiaccio. Nel suo volto non trapela nessuna emozione. 《La cosa migliore è che non somigli a suo padre.》Il suo tono è saccente e mi lascia sconcertata. 《Come il mio primogenito.》Sorride amaramente e riesco a malapena a deglutire. Non so molto di mio cognato, tranne il nome che lo accomuna al mio primo amore, non l'ho mai visto, ma Arthur me lo ha sempre descritto come un mostro e ora Alexa lo paragona alla figura affascinante di mio suocero. 《Gli somiglia?》Cerco di capire qualcosa su questa figura che mi è ignota. Beve un sorso di tè e con aria assorta alza un sopracciglio perfettamente arcuato. 《Moltissimo.》Guardo Richard e ho sempre pensato che fosse un uomo molto affascinante, una di quelle bellezze che non passano inosservato e ancora oggi per l'età che ha è assolutamente magnetico. È alto, magro, capelli biondo rame che ormai sono brizzolati dal tempo, ma molto più affascinante di mio marito che ha ereditato la classica bellezza della madre. Così cerco ancora una volta di suscitare in lei una qualche emozione. 《Richard è un uomo molto affascinante.》Finalmente catturo la sua attenzione. Mi scruta attenta, quasi con derisione e mi ferisce un pò. 《Il fascino del male.》Aggrotto la fronte non capendo come possa parlare così di suo marito, poco distante da noi. 《Carter lo ha ereditato tutto. Estetica e cupidigia. Un giorno ho trovato delle foto di una ragazzina nuda. - Mi fissa stranamente. - Immagino che doveva avere qualche problema anche lei.》Quasi mi strozzo con il tè e poso la tazza sul tavolino. Che c'è di male nell'essere passionali? Nell'amarsi completamente con carnalità? I miei occhi cadono sui due uomini che parlano, Richard sembra un uomo che sa il fatto suo, è un uomo di potere, sicuro, si muove con la sicurezza di uno che sa di avere una certa attrattività, con in mano il bicchiere di Bourbon. Mio marito sembra un tronco, non ha la stessa sicurezza e attrattività e... non è passionale. Ritorno a guardare Alexa e anche lei sembra una statua. Bellissima, ma fredda. Non so che dire, ma alla fine è ancora lei a farlo. 《Sei fortunata ad aver sposato un uomo come Arthur. È pacato rispettoso. Quello che ogni donna vorrebbe.》Dice infine stizzita. Sono più che sconvolta perché sto per capire perché mio suocero la tradisce e la disprezza. 《Purtroppo il sangue non lo si può modificare e nonostante Carter abbia frequentato le suore...》Si morde il labbro nervosa. Le suore? Un collegio di suore? Anche Arthur è stato in collegio, ma non mi ha mai parlato di suore. Scommetto che lo ha pure portato da un'esorcista. 《Bè lui è un pessimo elemento.》Pessimo elemento? Ma quale madre con un briciolo di cuore parla così del proprio figlio? E intuisco il vero problema. È frigida. I miei pensieri vanno alla mia piccola Azzurra che dorme tranquilla di sopra nella sua cesta, guardo l'interfono ma respira regolarmente. 《Per noi madri i figli sono parte del nostro cuore. Credo che non pensi veramente quello che hai appena detto.》Cerco di darle la possibilità di correggere il tiro. 《Sono sicura che invece ami di più Carter, proprio perché ti ricorda tuo marito, ma la rabbia che hai per Richard non te lo fa vedere chiaramente.》I suoi occhi si spalancano, finalmente l'ho colpita, vedo che i suoi occhi di ghiaccio diventano lucidi e deglutisce a fatica, così beve un sorso di tè. 《Quando è nato la sua bellezza mi ha subito colpita al cuore.》La voce le trema e sono scioccata di essere riuscita a smuovere il suo lato umano. 《Era la copia di Richard, l'uomo che amavo sopra ogni cosa.》Fisso ancora mio suocero e vorrei che lui potesse sentirla, perché sono sicura che lui è proprio questo che cerca. Lei lo ha reso duro nel tempo. Ma con me è un uomo dolce, premuroso, attento. Questa donna lo ha distrutto. 《Ma lui poi me lo allontanava. Il suo possesso prevaleva su nostro figlio, che passava da tate a collegi. Aveva già deciso che da grande avrebbe preso in mano il suo potere e lo ha indirizzato verso la perdizione.》Mi acciglio, perché questa storia dà i brividi e sono sicura che non è proprio come dice, ma distorce le cose. Mio suocero è passionale e sicuramente voleva degli spazi, invece lei usava il figlio per allontanarlo e lo ha anche allontanato dai suoi figli? Sicuramente non ha una buona opinione su Arthur. 《Un giorno, quando è rincasato, non mi guardava più con affetto, ma con distacco. Perché mi odiava e mi odia.》Vedo che le scende una lacrima solitaria e subito la scaccia con il dorso della mano. Le poso una mano sul braccio e lei mi guarda in modo diverso, sembra disperata. 《Io non credo che ti odia. Nessun figlio odia la propria madre.》Dico confortandola, perché comprendo che nel parlarne ha capito i suoi errori. 《Potresti parlargli, chiarire, soprattutto perché è importante per te Alexa. E credo che lo è anche per lui.》Abbassa il volto e annuisce piano. Poi mi guarda con un sorriso sincero e non di circostanza com'è sempre abituata a fare. 《Sei una cara ragazza Tinkerbell. Ecco perché Richard stravede per te. Sono contenta che Arthur ti ha sposata e Azzurra è stupenda.》Le sue parole mi colpiscono, non ho mai visto Alexa in queste vesti, forse mio suocero farebbe bene a parlarle, invece che ignorare l'elefante. 《Mi farebbe piacere se anche Arthur facesse pace con il fratello. È giusto che conosca sua nipote.》Se è uguale a Richard sarà un uomo per bene. Come un fulmine a ciel sereno s'irrigidisce e il ghiaccio la riavvolge freddandomi. 《Che cosa avete da ciarlare ancora voi due?》Ci raggiunge Richard e mio marito che mi sorride con dolcezza. Guardo Alexa e non so cosa rispondere, ma lei non mostra più umanità. 《Parlavamo di Azzurra. È bella proprio come il suo papà.》Rispondo prontamente. Mio suocero sorride, nei suoi occhi c'è tenerezza. 《Quell'angioletto è proprio un gioiellino mia cara. Sono sicuro che grazie al tuo intelletto diventerà una ragazza in gamba e chissà... una degna erede della Scott Advertising.》Noto lo sguardo afflitto di mio marito e capisco perché si sente così. Suo padre proprio non lo considera. 《Hai mai pensato alla mia proposta di lavorare per noi?》Mi chiede ancora una volta mio suocero. Insiste tutte le volte che ci vediamo. 《Sei sprecata per quella tua agenzia, anche se hai tutta la mia stima per essere diventata una donna d'affari alla tua giovane età e facendo tutto da sola.》Sorrido e vedo mio marito sorridermi orgoglioso.
Quando li accompagnamo alla porta Arthur accompagna sua madre e io Richard che prima di avvicinarsi a suo figlio e alla moglie mi sussurra: 《Avresti dovuto sposare mio figlio Carter.》Cosa? Mi acciglio per quella battuta fuori luogo e irrispettosa nei confronti di suo figlio Arthur. E poi io non conosco questo Carter. Ne conoscevo soltanto uno, ma è stato tanti anni fa e non credo che avesse niente a che fare con questa famiglia. Ma guardandolo e dopo quello che mi ha detto Alexa, è come se mi avesse appena messo un tarlo. 《Richard.》Lo richiamo a bassa voce, sconvolta, notando Arthur aprire la porta d'ingresso e accompagnare fuori Alexa. 《Come puoi dire una cosa simile?》Si ferma e mi fermo anch'io. Mette il cipiglio e si fa serio. 《Bell tu sei una ragazza a cui scorre sangue nelle vene. Arthur è identico a sua madre. Mi dispiace mortificarti, ma voglio darti un consiglio da padre. In questi due anni penso di essermi comportato come tale nei tuoi confronti o sbaglio?》《Non ti sbagli.》Mio padre è morto quando avevo due anni, non sapevo neanche cosa significasse averne uno, ma Richard con me, dopo avermi studiata con attenzione, mi ha trattata subito con molto affetto, a volte risultando anche più apprensivo di Arthur durante la gravidanza. Ecco perché non comprendo mia suocera. Non ha mai saputo accettare mio suocero, un uomo passionale che ha dovuto cercare altrove i suoi bisogni, sbagliando, perché non giustifico i suoi squallidi tradimenti. Avrebbe potuto affrontare quel pezzo di ghiaccio e sistemare le cose, ma forse c'era anche altro. 《Lascialo, o ti farà impazzire. Come ha fatto sua madre con me. Ma io ero troppo giovane e stupido allora.》Le sue parole mi sconvolgono, se Arthur sapesse... Ma una cosa mi è chiara nonostante quella donna è frigida, mio suocero non riesce a lasciarla, la ama ancora. La tradisce perché vuole che lei improvvisamente reagisca, che mostri umanità. Il suo sperare di riuscire ad ottenere ancora qualcosa da quella donna mi rattrista. È un uomo che merita. 《Parlale Richard.》Lo guardo seria, vedendo che mi ascolta e ormai so che sono l'unica che ha un ascendente su di lui e lascio cadere il discorso perché... ha ragione. Forse avrei dovuto incontrare l'altro suo figlio, ma ormai è troppo tardi. Con un braccio mi cinge la spalla abbracciandomi e sento ancora il suo buon profumo maschile, anche se ha sessant'anni tiene molto a certe accortezze, a mantenere il personale, ci avviamo verso l'uscita. Arthur e Alexa ci attendono e Richard mi sorride. Un sorriso affascinante che coinvolge i suoi occhi grigi, un sorriso furbo e affettuoso al tempo stesso. Sembra una iena. Mi bacia sulle guance. 《Fai sogni belli mia cara.》Mormora con affetto.

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